CAPARINI, CROSIO, CONSIGLIO e STUCCHI. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere, premesso che:
la Rai pretende il pagamento del canone per i monitor utilizzati dalle società concessionarie dei giochi nazionali per promuovere e raccogliere i giochi, peraltro dello Stato pur in pendenza di una richiesta di Assotabaccai a Lottomatica e Aams di incontrare il Ministero competente per avere delucidazioni in merito all'effettiva esigibilità;
alcuni ispettori hanno fatto visita a diverse tabaccherie, notificando il mancato versamento del canone per tali apparecchi;
la richiesta della categoria è di esonerare questi strumenti di lavoro dall'obbligo di pagamento del canone in quanto l'apparecchio non è dedicato alla ricezione di canali televisivi e soprattutto non è di proprietà ma in comodato d'uso e in concessione dalla Lottomatica e col fine di promuovere un nuovo gioco dello Stato;
la Fit (Federazione italiana tabaccai) evidenzia che il problema riguarda i monitor da 22", dotati di ricezione del segnale audiovisivo, anche se privi di antenna. «Secondo alcune interpretazioni, solo il fatto che lo schermo sia abilitato a ricevere il segnale fa sì che scatti l'imposizione del balzello», dicono dalla Fit, aggiungendo che comunque «anche se non è giusto, noi consigliamo di pagare, perché fare ricorso è complicato». Per il direttore nazionale di Assotabaccai, Flavio Romeli, in tempi di crisi, pagare circa 200 euro di canone è un problema sentito dalla categoria. «Dopo vari incontri con Lottomatica, Agenzia delle Entrate e Monopoli di Stato, siamo in attesa di capire come si possa risolvere la situazione. Noi chiediamo almeno a Lottomatica di intervenire, contribuendo al pagamento del Canone», spiega Romeli. «Noi ricevitori non possiamo rifiutare l'installazione delle stesse e oltre tutto non sono collegate a nessuna antenna, ma il funzionario ci ha detto che basta collegare un decoder e diventerebbe una tv, quindi deve pagare il canone» segnalano i tabaccai (il Giornale);
è una volta per tutte necessario fare chiarezza sulle fattispecie tassabili e su quelle esenti dal pagamento del canone -:
se i concessionari del Lotto siano, per la natura della loro prestazione e le modalità del contratto di concessione, esentati dall'obbligo per le imprese di indicare in fase di dichiarazione dei redditi il numero di abbonamento speciale. (4-16473)