ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16497

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 646 del 07/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: DI STANISLAO AUGUSTO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 07/06/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 07/06/2012
Stato iter:
07/08/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/08/2012
DI PAOLA GIAMPAOLO MINISTRO - (DIFESA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 07/08/2012

CONCLUSO IL 07/08/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16497
presentata da
AUGUSTO DI STANISLAO
giovedì 7 giugno 2012, seduta n.646

DI STANISLAO. -
Al Ministro della difesa.
- Per sapere - premesso che:

è stata votata in una recente seduta della Commissione d'inchiesta al Senato sulle problematiche connesse all'uranio impoverito all'unanimità la decisione di bonificare il Poligono di Salto di Quirra, escludendo a priori tutti gli altri poligoni;

per quanto riguarda il poligono è stato detto che si deve considerare il poligono inquinato a una profondità di 5 metri. Si tratterebbe, dunque, di asportare una fascia di terreno inquinato di almeno 5 metri per un'ampiezza di 135 chilometri quadrati;

ad oggi non è mai stato possibile effettuare la bonifica della ristretta fascia di Portoscuso di 1,5 metri di profondità, richiesta da vent'anni e considerata ormai zona permanentemente interdetta;

la decisione di bonificare almeno 13.500 ettari solo per il caso di Salto di Quirra senza valutare le conseguenze, tra l'altro di notevoli entità, e soprattutto senza considerare tempi e modalità appare allo scrivente sbrigativa e ingiustificata tenendo conto inoltre dell'enorme quantità di scorie che verrebbe creata da sottoporre a lavaggio raccogliendo le acque inquinate da sistemare in cassoni in una discarica appositamente preposta. Procedure e problematiche che non sono state prese affatto in considerazione dalla Commissione d'inchiesta;

tenuto conto che, fare le bonifiche laddove il terreno è stato inquinato in profondità con proiettili conficcati anche ad un metro di profondità dal suolo e che è stato contaminato da emissioni di torio costituisce un problema di grandissima difficoltà. È stato fatto un tentativo nei poligoni scozzesi di Eskmeals e Kirtkcudbright con altissimi costi e tempi molto lunghi -:

se il Governo non ritenga di intervenire perché si avvii apposita indagini con analisi e valutazioni sulla possibilità di bonificare i poligoni tenendo conto delle modalità, dei tempi, delle conseguenze e dei rischi per l'ambiente e per la salute umana a breve e a lungo termine.
(4-16497)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata martedì 7 agosto 2012
nell'allegato B della seduta n. 678
All'Interrogazione 4-16497 presentata da
AUGUSTO DI STANISLAO

Risposta. - Per la bonifica delle aree dei poligoni in Sardegna, il Dicastero si è attivato, di concerto con il Ministro per la coesione territoriale, per individuare adeguati stanziamenti già a partire dal corrente anno, mentre, per il triennio 2013-2015, sono in corso contatti con i rappresentanti del Governo coinvolti (ambiente e tutela/salute), con il presidente della regione autonoma Sardegna, dottor Cappellacci e con l'assessore all'agricoltura, onorevole Cherchi, per prevedere l'inserimento - già a partire dal prossimo disegno di legge per la stabilità - di un congruo finanziamento pluriennale per le opere di bonifica dei poligoni militari.
A seguito di ciò, lo scorso 12 luglio, presso il Ministero della difesa, si è tenuto un incontro, svoltosi in un clima di piena e reciproca collaborazione, che ha confermato, ancora una volta, lo stretto legame che unisce, ormai da tempo, la Difesa al territorio sardo.
In merito alle eventuali bonifiche da adottare, tali attività saranno prese in considerazione solo a valle di una fase di caratterizzazione delle aree interessate; pertanto, la profondità e l'estensione degli interventi da eseguire non sono state ancora determinate.
Quanto ai «rischi per l'ambiente e per la salute umana», si è costituito, il 16 dicembre 2011, uno «Scientific board» - su richiesta della regione Sardegna e dell'assessorato sanità - composto da esperti regionali e dell'istituto superiore della sanità, del Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione salute (CNESPS), nonché da un esperto del dipartimento di Statistica dell'università di Firenze, con la finalità di valutare criticamente tutti gli studi ambientali e sanitari ad oggi condotti per l'area del poligono interforze del Salto di Quirra.
Tale indagine epidemiologica prende in considerazione anche le aree della Sardegna sedi dei poligoni di Capo Teulada e di Capo Frasca.
Il 25 giugno 2012 si è tenuta una riunione dello «Scientific board» nel corso della quale sono stati presentati i primi riscontri - tuttora in esame - ed è emersa la decisione di completare tutti i lavori d'indagine entro e non oltre il 31 dicembre 2012, come auspicato dalla stessa Regione.

Il Ministro della difesa: Giampaolo Di Paola.