CASSINELLI e SCANDROGLIO. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:
il presidente e amministratore delegato di Finmeccanica Giuseppe Orsi durante la recente convention dei dirigenti del gruppo ha espresso, tra le altre, le seguenti osservazioni su Ansaldo Energia:
«Per essere vincenti, di conseguenza, dobbiamo concentrare ogni impegno su quei settori nei quali il nostro patrimonio tecnologico è più forte e capace di maggiori sviluppi, ed uscire da quelli connotati da tecnologie più mature e perciò esposti ad una più ampia ed agguerrita concorrenza»;
«Ansaldo Energia si può definire il più piccolo tra i grandi player del settore: Finmeccanica da sola non può aspirare ad assumere autonomamente una posizione di leadership in questo settore e fronteggiare gli investimenti necessari allo sviluppo per esercizio di nuove turbine a gas di classe post - F. Siamo quindi ingegnati a definire l'assetto azionario che meglio le consenta di continuare il percorso di internazionalizzazione delle proprie attività e sostenere il passo dell'innovazione tecnologica»;
«Proprio per i tre motivi che ho detto prima abbiamo fissato semplici ma ferme condizioni per procedere nelle negoziazioni: il commitment al mantenimento in Italia delle capacità di sviluppo, ingegneristiche ed industriali, e la loro crescita nel tempo; il mantenimento/crescita dei livelli occupazionali; la salvaguardia dell'indotto qualificato»;
autorevoli esponenti del mondo sociale, economico e industriale genovese hanno espresso forte preoccupazioni per le intenzioni dell'attuale vertice di Finmeccanica;
le organizzazioni sindacali hanno manifestato unitariamente contro la vendita delle società del gruppo dei settori energia e trasporti;
la città di Genova sta ponendo le basi per diventare un hub tecnologico nazionale grazie all'esistenza di importanti soggetti nazionali e internazionali, come l'Istituto italiano di tecnologia e come il costituendo parco scientifico tecnologico degli Erzelli, e la presenza di società come Ansaldo Energia e Ansaldo STS in città costituisce il terreno fertile più idoneo perché lo sviluppo tecnologico abbia concrete applicazioni industriali e attragga ulteriori «cervelli in fuga» nel nostro Paese;
inoltre come risulterebbe agli interroganti dalla lettura dei bilanci della società degli ultimi anni:
a) il mercato non si muove solo nella direzione di una nuova turbina. Indicazioni condivise dai più indicano in ancora molti anni la sopravvivenza della attuale tecnologia con opportuni continui miglioramenti. Ansaldo Energia ha dimostrato di essere in grado ormai da anni di sviluppare autonomamente il miglioramento del proprio prodotto senza gravare su Finmeccanica. Per questo motivo non si capisce la urgente necessità della ricerca di un partner tecnologie;
b)la posizione espressa da Finmeccanica appare ulteriormente contraddittoria, perché se si sostiene che Ansaldo Energia viene posizionata fuori perimetro solo per uno sviluppo tecnologico, allora vorrebbe dire che Finmeccanica deve procedere con un partner che renda disponibile alla società l'ultimo prodotto sviluppato per la commercializzazione e produzione negli stabilimenti di Genova del prodotto;
c) risulterebbero più soggetti, da industriali a puri investitori finanziari a fondi sovrani, interessati alla società -:
se il Governo nella sua qualità di azionista di riferimento di Finmeccanica, sia a conoscenza del piano di Finmeccanica per Ansaldo Energia;
quali siano i soggetti potenzialmente interessati che garantiscano quanto indicato in premessa al punto b);
quali siano le garanzie per il «mantenimento in Italia» delle capacità di sviluppo, ingegneristiche e di produzione industriale e la loro crescita nel tempo. (4-16460)