ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16482

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 646 del 07/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: NASTRI GAETANO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 07/06/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE 07/06/2012
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 26/07/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16482
presentata da
GAETANO NASTRI
giovedì 7 giugno 2012, seduta n.646

NASTRI. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:

il dato emerso nell'ultima relazione annuale della Banca d'Italia, evidenzia la sofferenza del sistema produttivo italiano che trova difficoltà nell'avviare un ciclo della ripresa economica, come confermato dai dati che indicano in 12 mila fallimenti aziendali in più avviati nel 2011, pari a +7,4 per cento dell'anno precedente;

secondo un'indagine sugli investimenti delle imprese industriali (Invind), relativi soltanto alle imprese industriali con almeno 50 addetti, nel 2011, il fatturato a prezzi costanti è aumentato del 2,2 per cento tra le aziende che nel triennio 2009-2011 hanno effettuato spese in ricerca e sviluppo, mentre è sostanzialmente rimasto invariabile tra le altre;

la spesa complessiva in Italia, dell'attività di ricerca e di innovazione, nonostante la recente attenzione da parte delle imprese, rimane tuttavia bassa nel confronto internazionale: pari all'1,3 per cento del prodotto interno lordo nel 2010, contro l'1,9 per cento della media dell'Unione europea, il 2,3 per cento della Francia e il 2,8 per cento della Germania;

il ritardo, secondo quanto emerge dalla suesposta relazione della Banca d'Italia, riflette in gran parte la componente privata, a causa di una distribuzione dimensionale delle imprese, caratterizzata da una presenza preponderante di imprese di piccola e media dimensione;

i dati dell'indagine Invind confermano che i principali ostacoli dell'attività innovativa sono gli elevati costi iniziali (oltre il 43 per cento delle imprese), la mancanza di personale qualificato (40 per cento) e le difficoltà di finanziamento (per oltre un quarto delle imprese);

ulteriori profili di criticità, secondo la Banca d'Italia, emergono dalla qualità dell'innovazione reputata insufficiente, che per la maggior parte delle imprese sono di natura incrementale, mentre quelle di processo si evidenziano in particolare nell'acquisizione di macchinari: in entrambi i casi tuttavia si tratta di innovazioni che richiedono impegni finanziari e organizzativi di portata inferiore;
restano immutati pertanto i prodotti, i processi di produzione e l'intero tessuto produttivo italiano, in considerazione del fatto che il peso dei settori manifatturieri a più alta tecnologia (prodotti farmaceutici, computer, prodotti di elettronica e ottica) nel nostro Paese è nel complesso basso: l'1,1 per cento ed è sostanzialmente invariato dal 1992 -:

quali orientamenti intendano esprimere, nell'ambito delle rispettive competenze, con riferimento a quanto esposto in premessa;

se non ritengano opportuno assumere iniziative normative ad hoc, a favore delle imprese, in particolare quelle di dimensione medio e piccola, attraverso l'utilizzo di fondi eventualmente disponibili, destinati a programmi di interventi che non presentano condizioni di fattibilità o derivanti da revoche o da economie, che consentano di indirizzare le risorse in attività che investono nella ricerca e nell'innovazione, il cui livello, come esposto in premessa, è fermo da vent'anni.
(4-16482)