ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16534

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 648 del 12/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: GIRLANDA ROCCO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 12/06/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 12/06/2012
Stato iter:
04/10/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 04/10/2012
CATANIA MARIO MINISTRO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 04/10/2012

CONCLUSO IL 04/10/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16534
presentata da
ROCCO GIRLANDA
martedì 12 giugno 2012, seduta n.648

GIRLANDA. -
Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:

i dati Istat del primo trimestre 2012 indicano un incremento positivo congiunturale del 4,9 per cento sul trimestre precedente del settore primario, con un +0,4 per cento incremento tendenziale;

nel solo mese di aprile, secondo quanto riportato dai dati Ismea, i prezzi alla produzione di alcuni prodotti del settore primario si sono sensibilmente ridotti, tra cui l'olio d'oliva (-30 per cento), il riso (-26 per cento), il grano tenero (-15 per cento) e la frutta (-10 per cento);

con riferimento particolare all'olio extravergine d'oliva il calo del prezzo alla produzione deriva dalla concorrenza sleale, dagli inganni e dalle frodi che colpiscono produttori e consumatori a causa della sofisticazione degli oli con sostanze come clorofilla e betacarotene, come testimoniato da una recente operazione dei Nas dei Carabinieri, che hanno svelato complicità con diversi oleifici sul territorio nazionale;

nel 2012 i consumi di olio extravergine delle famiglie sono cresciuti del 4,2 per cento tuttavia, a fronte di una contrazione della produzione del nazionale del 6 per cento nell'ultima raccolta, i produttori italiani hanno risentito della riduzione dei ricavi, anche a seguito della massiccia importazione di olio d'oliva straniero, che ha raggiunto il massimo storico di 584 mila tonnellate, superando la produzione nazionale, in calo nel 2011 a 483 mila tonnellate, tali da sommergere la produzione nazionale, essendo queste ultime quasi triplicate negli ultimi vent'anni;

la maggioranza delle bottiglie d'olio d'oliva provengono dunque da olive straniere, senza che questo sia sempre chiaro ai consumatori, malgrado le disposizioni contenute nel regolamento comunitario numero 182 del 6 marzo 2009, tanto che si può registrare a tutt'oggi una mancanza di trasparenza, dal momento che in Italia quattro bottiglie su cinque contengono miscele di diversa origine, per le quali è difficoltosa se non impossibile la lettura della provenienza delle olive impiegate;

l'Italia è il primo importatore mondiale d'olio, che per il 74 per cento viene dalla Spagna, il 15 per cento dalla Grecia ed il 7 per cento dalla Tunisia, le cui olive sono spesso mescolate a quelle nazionali e vendute con marchi italiani, riportando esternamente con grande evidenza immagini, frasi o nomi che richiamano all'italianità, di carattere spesso ingannevole;

la Coldiretti ha sottolineato più volte il rischio per la produzione di quella che è un'eccellenza italiana nel mondo, che vede un patrimonio ambientale di 250 milioni di piante, un fatturato di 2 miliardi di euro l'anno ed un impiego pari a circa 50 milioni di giornate lavorative, con ben 43 oli italiani a denominazione di origine riconosciuti dall'Unione europea -:

quali iniziative i Ministri interrogati intendono attuare per venire incontro alle necessità del settore e della tutela dell'olio extravergine d'oliva italiano. (4-16534)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata giovedì 4 ottobre 2012
nell'allegato B della seduta n. 697
All'Interrogazione 4-16534 presentata da
ROCCO GIRLANDA

