ROSSA e TULLO. -
Al Ministro per i beni e le attività culturali.
- Per sapere - premesso che:
il teatro dell'Archivolto nasce a Genova nel 1986, rifondandosi sulle basi dell'originale formazione del 1978;
fin dai suoi esordi opera in modo innovativo, alla ricerca di nuovi linguaggi e contaminazione tra gli stili, muovendosi tra prosa, letteratura, musica, danza;
le produzioni caratterizzano l'Archivolto come una tra le più significative realtà del nuovo teatro italiano;
nel 1997 l'Archivolto, dopo una lunga opera di restauro che lo ha visto impegnato come responsabile dei lavori e come finanziatore dell'operazione, ha restituito alla città il teatro Gustavo Modena, vero gioiello architettonico e unica sala ottocentesca di Genova;
nel 2001 è stata restaurata la Sala Mercato dell'Ottocento, affiancata al teatro, ricavata dalla ristrutturazione dell'ex mercato comunale, dando vita così ad un centro polivalente di grande pregio architettonico situato in una zona periferica;
il teatro opera in una zona a rischio degrado della città, e la presenza annuale di oltre 60.000 spettatori agli spettacoli sono linfa vitale per il quartiere, insieme alla riqualificazione e all'attività sociale che svolge il teatro con le sue iniziative culturali;
nel 2003 il teatro dell'Archivolto si è costituito in fondazione;
nel 2004 il teatro dell'Archivolto è stato riconosciuto teatro stabile privato e per questo riceve un contributo ministeriale esiguo (essendo il Fondo unico per lo spettacolo ripartito in base all'ereditarietà contributiva storica non aggiornata rispetto ai mutamenti e alle esigenze delle realtà teatrali, e da allora non è mai stato riadeguato alla nuova fisiologia della compagnia);
i debiti pregressi che si sono sommati negli anni dovuti anche alle opere di restauro inerenti le strutture teatrali ammontavano nel 2008 a 2.200.000,00 euro;
in seguito, il lavoro svolto con Arcus, il sostegno di enti pubblici, il contributo dei soggetti privati e delle imprese locali, e altresì la riduzione drastica delle spese tra cui il conseguente ridimensionamento del personale e del lavoro hanno permesso nel 2011 una riduzione di tale debito a 1.700.000,00;
a fronte di un bilancio medio di 3.500.00,00 le entrate pubbliche corrispondono al 27-28 per cento;
i contributi del Ministero per i beni e le attività culturali non hanno mai superato il 10 per cento;
nel 2011 gli oneri sociali sono stati pari a circa euro 350.000,00 a fronte di un contributo ministeriale di euro 370.000,00;
i criteri di valutazione quantitativa che, secondo la normativa sono alla base dell'assegnazione del contributo, valutano il 100 per cento degli oneri sociali e il 45 per cento dei costi di ospitalità;
nel 2012 la Fondazione ha dichiarato 360.336 euro di oneri sociali e 128.150 euro di ospitalità;
il contributo ministeriale quindi, in base ai criteri base dovrebbe essere almeno di 418.000 euro, a cui si dovrebbero aggiungere altri criteri, come il riconoscimento dell'attività svolta e la qualità artistica;
pare ormai certo che la spesa di 1 milione di euro, destinata dal Ministero alla liquidazione dell'ETI, non sarà necessaria per una restituzione di crediti di imposta e ritornerà al fondo unico per la prosa, per essere divisa fra le varie qualifiche ministeriali (stabili pubblici, stabili privati, di innovazione, e altro);
si sottolinea che negli ultimi tre anni, con grandi sacrifici ed enormi difficoltà, il bilancio è in pareggio, anche se il futuro risulta privo di certezze e prospettive -:
se il Ministro interrogato non ritenga opportuno aumentare il contributo per il teatro Archivolto di Genova e permettere in tal modo che una realtà consolidata come quella descritta in premessa sia messa nelle condizioni di continuare ad operare. (4-16199)