ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16216

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 637 del 23/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: GARAVINI LAURA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 23/05/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BORDO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 23/05/2012
BOSSA LUISA PARTITO DEMOCRATICO 23/05/2012
BURTONE GIOVANNI MARIO SALVINO PARTITO DEMOCRATICO 23/05/2012
GENOVESE FRANCANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 23/05/2012
MARCHI MAINO PARTITO DEMOCRATICO 23/05/2012
ORLANDO ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 23/05/2012
PICCOLO SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 23/05/2012
VELTRONI WALTER PARTITO DEMOCRATICO 23/05/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E LA SEMPLIFICAZIONE
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 23/05/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16216
presentata da
LAURA GARAVINI
mercoledì 23 maggio 2012, seduta n.637

GARAVINI, BORDO, BOSSA, BURTONE, GENOVESE, MARCHI, ANDREA ORLANDO, PICCOLO e VELTRONI. -
Al Ministro dell'interno, al Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, al Ministro della giustizia, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:

l'analisi storica dei metodi di infiltrazione della criminalità organizzata nel sistema degli appalti di lavori pubblici e privati ha messo in luce una pericolosa sintonia economica di larga parte di ceti imprenditoriali con le organizzazioni mafiose;

il triste binomio mafia-appalti rappresenta la sintesi verbale di una modalità di inquinamento della pubblica e privata economia da parte della malavita organizzata, che realizza un'aggressione particolarmente insidiosa delle regole del libero mercato e della libera iniziativa economica privata;

allorquando sono coinvolti nel sistema anche settori deviati della politica nazionale e locale, l'intreccio verbalmente rappresentato dal trinomio mafia-appalti-politica diventa pericoloso fattore di inquinamento e distorsione dell'assetto democratico, con effetti destabilizzanti che già sono in fase avanzata in varie zone del Paese, assoggettate al potere di associazioni a delinquere o dalle stesse fortemente condizionate;

il libro II del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159 (codice antimafia), istituisce presso il Ministro dell'interno la banca dati nazionale unica della documentazione antimafia, quale piattaforma tecnologica su cui basare, con funzione di accelerazione, il procedimento di rilascio della comunicazione ed informazione antimafia in vista del potenziamento dell'attività di prevenzione di tentativi di infiltrazione mafiosa nell'attività d'impresa;

l'istituzione della banca dati, come da più parti sottolineato, rappresenta l'innovazione più incisiva nel nuovo corpus normativo, poiché, per suo tramite, si realizza una semplificazione delle procedure di rilascio della documentazione antimafia, con evidenti effetti positivi in termini di celerità ed efficienza nel costante monitoraggio delle imprese e nella prevenzione dei tentativi di infiltrazione delle mafie negli appalti;

l'effettiva entrata in vigore del nuovo sistema normativo è stata, tuttavia, notevolmente differita nel tempo;

l'articolo 119 dispone, invero, che tutte le disposizioni recate dai capi I, II, III e IV del libro II entreranno in vigore trascorsi 24 mesi dall'entrata in vigore dell'ultimo dei regolamenti sul funzionamento della citata banca dati di cui all'articolo 99, non ancora emanati, così determinando una perpetuatio nell'applicazione delle previgenti disposizioni, destinata a protrarsi per un lungo periodo, ad avviso degli interroganti, con ulteriori consequenziali problemi di compatibilità con la previsione della legge delega, che consente l'emanazione di decreti integrativi e correttivi nel termine di tre anni dall'entrata in vigore del decreto delegato -:

se i Ministri interrogati ritengano opportuno assumere iniziative di competenza, con la massima urgenza, per dare piena e completa attuazione alla normativa di cui in premessa con l'adozione dei regolamenti previsti dall'articolo 99 del codice antimafia, all'entrata in vigore dei quali è subordinata, ai sensi dell'articolo 119, quella di tutte le disposizioni recate dai capi I, II, III e IV del libro II, e quali siano, a tutt'oggi, le ragioni del ritardo nell'emanazione dei citati regolamenti. (4-16216)