ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16553

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 649 del 13/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: MICCICHE' GIANFRANCO
Gruppo: MISTO-GRANDE SUD-PPA
Data firma: 13/06/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MISITI AURELIO SALVATORE MISTO-GRANDE SUD-PPA 13/06/2012
FALLICA GIUSEPPE MISTO-GRANDE SUD-PPA 13/06/2012
PITTELLI GIANCARLO MISTO-GRANDE SUD-PPA 13/06/2012
GRIMALDI UGO MARIA GIANFRANCO MISTO-GRANDE SUD-PPA 13/06/2012
TERRANOVA GIACOMO MISTO-GRANDE SUD-PPA 13/06/2012
BUONFIGLIO ANTONIO MISTO-FAREITALIA PER LA COSTITUENTE POPOLARE 13/06/2012
RONCHI ANDREA MISTO-FAREITALIA PER LA COSTITUENTE POPOLARE 13/06/2012
SCALIA GIUSEPPE MISTO-FAREITALIA PER LA COSTITUENTE POPOLARE 13/06/2012
URSO ADOLFO MISTO-FAREITALIA PER LA COSTITUENTE POPOLARE 13/06/2012
IAPICCA MAURIZIO MISTO-GRANDE SUD-PPA 13/06/2012
PUGLIESE MARCO MISTO-GRANDE SUD-PPA 13/06/2012
SOGLIA GERARDO MISTO-GRANDE SUD-PPA 13/06/2012
STAGNO D'ALCONTRES FRANCESCO MISTO-GRANDE SUD-PPA 13/06/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 13/06/2012
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 13/06/2012
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI 18/06/2012
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 08/08/2012
Stato iter:
08/08/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 08/08/2012
DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 08/08/2012

RISPOSTA PUBBLICATA IL 08/08/2012

CONCLUSO IL 08/08/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16553
presentata da
GIANFRANCO MICCICHE'
mercoledì 13 giugno 2012, seduta n.649

MICCICHÈ, MISITI, FALLICA, PITTELLI, GRIMALDI, TERRANOVA, BUONFIGLIO, RONCHI, SCALIA, URSO, IAPICCA, PUGLIESE, SOGLIA e STAGNO d'ALCONTRES. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:

la decisione unilaterale di Italcementi di chiudere i due stabilimenti di Porto Empedocle e Vibo Valentia determinerà la cessazione della produzione nonché la mobilità di 176 lavoratori, inoltre, considerando anche l'indotto si calcolano diverse centinaia di lavoratori a rischio;

il provvedimento assunto da Italcementi andrebbe a infierire su due realtà particolarmente difficili dell'Italia meridionale, territori già duramente colpiti dalla crisi economica e con livelli di disoccupazione e di povertà molto alti;

nonostante il calo della domanda di cemento, non è secondo gli interroganti giustificabile la scelta del gruppo di chiudere i due impianti storici da sempre punte avanzate delle attività produttive e industriali, mettendo in ginocchio l'economia delle due province e sacrificando operai che hanno sempre dimostrato alta professionalità e attaccamento all'azienda;

occorre valorizzare le competenze esistenti, salvaguardando i posti di lavoro e individuando una strategia capace di fronteggiare e risolvere la difficile crisi del settore -:

se il Governo intenda intervenire urgentemente affinché sia bloccata la chiusura degli stabilimenti Italcementi di Porto Empedocle e Vibo Valentia;

se il Governo ritenga di organizzare un incontro immediato presso la Presidenza del Consiglio, con la convocazione delle parti interessate, affinché Italcementi ritorni sui suoi passi ristrutturando l'azienda e conservando l'occupazione in Calabria e Sicilia, due regioni già gravemente colpite dalla crisi economica e con livelli di disoccupazione e di povertà molto alti. (4-16553)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata mercoledì 8 agosto 2012
nell'allegato B della seduta n. 679
All'Interrogazione 4-16553 presentata da
GIANFRANCO MICCICHE'

Risposta. - Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame si fa presente quanto segue.
Gli interroganti chiedono di sapere se il Governo intenda intervenire urgentemente affinché sia bloccata la chiusura degli stabilimenti Italcementi di Porto Empedocle e Vibo Valentia e se il Governo ritenga di organizzare un incontro immediato presso la Presidenza del Consiglio, con la convocazione delle parti interessate, affinché Italcementi ritorni sui suoi passi ristrutturando l'azienda e conservando l'occupazione in Calabria e Sicilia.
Al riguardo si rappresenta che la produzione di cemento in Italia nel 2011 è stata di circa 33 milioni di tonnellate, confermando la posizione di primo produttore nell'area dell'Unione europea 27. La dinamica del mercato tuttavia evidenzia una situazione di difficoltà, con una diminuzione dei consumi interni del 29 per cento negli ultimi 4 anni e un eccesso di capacità produttiva installata stimata dall'associazione di categoria (AITEC) pari ai volumi prodotti da 12-15 cementerie a ciclo completo. Anche i dati congiunturali più recenti (gennaio-aprile 2012) mostrano una contrazione sia della produzione che dei consumi di circa il 25 per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Fatta questa premessa, in relazione alla crisi della società Italcementi si evidenzia che, lo scorso 20 giugno, presso questa Amministrazione si è tenuta una riunione per discutere della Società Italcementi, alla presenza dell'Azienda, delle organizzazioni sindacali e delle istituzioni locali (Regione Calabria e Sicilia, provincia di Agrigento, provincia di Catanzaro) in cui insistono i siti produttivi per cui la Italcementi, nell'ambito del suo piano di ristrutturazione, ha avviato il ricorso agli strumenti di CIGS (Cassa integrazione guadagni straordinaria) per cessazione (Porto Empedocle e Vibo Marina).
Durante la riunione l'azienda ha espresso i principali punti di criticità registrati nel settore negli ultimi anni, la riduzione della domanda, l'aumento delle importazioni e una sovraccapacità produttiva in continuo aumento, impongono alla stessa una riorganizzazione della propria presenza produttiva e per queste ragioni si è deciso, oltre alle misure già citate dagli interroganti, di chiudere i due siti produttivi.
Il Ministero, anche alla luce di quanto dichiarato dalle istituzioni presenti, circa la volontà di porre in essere misure di carattere infrastrutturale al fine di rendere competitivi i due stabilimenti, ha confermato che continuerà a monitorare la situazione e a fornire il proprio contributo per cercare soluzioni di natura industriale che tutelino l'occupazione nelle due aree coinvolte.
Il Ministro dello sviluppo economico ha quindi invitato l'azienda e le organizzazioni sindacali a trovare nelle sedi opportune, quindi alla Presidenza del Consiglio dei ministri, una soluzione per tutelare i lavoratori, a valle di tale confronto le parti verranno riconvocate per avviare la discussione di merito sul futuro produttivo dei due insediamenti anche con l'importante contributo offerto dalle istituzioni locali, dichiarando la piena disponibilità a partecipare ad un eventuale tavolo di confronto.

Il Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico: Claudio De Vincenti.