TOUADI e VELTRONI. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:
nell'ambito delle indagini coordinate dalla DDA di Roma, il 9 maggio 2012, su un vasto giro di usura, è stato arrestato Vittorio Di Gangi;
secondo quanto riportato dalla stampa al Di Gangi sarebbe riferibile la società di vigilanza SIPRO;
la SIPRO risulta sia stata oggetto di parere negativo, da parte del prefetto di Roma pro tempore, in ordine al rilascio della certificazione antimafia ex articolo 10 del decreto del Presidente della Repubblica n. 252 del 1998, come risulta dal decreto della prefettura di Roma n. 8634 area I-bis o.s.p. del 6 febbraio 2007 e dal verbale n. 4 del 2007 della prefettura di Roma relativo alla riunione di coordinamento delle Forze di polizia tenutasi in data 2 febbraio 2007;
la società di vigilanza sopra citata faceva ricorso al giudice amministrativo;
dopo un primo giudizio del Tar, che accoglieva le doglianze della SIPRO, il Consiglio di Stato sospendeva la sentenza del tribunale amministrativo di prima istanza riconoscendo valide le ragioni della prefettura con l'ordinanza 2365 del 13 maggio del 2009;
allo stato pertanto risulterebbe ancora in vigore l'interdittiva antimafia atipica nei confronti della società di vigilanza sopra indicata;
secondo quanto pubblicato sul sito web della società la suddetta svolge i suoi servizi per il Ministro della difesa, il Ministero dello sviluppo economico, il Ministero per i beni e le attività culturali, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministero dell'economia e delle finanze, la Rai, il Comune di Roma, Equitalia, INAL, l'Agenzia del territorio, ANAS, INPS, la regione Lazio ed altri enti -:
se il Ministro interrogato sia al corrente di tali fatti, se tali fatti corrispondano al vero e quali iniziative intenda intraprendere e se sia noto al Ministro se altri ministeri ed enti pubblici intendano rescindere i contratti con la società in questione.(4-16233)