ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16243

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 638 del 24/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: GIRLANDA ROCCO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 24/05/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 24/05/2012
Stato iter:
26/07/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 26/07/2012
DE STEFANO CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 26/07/2012

CONCLUSO IL 26/07/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16243
presentata da
ROCCO GIRLANDA
giovedì 24 maggio 2012, seduta n.638

GIRLANDA. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:


l'attività degli uffici della polizia di Stato della provincia di Perugia nell'anno 2011 ha prodotto risultati più che soddisfacenti, facendo registrare l'arresto di 527 persone, 1.447 denunce all'autorità giudiziaria in stato di libertà, il sequestro di un notevole quantitativo di sostanze stupefacenti con l'arresto di 248 tra corrieri e spacciatori;


più di 200 mila sono le persone identificate nel corso di servizi di controllo del territorio, e oltre 80 mila sono stati gli automezzi controllati; l'attività di prevenzione è stata integrata dall'adozione di 180 avvisi orali e da 19 daspo; 130 sono state le persone allontanate dai comuni della provincia con foglio di via obbligatorio e rimpatriate nei luoghi di residenza, mentre in numero di 9 sono state le proposte per l'applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obblighi vari;


sono stati espulsi dal territorio dello Stato italiano 536 cittadini stranieri risultati irregolari e/o sprovvisti di qualsiasi titolo; tra questi 69 sono stati espulsi con accompagnamento alla frontiera, mentre 150 sono stati i cittadini extracomunitari irregolari sul territorio nazionale rintracciati e di seguito accompagnati presso C.I.E. con un incremento rispetto all'anno precedente pari al 180 per cento;


prendendo in esame la situazione del solo capoluogo di regione, nel 2011 nonostante gli ottimi risultati sopra espressi, che vanno sommati alle premesse del mio atto di sindacato ispettivo del 19 ottobre 2011, numero 4-13643, si è verificato un aumento del 45 per cento dei reati di percosse, +103 per cento della ricettazione, +36 per cento dei furti, +16 per cento di possesso e contrabbando di stupefacenti, +25 per cento di denunce, +13 per cento di arresti e +200 per cento di denaro sequestrato a seguito delle attività di contrasto allo spaccio ed al consumo di sostanze stupefacenti;


va sottolineato come nel 2011 il 49 per cento dei soggetti denunciati ed arrestati sia extracomunitario, raggiungendo punte del 70 per cento tra gli arrestati nelle attività antidroga e del 64 per cento tra le persone denunciate a piede libero ed i primi dati resi noti in relazione al 2012 indicano un innalzamento di tale percentuale, con particolare riferimento alle etnie nigeriane, albanesi e magrebine, che hanno monopolizzato il mercato locale di stupefacenti;


nelle ultime settimane nel capoluogo umbro si è registrata una degenerazione degli episodi di violenza e guerra tra bande, che ha portato a sparatorie ed accoltellamenti in diverse aree del centro storico in orari in cui le vie del centro città sono popolate di giovani e turisti, portando anche il Ministro dell'interno ad incontrare il sindaco di Perugia in data 16 maggio 2012;


la città di Perugia, già capitale europea delle morti per overdose, si sta trasformando sempre più in un mercato a cielo aperto dello spaccio di stupefacenti, provocando danni irreparabili al tessuto economico e sociale della città, tra cui spicca il dato di 4 mila iscritti in meno all'università negli ultimi cinque anni, nonché l'inesorabile spopolamento del centro storico e la chiusura della maggior parte delle attività commerciali che da decenni ne costituivano il tessuto connettivo;


il Ministero dell'interno già nel gennaio 2011 aveva siglato con le istituzioni locali il «Patto per Perugia sicura» le cui disposizioni e misure si sono evidentemente rivelate insufficienti o non del tutto adeguate a fronteggiare la gravità del fenomeno, purtroppo trascurato in modo particolare dall'amministrazione comunale, che anche a fronte degli ultimi drammatici episodi di cronaca ha minimizzato l'accaduto lamentando la carenza di mezzi e risorse, nonché sostenendo la necessità di legalizzare le droghe leggere come rimedio al fallimento del contrasto all'assunzione di sostanze stupefacenti ed attivare una più stretta collaborazione con le istituzioni accademiche, vietando al contempo la vendita di alcolici a partire dalle ore 1.30 -:


quali iniziative siano state avviate dal Ministero, in collaborazione con le istituzioni locali, per fronteggiare l'emergenza sicurezza nella città di Perugia e dotare le forze dell'ordine dei mezzi necessari per le attività di contrasto ai fenomeni criminosi;


quale sia la situazione che si vive negli ultimi due anni nella città di Perugia e quali attività siano state messe in campo per porvi rimedio. (4-16243)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata giovedì 26 luglio 2012
nell'allegato B della seduta n. 673
All'Interrogazione 4-16243 presentata da
ROCCO GIRLANDA