Risposta. - In merito a quanto rappresentato nell'interrogazione in oggetto evidenzio che l'Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf), in qualità di organo tecnico di controllo del mio Dicastero, ha il compito di prevenire e reprimere gli illeciti nei vari settori del comparto agroalimentare per tutelare i consumatori ed i produttori nazionali.
Nell'attività ispettiva di controllo particolare attenzione è assicurata alle produzioni di qualità più rappresentative del «Made in Italy», tra cui anche l'olio d'oliva, al fine di garantire l'immagine dello stesso sui mercati nazionali ed internazionali. Per questo motivo sono state anche intraprese misure di collaborazione con l'Agenzia delle dogane e le capitanerie di porto, sia per migliorare l'attività di monitoraggio dei flussi d'introduzione dei prodotti agroalimentari provenienti da Paesi terzi che per evitare fraudolente commercializzazioni di alimenti falsamente dichiarati italiani.
Sulla base dei criteri dell'analisi del rischio, così come previsti dal regolamento (CE) n. 882 del 2004, vengono scelti tutti gli operatori della filiera che l'Ispettorato sottopone a verifica, ovvero frantoi, commercianti di olio sfuso, confezionatori, esercizi commerciali ivi compresi gli esercizi di ristorazione.
In particolare, detti accertamenti sono orientati alla verifica della congruità tra le olive lavorate e l'olio prodotto in relazione all'origine dichiarata; della regolarità dei processi produttivi adottati; delle caratteristiche merceologiche; della corrispondenza delle tipologie merceologiche degli oli detenuti con la relativa documentazione contabile; della congruità del prodotto in entrata ed in uscita in relazione all'origine della categoria merceologica dichiarata; degli adempimenti previsti dal decreto ministeriale 10 novembre 2009 ed in particolare la corretta tenuta del registro degli oli d'oliva di cui all'articolo 7 dello stesso decreto; della regolarità degli imballaggi in relazione alla capacità e al sistema di chiusura, nonché della conformità dei dispositivi di etichettatura adottati alle indicazioni obbligatorie e facoltative.
Inoltre, per assicurare lo svolgimento di azioni congiunte fra le diverse strutture operanti in campo alimentare, presso l'Ispettorato è operativo il Comitato tecnico Ispettorato - altri Organi di controllo, che riunisce i rappresentanti del Comando Carabinieri salute (Nas), dei Nuclei di polizia tributaria della Guardia di Finanza, del Corpo forestale dello Stato, della Polizia di Stato, del Comando Carabinieri politiche agricole, del Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto, dell'Agenzia delle dogane e dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura.
Tale Comitato è stato istituito proprio allo scopo di potenziare e rendere più efficaci, nei diversi settori agroalimentari, ivi compreso il settore oleario, le sinergie d'intervento delle diverse amministrazioni interessate ed evitare nel contempo inutili sovrapposizioni di controlli a carico degli stessi operatori.
In tale ambito, vengono programmate azioni mirate di controllo a carattere straordinario, che si aggiungono all'attività istituzionale annuale dell'Ispettorato; queste particolari azioni si orientano verso alcuni segmenti della filiera oleicola che, per situazioni contingenti di mercato, possono essere a maggior rischio di frode.
L'attività di controllo dell'Icqrf prevede anche accertamenti analitici su campioni prelevati al commercio e alla distribuzione. Questi vengono effettuati dall'Ispettorato avvalendosi di una propria rete qualificata di laboratori e comitati di assaggio che, nel caso degli oli d'oliva, proceda al controllo di tutti i parametri relativi alla genuinità ed alla qualità dei prodotti previsti dalla regolamentazione comunitaria.
Per quanto concerne il controllo dei flussi di oli di oliva movimentati dai singoli operatori, in base al richiamato decreto ministeriale 10 novembre 2009, i frantoi, le imprese di condizionamento e i commercianti di olio sfuso sono obbligati alla tenuta di un registro per ogni stabilimento e deposito, nel quale sono annotati le produzioni, i movimenti e le lavorazioni dell'olio extra vergine di oliva e dell'olio di oliva vergine, indipendentemente se destinati al mercato nazionale od estero.
Tale registro, per una tempestiva fruizione dei dati ivi contenuti da parte degli organismi di controllo, è tenuto secondo modalità telematiche messe a disposizione sul portale del Sistema informativo agricolo nazionale (Sian). Il registro di cui trattasi, costituendo un sistema di tracciabilità omogeneo e puntuale della «filiera olio d'oliva», consente di monitorare le singole movimentazioni di ogni singolo stabilimento e di conoscere i nominativi con i relativi indirizzi dei soggetti, nazionali o esteri, che hanno fornito o acquistato una specifica partita di olio.
Al fine di migliorare il sistema di tracciabilità delle olive utilizzate nella produzione degli oli vergini, nonché di tutte le tipologie degli oli vergini commercializzati sul territorio nazionale, compresi quelli utilizzati dalle raffinerie nella produzione degli oli di oliva e di sansa di oliva, è all'esame una modifica del decreto 10 novembre 2009 per estendere l'obbligo della tracciabilità sul portale Sian anche ad altre categorie di olio vergine (oggi escluse) prodotte e movimentate nel territorio nazionale (olio lampante e oli a dop/igp, nonché per ampliare la platea dei soggetti obbligati alla tenuta del suddetto registro telematico, quali i frantoi aziendali, i commercianti di olive da olio e le raffinerie che lavorano gli oli lampanti e producono olio di oliva o olio di sansa di oliva.
La filiera «olio d'oliva», quindi, risulta essere oggetto di costante monitoraggio da parte dell'Icqrf senza che vengano operati criteri discriminatori tra il prodotto destinato al mercato nazionale e quello destinato al mercato comunitario che extra comunitario.

Il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali: Mario Catania.