ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16559

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 649 del 13/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: PAGLIA GIANFRANCO
Gruppo: FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Data firma: 13/06/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 13/06/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16559
presentata da
GIANFRANCO PAGLIA
mercoledì 13 giugno 2012, seduta n.649

PAGLIA. -
Al Ministro della difesa.
- Per sapere - premesso che:

nella dichiarazione della federazione provinciale della UIL/M-SP «facta non verba!!!» del 9 agosto 1995, (successivamente pubblicata l'8 novembre 1997, in «L'Umanità e la Sicurezza» con a fronte un commento tecnico-politico curato dal generale Patrizio Flavio Quinzio) veniva criticata la ridondanza degli enti suddivisi per competenze tecniche legate alle singole Forze armate e, comunque, dipendenti direttamente, tutti, dalla direzione nazionale degli armamenti e veniva richiesta la riorganizzazione e la razionalizzazione dei vari uffici tecnici presenti allora sul territorio ligure;

è importante sottolineare come tale esigenza fosse stata già ampiamente evidenziata nell'atto costitutivo del comitato imprese per la promozione settore difesa (C.I.S.DI.) - sindacato patronale delle piccole e medie imprese operanti nel comparto industriale della difesa - del 19 dicembre 1992, in particolare ai punti 4.7, 4.10 e 4.11;

per ottenere, in qualche modo, il recepimento di tali istanze da parte di Segredifesa, il 9 luglio 1993, in occasione di un seminario organizzato a La Spezia dal C.I.S.DI. sul «Ruolo delle piccole e medie imprese della difesa alla luce delle mutate esigenze della sicurezza nazionale ed europea» s'impegnò il rappresentante dello Stato maggiore della marina, l'allora C.V. Giampaolo Di Paola;

in ambito sindacale, tale vasta problematica, connessa, in particolare, al ruolo che l'industria della difesa svolge non solo nel territorio nazionale ma nel contesto europeo, è stata successivamente evidenziata dalla UILM-La Spezia sia autonomamente, in un documento del 29 settembre 2005, che in ambito unitario e congiunto con CGIL e CISL, in un documento del 24 ottobre 2005;

della vitale importanza di tale questione, il 27 gennaio, 2007, si fece unanimemente portavoce anche il consiglio comunale di Genova attraverso un ordine del giorno, che recepiva, in parte, le osservazioni di cui sopra;

nella riunione del Consiglio dei ministri del 15 aprile 2005, su proposta del Ministro della difesa ed in attuazione alla legge n. 186 del 2004, è stato presentato uno schema di decreto legislativo per la riorganizzazione dell'area centrale del Ministero della difesa, per adeguarne le strutture ai mutamenti dello scenario geopolitico creatosi dopo l'11 settembre 2001 ed anche per rispondere coerentemente alle richieste sociali causate dal mutato concetto di difesa ed alle necessità di una risposta di massima efficienza da parte delle strutture tecnico-amministrative del settore;

nell'attuale dibattito, anche per soddisfare le esigenze di coordinamento delle piccole e medie imprese operanti nel comparto industriale per la difesa che richiedono, in particolare, un'adeguata gestione delle problematiche (frequentemente connesse) relative al coordinamento del marketing e delle compensazioni industriali (per le quali manca, a differenza d'altri paesi - come la Grecia - un'apposita legge), una delle proposte avanzate è quella nota col nome di delegazione regionale equipaggiamenti e industria per la difesa (DREID), volta a razionalizzare su tutto il territorio la presenza della struttura dell'area centrale del Ministero della difesa che è pur sempre la direzione nazionale degli armamenti (DNA) -:

se la direzione nazionale degli armamenti, nell'esplicazione dei suoi compiti istituzionali di supporto e di controllo del comparto industriale per la difesa, abbia, nell'ambito di un approfondimento complessivo sulla riorganizzazione dell'area centrale del Ministero della difesa, presentato delle proposte di razionalizzazione delle strutture;

se, alla luce anche delle criticità evidenziate in premessa, siano state eventualmente previste delle strutture modellate sul tipo della citata DREID che permettano di tutelare, su tutto il territorio nazionale, gli interessi - che non sono solo delle Forze armate ma di un'intera nazione - connessi ad un settore delicato e vitale per lo sviluppo dell'innovazione tecnologica italiana.(4-16559)