Risposta. - Nell'analisi dello stato dell'ordine e della sicurezza pubblica nella provincia di Perugia, una particolare attenzione viene riservata alla presenza sul territorio di immigrati irregolari e al loro frequente coinvolgimento in attività criminose, a cominciare dallo spaccio di sostanze stupefacenti.
Più in generale, va, comunque, precisato che in un contesto tradizionalmente accogliente e cosmopolita come quello perugino, il legame fra sicurezza ed immigrazione non può essere approfondito prescindendo da una valutazione differenziata delle diverse tipologie di presenze straniere sui territorio.
Accanto ai tradizionali flussi immigratori di lavoratori provenienti dal sud e dall'est del mondo - con caratteristiche non dissimili dal resto del Paese - vi è, infatti, una consistente immigrazione di tipo studentesco, essenzialmente legata al forte richiamo degli atenei ed istituti di perfezionamento presenti sul posto.
La presenza nel capoluogo di studenti - specie stranieri e fuori sede - pur non avendo ovviamente alcuna intrinseca valenza criminogena, comporta, tuttavia, un oggettivo ampliamento del mercato potenziale dei giovani consumatori di droghe ed anche un inevitabile impatto sui reati tipici dei contesti ad elevata aggregazione e socializzazione.
Per quanto riguarda, in particolare, il mercato degli stupefacenti, i dati indicano che Perugia rappresenta per gli spacciatori un riferimento logistico privilegiato verso cui affluiscono acquirenti provenienti anche da province limitrofe e, conseguentemente, anche un luogo nel quale si concentrano morti per overdose.
Lo spaccio della droga pare concentrato principalmente nel centro storico perugino e nei quartieri ad esso contigui, dove è più presente la comunità degli studenti universitari (ben 30 mila nelle due università).
Il consistente flusso di droga diretto al capoluogo umbro viene alimentato da numerosi canali, facenti capo a soggetti di diverse nazionalità.
Le risultanze investigative evidenziano che i sodalizi di matrice tunisina hanno di recente conseguito una posizione di predominio rispetto ai gruppi provenienti dall'area balcanica, in particolare dall'Albania, da altri paesi nordafricani e dalla Nigeria.
In tale contesto, le Forze di polizia, la magistratura, la prefettura e le istituzioni locali non abbassano la guardia e mantengono alto e costante l'impegno.
A fronte di un incremento della delittuosità, associato all'accresciuta presenza di cittadini extracomunitari dediti al traffico ed allo spaccio al minuto di droga, è proporzionalmente aumentata anche l'attività repressiva delle forze di polizia. Nel 2011, infatti, sono state arrestate, per attività legate allo spaccio di stupefacenti, 248 persone ( + 13 per cento rispetto al 2010) e già 49 nell'anno in corso (+ 19 per cento rispetto al 2011).
Nel corso del 2012, in particolare, i quantitativi di eroina sequestrati hanno registrato un incremento rispetto al biennio precedente (chilogrammi 3,647 nel 2010, chilogrammi 4,532 - + 24,27 per cento - nel 2011 e chilogrammi 2,298 ad aprile 2012).
Sono state condotte complessivamente, 224 operazioni antidroga nel 2009, 167 nel 2010, 174 nel 2011 e 39 da gennaio ad aprile 2012.
Ricordo le più importanti che hanno interessato l'area di Perugia:

l'operazione «Enrico IV»: iniziata nel febbraio 2010 dalle squadre mobili delle questure di Roma e Perugia nei confronti di un'organizzazione criminale dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti si è conclusa, nel maggio 2011, con il sequestro di chilogrammi 2,3 di cocaina e l'arresto di tre persone;

l'operazione «Arcobaleno 2007»: stralcio dell'operazione «Sweet baby», condotta dal nucleo polizia tributaria della Guardia di finanza di Perugia nei confronti di soggetti nordafricani dediti al traffico di sostanze stupefacenti nel capoluogo umbro. Sono state deferite all'autorità giudiziaria 25 persone, di cui 21 in stato d'arresto e sono stati sequestrati chilogrammi 48 di hashish e 659 autovetture. L'operazione si è conclusa nel novembre 2009;

