MANCUSO, CICCIOLI, CROLLA, DE LUCA, BARANI e GIRLANDA. -
Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:
L'Unione europea sostiene la produzione agricola dei Paesi dell'Unione attraverso l'erogazione, ai produttori, di aiuti, contributi e premi;
tali erogazioni, finanziate dal FEAGA (fondo europeo agricolo di garanzia) e FEASR (fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale), vengono gestite dagli Stati membri attraverso gli organismi pagatori, istituiti ai sensi del regolamento (CE) n. 885 del 2006 (articolo 18);
con il decreto legislativo n. 165 del 1999 è stata istituita l'Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) per lo svolgimento delle funzioni di organismo di coordinamento e di organismo pagatore. All'articolo 3, commi 2 e 3, dello stesso decreto è disciplinata l'istituzione, da parte delle regioni e province autonome, di servizi ed organismi per lo svolgimento delle funzioni di organismo pagatore;
l'AGEA supporta le attività svolte dagli organismi pagatori e assicura la predisposizione - ai fini dell'armonizzazione delle procedure - di appositi manuali di indirizzo;
l'AGEA è anche l'organismo pagatore italiano ed ha competenza per l'erogazione di aiuti, contributi, premi ed interventi comunitari;
uno degli organismi pagatori istituiti in Italia è l'AGREA per la regione Emilia-Romagna;
dal 1987 la Commissione europea eroga a ciascun paese dell'Unione un fondo destinato alla distribuzione di prodotti alimentari per la popolazione indigente;
in Italia il piano di intervento a favore delle fasce di popolazione più deboli è gestito da Agea attraverso le principali organizzazioni caritative riconosciute (tra cui Croce rossa italiana, Caritas, banco alimentare);
ogni anno queste associazioni garantiscono assistenza a oltre 15.000 strutture senza scopo di lucro (centri di accoglienza, parrocchie, mense) e a oltre 2 milioni di indigenti;
nel 2008 il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali pro tempore Luca Zaia ha proposto e organizzato il ritiro, attraverso l'Agea, di 100mila forme di Parmigiano Reggiano e altrettante di Grana Padano;
il fine, al tempo, era aiutare il mercato dei due formaggi, in crisi in particolar modo a causa della contraffazione estera;
le forme acquistate sono state acquistate a prezzi di mercato e poi distribuite agli indigenti, attraverso il canale delle Onlus delle associazioni di volontariato;
grazie a tale ritiro, l'Italia ha potuto ottenere gli aiuti comunitari previsti a copertura del costo sostenuto;
il recente sisma ha tragicamente messo in ginocchio i produttori emiliani di Parmigiano Reggiano e, tutta l'economia emiliana -:
se il Governo intenda ripetere l'operazione di ritiro organizzata dal Ministro pro tempore Zaia nel 2008, acquistando dai produttori emiliani, a prezzo di mercato, prodotti alimentari. (4-16341)