ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16506

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 646 del 07/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: SBAI SOUAD
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 07/06/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
  • MINISTERO PER LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE E L'INTEGRAZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 07/06/2012
Stato iter:
27/11/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 27/11/2012
DE MISTURA STAFFAN SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 27/11/2012

CONCLUSO IL 27/11/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16506
presentata da
SOUAD SBAI
giovedì 7 giugno 2012, seduta n.646

SBAI. -
Al Ministro degli affari esteri, al Ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione.
- Per sapere - premesso che:

dopo la Primavera araba c'è stato un inasprirsi dell'estremismo religioso di matrice islamica in tutto il quadrante;

in quel quadrante oggi l'apostasia è reato punibile con la pena di morte;

in Italia si è verificato un ampio flusso di migranti provenienti dai paesi del Nordafrica;

deve essere garantita la libertà religiosa di tutti i soggetti che risiedono nel territorio italiano, come da articolo 19;

l'estremismo di matrice salafita dilaga anche nel nostro Paese, tramite moschee «fai da te» e «imam fai da te» che ricalcano l'esplosione dilagante del fondamentalismo salafita -:

se intenda il Governo studiare soluzioni per garantire la libertà religiosa;

se intenda il Governo mettere in atto misure di prevenzione e di repressione dei fenomeni di intolleranza religiosa specie verso i convertiti al cristianesimo, che in Italia spesso sono ridotti al silenzio o sono oggetto di gravi episodi di violenza.
(4-16506)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata martedì 27 novembre 2012
nell'allegato B della seduta n. 724
All'Interrogazione 4-16506 presentata da
SOUAD SBAI

Risposta. - Il bacino del Mediterraneo, culla delle tre principali religioni monoteiste, è soggetto a forti spinte di cambiamento, in particolare a seguito degli eventi della primavera araba, le quali sottendono da un lato la richiesta di un pieno riconoscimento dei diritti umani, ivi compresa la libertà di religione e di credo, dall'altro il rischio dell'emersione di movimenti più inclini all'intolleranza religiosa. Il Ministro Terzi ha più volte ricordato come, sul piano generale, la tutela delle minoranze religiose sia imprescindibile, affermando che bisogna inserire tutele nelle costituzioni, formare sulla tolleranza e collaborare sull'antiterrorismo.
In tale contesto, il dialogo tra le diverse culture, civiltà e religioni gioca un ruolo essenziale per la piena realizzazione del diritto alla libertà di religione e per l'effettivo godimento da parte di tutti i gruppi religiosi, soprattutto se minoritari, del diritto a professare liberamente il proprio credo. Sono temi, questi, che l'Italia non cessa di sostenere e la cui importanza è costantemente ribadita dal nostro Paese, e dal Ministro Terzi in particolare, tanto nei contatti bilaterali quanto nei principali fori multilaterali.
D'altra parte, la promozione della libertà di religione e del dialogo interreligioso sono una delle priorità politiche della stessa Unione europea, anche grazie all'impulso impresso dall'Italia.
A Bruxelles, su forte impulso del Ministro Terzi, è stata infatti avviata dal nostro Paese un'azione di stimolo affinché fosse aggiornato il database sulla situazione della libertà religiosa nei Paesi terzi, corredato d'informazioni aggiornate su alcune iniziative intraprese dalla Unione europea in materia nel corso soprattutto dei dialoghi politici avviati con i Paesi terzi, anche attraverso passi e dichiarazioni dell'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune. A seguito dell'ampia discussione sul tema delle libertà religiose promosso dal Ministro Terzi alla riunione informale dei Ministri degli esteri della Ue dell'aprile 2012, è stato quindi avviato a Bruxelles un lavoro di consolidamento delle linee guida dell'Unione europea sulle libertà religiose che consentiranno una maggiore organicità e visibilità a questa tematica, così come avviene per un limitato numero di grandi priorità dell'Unione in materia di diritti umani. Sempre grazie a questa incessante opera di sensibilizzazione condotta in prima persona del Ministro Terzi, nella nuova strategia della Ue sui diritti umani adottata dal Consiglio affari esteri il 25 giugno la libertà di religione è stata annoverata tra le principali priorità.
Importanti iniziative in materia si registrano pure in ambito Onu, sia in Assemblea generale sia nel Consiglio diritti umani. Anche qui l'azione promossa dal Ministro Terzi ha collocato il nostro Paese in prima linea, come testimonia il recente svolgimento, proprio a margine della settimana ministeriale dell'Assemblea generale delle nazioni unite, di un importante evento collaterale, organizzato dall'Italia e co-presieduto dal Ministro Terzi e dal suo omologo giordano, Nasser Judeh, focalizzato sul tema dell'educazione ai diritti umani come strumento di promozione della tolleranza religiosa.

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri: Staffan de Mistura.