l'operazione «Fentanest» condotta dal giugno 2009 dai Carabinieri Nas di Perugia e rivolta al contrasto dello spaccio di stupefacenti e farmaci inseriti nelle tabelle di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 309 del 1990. L'attività trae origine dall'arresto di un medico ospedaliero per spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare hashish e fiale di Fentanest. Nel corso dell'indagine sono state deferite all'autorità giudiziaria 17 persone, di cui una in stato di arresto, e sono stati sequestrati grammi 350 di hashish ed altre sostanze, nonché due confezioni di farmaci ospedalieri.
Nella consapevolezza, poi, della necessità di associare alle specifiche attività antidroga anche un'efficace azione di contrasto all'immigrazione clandestina, nel corso del 2011 la questura perugina ha provveduto ad allontanare 219 clandestini irregolari, in gran parte tunisini, di cui 145 solo negli ultimi quattro mesi dell'anno. Dall'inizio del 2012, sono stati espulsi 163 stranieri irregolari; tra questi, 35 - in prevalenza albanesi - con accompagnamento alla frontiera, e 54 - soprattutto tunisini - presso i Centri di identificazione ed espulsione.
Un apposito protocollo operativo riguarda, inoltre, l'allontanamento dal territorio nazionale degli stranieri degli istituti di pena di Perugia e Spoleto.
Già da qualche mese sono in atto servizi straordinari di controllo dei luoghi di aggregazione della popolazione clandestina in città, degli appartamenti sovraffollati, nonché verifiche e bonifiche degli stabili abbandonati.
Ancora, in attuazione degli orientamenti emersi in seno al comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica - immediatamente convocato ogni volta che episodi di cronaca abbiano consigliato di acquisirne le valutazioni - si è resa più visibile ed attenta la presenza degli operatori di polizia nei luoghi critici della città, impiegando in modo coordinato anche agenti della polizia municipale e di quella provinciale. Ciò con il duplice obiettivo di contrastare meglio e scoraggiare lo spaccio della droga e la criminalità diffusa che ad esso si intreccia nonché di incrementare la percezione di sicurezza dei cittadini.
Nell'ottica del dialogo e del coordinamento tra prefettura e comune di Perugia, rientra anche il «patto per Perugia Sicura», rinnovato il 14 gennaio 2011 - alla presenza del Ministro dell'interno pro tempore - dal prefetto, dal sindaco del capoluogo e dai presidenti della regione e della provincia.
L'accordo ha inteso perfezionare lo sviluppo di sinergie tra tutti i soggetti coinvolti prevedendo, tra l'altro, attività di monitoraggio e pattugliamento coordinato tra forze di polizia statali e locali nelle zone nevralgiche e più sensibili della città, nonché la predisposizione di specifici progetti in materia di sicurezza urbana integrata su aree di intervento ritenute prioritarie.
Per quanto riguarda lo stato di attuazione degli obiettivi del «Patto», si segnala che il comune di Perugia ha presentato alla regione due progetti a valere sul bando «progetti volti a migliorare la sicurezza dei cittadini», finanziato in base alla legge regionale 14 ottobre 2008. Entrambi sono stati co-finanziati dalla regione Umbria per un importo complessivo di euro 121.897,15, cui vanno ad aggiungersi ulteriori euro 45.000,00 destinati al secondo stralcio di uno dei progetti denominato «Perugia sicura».
Nel marzo 2012 si è svolto in prefettura un vertice interforze. L'incontro ha testimoniato la vicinanza e l'attenzione del Governo ai problemi del territorio ed è stato, anche, l'occasione per sottolineare l'efficacia del lavoro di coordinamento e di sinergia tra l'autorità giudiziaria e quella di pubblica sicurezza e tra le autorità centrali e quelle locali, ai fini del contrasto ai fenomeni di criminalità.
Nel corso della riunione è stato deciso l'invio temporaneo di reparti di rinforzo della polizia di Stato e dell'Arma dei carabinieri per il potenziamento del sistema di controllo del territorio attraverso la disposizione di ulteriori servizi di pattugliamento, nella fascia oraria 20.00/02.00, in aggiunta a quelli già previsti nel relativo piano coordinato.
I risultati finora conseguiti hanno avuto il consenso della cittadinanza e degli stessi ambienti istituzionali.
Lo stesso Ministro dell'interno Cancellieri, in un recente intervento all'assemblea dell'Anci Umbria a Perugia, ha evidenziato la necessità di tenere alta la guardia affinché «i livelli di sicurezza non vengano scalfiti, ma se possibile migliorati». A Perugia è stato già dato un forte contributo con i reparti prevenzione crimine che, ha ricordato il Ministro, stanno lavorando egregiamente.
Non può, tuttavia, non rilevarsi che le risorse umane a disposizione della polizia di Stato nella provincia sono sottodimensionate rispetto alle previsioni organiche.
Relativamente ai mezzi, attualmente la questura di Perugia dispone di 17 vetture per il controllo del territorio, 38 vetture con i colori di serie, di cui 3 in giudiziale custodia, 16 vetture in colore di istituto per servizi ordinari.
È prevista, altresì, la prossima assegnazione alla questura di un'auto con i colori di istituto, per i servizi ordinari.
Con le prossime distribuzioni di «volanti», pianificate tra la fine del 2012 e l'inizio dell'anno successivo, si provvederà a ripianare la carenza di autovetture per il controllo del territorio e a sostituire, ove necessario, quelle con maggior carico chilometrico.
Per le autovetture con i colori di serie, invece, stante l'attuale soprannumero, non è stato previsto alcun potenziamento per l'anno in corso, salvo che vengano avviate al fuori uso una cospicua aliquota di auto in dotazione.

Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Carlo De Stefano.