ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16405

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 643 del 04/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: ZAMPARUTTI ELISABETTA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 04/06/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 04/06/2012
BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO 04/06/2012
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 04/06/2012
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 04/06/2012
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 04/06/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 04/06/2012
Stato iter:
06/08/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/08/2012
DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 04/07/2012

SOLLECITO IL 27/07/2012

RISPOSTA PUBBLICATA IL 06/08/2012

CONCLUSO IL 06/08/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16405
presentata da
ELISABETTA ZAMPARUTTI
lunedì 4 giugno 2012, seduta n.643

ZAMPARUTTI, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e MAURIZIO TURCO. -
Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:

è in corso una istruttoria autorizzativa in merito alla realizzazione a Capriano e Bordolano, nella bassa bresciana, di mega depositi di metano sotterranei;

nel parco del Monte Netto su un'area sotterranea di 24 chilometri quadrati, la Edison vorrebbe infatti pompare 680 milioni di metri cubi nel prossimo decennio. Addirittura 1,2 i miliardi di metri cubi di gas che sarebbero iniettati dalla Eni Sogit, nelle cavità del sottosuolo a Bordolano, a due passi da Quinzano e Borgo San Giacomo;

secondo il coordinamento dei comitati civici della Lombardia, che reclama tra l'altro il coinvolgimento dei cittadini nelle scelte energetiche sul territorio e nel sottosuolo, «in ottemperanza a quanto previsto dalla Convenzione Europea di Aarhus del 1998».R.PR, nuove scosse potrebbero mettere a repentaglio la salubrità delle falde idriche -:

se il Governo intenda sospendere l'attività di stoccaggio in sovrapressione del metano e se si intenda non dar seguito agli iter autorizzativi dei nuovi giacimenti, a partire appunto da Bordolano e Capriano. (4-16405)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata lunedì 6 agosto 2012
nell'allegato B della seduta n. 677
All'Interrogazione 4-16405 presentata da
ELISABETTA ZAMPARUTTI

Risposta. - Premesso che l'esercizio dello stoccaggio di gas naturale costituisce un'attività strategica per il Paese, in quanto volta a garantire la sicurezza degli approvvigionamenti di energia, si segnala, in termini generali, che tale attività viene principalmente svolta in giacimenti di gas esauriti o in corso di esaurimento. Si tratta di strutture geologiche consistenti non in cavità-serbatoio, bensì in un sistema roccioso poroso e permeabile che è in grado di garantire il confinamento del gas iniettato e la sua erogazione controllata. Può, quindi, essere visto come una spugna che trattiene il gas e lo rilascia quando richiesto.
In relazione all'iter autorizzativo, secondo la normativa primaria e secondaria vigente, la concessione di stoccaggio è conferita, ai sensi dell'articolo 11, comma 1 del decreto legislativo n. 164 del 2000, con decreto del Ministero dello sviluppo economico d'intesa, per le concessioni di stoccaggio in terraferma, con la regione interessata, previa acquisizione del parere favorevole di compatibilità ambientale da parte dell'amministrazione competente. Il procedimento unico per il rilascio della concessione è svolto nel rispetto dei principi di semplificazione e con le modalità di cui alla legge n. 241 del 1990.
Questo complesso iter procedurale, che coinvolge le amministrazioni portatrici di molteplici interessi, dallo sviluppo industriale alla tutela ambientale, alla pianificazione territoriale, consente inoltre, nelle forme previste dalla legge n. 241 del 1990 nonché dal decreto legislativo n. 195 del 2006, la partecipazione di tutti i soggetti, pubblici o privati interessati ai progetti, anche nel rispetto del principio di diffusione dell'informazione ambientale. In riferimento alla salubrità delle falde idriche si ricorda, inoltre, che i giacimenti sono posti a una profondità di 1300-2000 metri e, quindi, non interferiscono con le falde idriche superficiali, e i pozzi e gli altri impianti connessi sono progettati e realizzati, previa verifica da parte delle amministrazioni competenti Ministero, secondo le migliori tecnologie disponibili, tali da prevenire il rischio di inquinamento.
Con particolare riguardo ai giacimenti indicati nell'interrogazione si precisa che:

il giacimento di Capriano del Colle, è stato selezionato dal Ministero, ai sensi dell'articolo 13 della legge n. 164 del 2000, quale giacimento idoneo alla conversione da giacimento coltivato in giacimento di stoccaggio;

in seguito alla pubblicazione del comunicato (del 26 settembre 2006) del Ministro dello sviluppo economico, effettuato ai sensi dell'articolo n. 3 della legge sopra citata, le società interessate alla concessione di stoccaggio hanno presentato istanza e, tra le quattro pervenute, il Ministero ha deciso di avviare il procedimento di conferimento, per l'istanza intestata alla joint venture tra Edison stoccaggio spa, e Retragas srl (e dal 2012 estesa a società del gruppo GdF Suez s.a.);

allo stato attuale, l'istanza denominata «Bagnolo Mella stoccaggio» risulta sottoposta a valutazione di impatto ambientale da parte del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;

dal punto di vista tecnico, l'area richiesta in concessione è di 24 chilometri quadri (questa non rappresenta l'estensione del giacimento, ma dell'area superficiaria, solo in minima parte utilizzata per ospitare gli impianti di superficie, quali pozzi e centrale) e il working gas è stimato in 88 milioni di standard metri cubi;

il giacimento di Bordolano, uno dei tre giacimenti produttivi della concessione di coltivazione «Cignone» intestata a Eni spa, è stato convertito in stoccaggio, su istanza della società Eni spa e in seguito a istruttoria tecnica degli uffici del ministero, in base al decreto del 6 novembre 2001 di rilascio della concessione «Bordolano stoccaggio». Nel 2003, in rispetto alle norme comunitarie e nazionali in materia di separazione societaria, la concessione è stata trasferita a Stogit Spa e nel 2011 è stato approvato un nuovo programma-lavori.

In conclusione, sui quesiti posti dagli interroganti si evidenzia che:

1) Sulla richiesta di sospensione dell'attività di stoccaggio in sovrappressione, in entrambi i casi citati, non è previsto né autorizzato l'esercizio in sovrappressione: le attività svolte nella concessione «Bordolano stoccaggio» rispettano la pressione originaria di giacimento, mentre nel caso dell'istanza «Bagnolo Mella stoccaggio», il progetto presentato non prevede, né potrebbe prevedere l'attività in sovrappressione. Infatti, in base alle norme vigenti, quando viene avviato l'esercizio di un nuovo sito di stoccaggio non può essere superata la pressione che si aveva nel giacimento all'inizio della fase di produzione.

2) Sul proseguimento degli iter autorizzativi in corso, si segnala che, per quanto riguarda la concessione «Bordolano stoccaggio», non è in corso nessun procedimento di autorizzazione e la società titolare opera in base alle autorizzazioni già rilasciate. L'iter per il rilascio della concessione di «Bagnolo Mella» risulta allo stato attuale sospeso, in attesa della valutazione di impatto ambientale da parte da parte del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.

Il Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico: Claudio De Vincenti.