LAFFRANCO. -
Al Ministro dell'interno, al Ministro della difesa.
- Per sapere - premesso che:
come già evidenziato in due precedenti interrogazioni presentate dall'interrogante la prima il 3 maggio 2012, la seconda il 21 maggio 2012, l'Umbria è stata colpita da una serie di delitti particolarmente violenti;
la cronaca degli ultimi mesi evidenzia come l'intera regione sia divenuta una delle aree più coinvolte dal mercato della droga; si è registrata una serie continua di furti e rapine, mentre appare con sempre più evidenza come l'intera regione sia sottoposta ad infiltrazioni di carattere mafioso;
non sono mancati purtroppo neanche diversi omicidi; in particolare, l'area più colpita da questa «escalation» di fenomeni delinquenziali di vario genere e natura risulta essere quella di Perugia;
le forze dell'ordine hanno risposto nel miglior modo possibile a questo allarme sostenendo la popolazione con competenza e determinazione, nonostante le evidenti carenze di uomini e mezzi;
nelle scorse settimane si è svolto al Ministero dell'interno un incontro tra il Ministro e il sindaco di Perugia, nel corso del quale e stato affrontato proprio il tema della sicurezza del capoluogo, il tutto alla presenza del capo della polizia, del comandante generale dell'Arma dei carabinieri e del prefetto di Perugia;
a quanto si è potuto apprendere l'impegno assunto dal Ministro sarebbe stato quello di assicurare in primo luogo «un'adeguata e stabile presenza di agenti»;
a poche settimane da quel vertice si è però appresa una notizia che non può che essere interpretata esattamente nella direzione opposta; pare infatti essere stata decisa la chiusura della caserma dei carabinieri di Ponte D'Oddi, un quartiere di Perugia che ha visto migliorare negli anni la propria vivibilità anche grazie alla stazione dei carabinieri, che con la sua presenza ha comportato un aumento del senso di sicurezza e di presenza delle istituzioni nella cittadinanza;
per diversi anni il quartiere di Ponte D'Oddi ha sofferto un senso di abbandono, risultando spesso e volentieri un quartiere «difficile» e proprio la stazione dei carabinieri ha contribuito a risolvere tutto questo, restituendo ai residenti il piacere di risiedere nel proprio quartiere e di viverlo;
in un momento come quello attuale nel quale Perugia si trova a combattere numerosi atti di violenza e degrado sia nel centro storico che nella periferia, sarebbe un controsenso rischiare di diminuire ancora quel minimo di sicurezza che i cittadini hanno;
la chiusura della caserma dei carabinieri nel quartiere di Ponte d'Oddi appare una decisione che se confermata, ad avviso dell'interrogante, contraddice completamente l'impegno preso dal Ministro dell'interno -:
se siano a conoscenza dell'intenzione di procedere alla chiusura della caserma, se ciò trovi conferma e, nel caso, se non intendano intervenire al più presto per evitare che la caserma dei carabinieri di Ponte d'Oddi sia chiusa. (4-16299)