ALESSANDRI. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri.
- Per sapere - premesso che:
la mattina di domenica 20 maggio 2012, alle ore 4.03, un terremoto devastante, di magnitudo 5,9 e con epicentro alla profondità di circa 6 chilometri, ha colpito l'Emilia-Romagna, nella zona tra Modena e Ferrara, provocando 7 morti, oltre 50 feriti e migliaia di sfollati; San Felice sul Panaro, Sant'Agostino, Mirandola, Bondeno, Buonacompra, Finale Emilia sono stati i comuni maggiormente colpiti;
a seguito di circa 800 ulteriori scosse di intensità minore accadute nei successivi 8 giorni, alle ore 9 del 29 maggio, si è verificata una nuova scossa tellurica nella stessa zona, di magnitudo 5,8 ed alla profondità di 10,2 chilometri, nell'area epicentrale compresa tra Medolla, Mirandola e San Felice sul Panaro, che ha provocato ulteriori 17 morti e oltre 200 feriti;
sono stati distrutti, edifici pubblici e privati e sono crollate chiese e monumenti; sono ingenti i danni agli edifici storici e di culto e alle case coloniche; sono state devastate una serie di aziende agricole e sono crollati molti edifici industriali e capannoni, provocando morti e feriti tra gli operai;
l'accavallarsi delle due scosse ha provocato circa 14 mila sfollati, l'evacuazione di ospedali e ha generato il terrore nella popolazione;
la stima provvisoria di danni già del primo sisma del 20 maggio ha raggiunto cifre dell'ordine di centinaia di milioni di euro; è in corso la rendicontazione dei danni al patrimonio artistico e al mondo produttivo;
in particolare sono ingenti i danni provocati alle aziende agricole nelle campagne di Modena e Ferrara. Nel crollo di rimesse, fienili, capannoni sono andati perduti bestiame, macchinari agricoli, attrezzature, fertilizzanti, impianti fotovoltaici eccetera; molte abitazioni rurali sono lesionate;
alla luce di tale catastrofe appaiono inopportuni e fuori luogo festeggiamenti istituzionali;
il Governo ha manifestato la volontà di celebrare comunque la festa del 2 giugno -:
se non intenda annullare le celebrazioni della festa della Repubblica del 2 giugno, con la tradizionale parata militare, dirottando agli aiuti ai terremotati dell'Emilia i circa 2,5 milioni di euro che verrebbero risparmiati. (4-16347)