ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16440

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 645 del 06/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: VERNETTI GIANNI
Gruppo: MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA
Data firma: 06/06/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE 06/06/2012
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE 06/06/2012
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 07/09/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16440
presentata da
GIANNI VERNETTI
mercoledì 6 giugno 2012, seduta n.645

VERNETTI. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:

lo stato dell'assistenza nel nostro Paese subisce e paga l'assenza, protrattasi per anni, di interventi di razionalizzazione che ne facessero il cardine esemplare del solidarismo costituzionale;

lo stato dei conti pubblici determina l'esigenza di politiche di contenimento dei servizi, considerati piuttosto sotto il profilo del risparmio che non sotto quello della qualità della vita dei destinatari, tanto che, con continuità disarmante e transpolitica, si sono tradotti in «tagli lineari»;

lo Stato ignora le conseguenze di fatto sulle famiglie bisognose degli interventi assistenziali, ignora lo strazio degli ammalati, ignora il dolore dei familiari, talché, in assenza di osservatori pubblici, i drammi della quotidianità sofferente trovano soltanto tribune televisive e giornalistiche, fatte salve le campagne di raccolta tra i cittadini che, del tutto legittime ed utili, tuttavia non possono esentare la coscienza pubblica dalle proprie responsabilità;

in questo quadro, si susseguono, a causa di drammatiche notizie di «taglio» dell'assistenza, invocazioni d'aiuto che si pensavano confinate nella letteratura rievocativa della storia italiana;

da ultimo, gli invalidi con totale e permanente inabilità lavorativa al 100 per cento con necessità di assistenza continua per lo svolgimento degli atti quotidiani sono minacciati dall'introduzione della soglia, ad avviso dell'interrogante assurda, di 15.000 euro lordi annui, oltre la quale l'assegno di accompagnamento viene ridotto in proporzione del reddito della famiglia che ha con sé la persona in stato di inabilità assoluta, riconosciuta con procedure di accertamento che si auspicano rigorose;

si tratta di una soglia economica che dimostra come lo Stato ignori la condizione di queste famiglie; ed infatti appare all'interrogante lesiva della protezione costituzionale accordata dagli articoli 2, 3, 31, 32 e 38 e l'eventuale norma che la contenga determinerà inevitabilmente un contenzioso giurisdizionale;

con l'applicazione della soglia dei 15.000 euro le famiglie saranno costrette a rivolgersi alle strutture pubbliche che saranno inevitabilmente prese d'assalto e la loro saturazione provocherà incalcolabili danni alla coesione sociale e alla credibilità delle istituzioni -:

se i Ministri interrogati non ritengano di assumere iniziative urgenti per rassicurare le famiglie e le persone in stato di handicap, prospettando una regolazione non iniqua, non dannosa socialmente, e per converso attenta alla realtà economicamente sostenibile, nell'ambito della revisione organica della spesa pubblica.
(4-16440)