ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16133

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 634 del 17/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: DI STANISLAO AUGUSTO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 17/05/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 17/05/2012
Stato iter:
06/08/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/08/2012
DE MISTURA STAFFAN SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 06/08/2012

CONCLUSO IL 06/08/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16133
presentata da
AUGUSTO DI STANISLAO
giovedì 17 maggio 2012, seduta n.634

DI STANISLAO. -
Al Ministro degli affari esteri.
- Per sapere - premesso che:

la Commissione affari esteri della Camera del deputati, il 14 luglio 2011, nell'approvare una risoluzione in presenza dei rappresentanti del Governo ha impegnato il Governo italiano ad accogliere 40 feriti gravi del violentissimo attacco dell'8 aprile causato delle forze irachene ai residenti di Ashraf. Ma finora, purtroppo, nonostante le numerose richieste e le ripetute visite del personale della nostra Ambasciata a Baghdad il nostro Paese ha accolto a quanto consta all'interrogante solo quattro feriti;

per quanto riguarda la sovranità dell'Iraq, le informazioni in possesso dello scrivente confermano che la PMOI l'ha sempre e pienamente rispettata. Le notizie che arrivano riferiscono che le forze irachene hanno violato più volte i diritti dei residenti del Campo Ashraf;

mentre il campo Liberty non ha le infrastrutture adatte ad accogliere, queste persone, le quali inoltre non hanno la possibilità di entrare o uscire liberamente dal campo, non possono tuttora ricevere i loro avvocati o parenti, né accedere alle cure mediche. Persino ai giornalisti è vietato accedere al campo;

i residenti del Campo Ashraf hanno consegnato, nell'agosto 2011, la loro richiesta all'Alto commissariato dell'ONU per rifugiati che ha riconosciuto, il 23 settembre, il loro status come richiedenti asilo e, se non fosse stato per gli impedimenti del Governo iracheno, ci sarebbe stato il tempo sufficiente per la procedura burocratica a trasferire molti dei feriti e indigenti nei Paesi terzi per le cure necessarie. Anche ora che il processo di riconoscimento è iniziato prosegue alquanto lentamente e ad oggi a quello che consta all'interrogante solo 30 persone sono state intervistate. In questa situazione bisogna provvedere per la sicurezza del campo Liberty e per le infrastrutture affinché i dissidenti iraniani possano avere una vita dignitosa -:

se il Governo intenda chiarire la posizione dell'Italia in relazione ai fatti citati in premessa e se non ritenga di dover intervenire al fine di agevolare l'arrivo dei feriti del Campo Ashraf, superando eventualmente le procedure burocratiche del commissariato dell'ONU per motivi umanitari e privilegiando vite umane. (4-16133)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata lunedì 6 agosto 2012
nell'allegato B della seduta n. 677
All'Interrogazione 4-16133 presentata da
AUGUSTO DI STANISLAO

Risposta. - Su forte impulso del Ministro Terzi di Sant'Agata, l'Italia si sta impegnando attivamente per trovare, assieme ai principali partner e nel quadro dell'azione delle organizzazioni internazionali del settore, una soluzione condivisa e rispettosa dei diritti umani, relativamente alla vicenda di Camp Ashraf ed al trasferimento dei suoi residenti, da alcuni mesi a questa parte, a Camp Liberty.
Dopo le numerose visite consolari effettuate a Camp Ashraf nel corso del 2011, lo scorso aprile, l'ambasciata italiana è stata la prima rappresentanza diplomatica straniera a recarsi presso il nuovo sito di Camp Liberty. I funzionari dell'ambasciata stanno, così, provvedendo ad incontrare ed intervistare i residenti con asseriti legami con l'Italia e quanti abbiano fatto richiesta di venire nel nostro Paese per ricevere cure mediche.
Il Ministro Terzi di Sant'Agata ha altresì disposto nell'aprile scorso un contributo fino a 300 mila dollari a favore dell'Unhcr per il programma delle Nazioni unite volto a determinare l'eventuale status di rifugiato dei residenti del Campo. Il Rappresentante speciale delle Nazioni unite in Iraq Martin Kobler ha voluto, in una lettera al Ministro Terzi di Sant'Agata del 2 maggio 2012, ringraziare l'Italia per quello che ha definito un eccezionale esempio di impegno e sostegno all'azione umanitaria delle Nazioni unite in favore dei residenti di Camp Liberty.
In tale contesto, è infatti di fondamentale importanza la collaborazione avviata con l'Unhcr, che sta già operando per identificare i residenti a Camp Liberty e verificarne i requisiti individuali per il riconoscimento della protezione internazionale.
La vicenda è stata anche affrontata a Bruxelles nell'ambito del competente Gruppo di lavoro dell'Unione europea il 3 maggio 2012. Anche in tale occasione i Paesi membri intervenuti nel dibattito hanno unanimemente confermato il loro apprezzamento per gli sforzi umanitari profusi dal Rappresentante delle Nazioni unite in Iraq, Martin Kobler, a favore dei residenti di Camp Ashraf e per l'atteggiamento costruttivo sin ora mantenuto dalle Autorità irachene. Si è auspicato inoltre il continuo sostegno della Comunità internazionale all'azione delle Agenzie delle Nazioni Unite impegnate sul campo (Unami, Unhcr e Unops) per completare il processo di reinsediamento dei profughi iraniani, il cui trasferimento a Camp Liberty costituisce una tappa preliminare. Nessun Paese europeo ne ha sinora accolto un numero significativo, riservandosi al massimo di prendere in considerazione qualche limitato caso, e solo a conclusione delle procedure di intervista e di identificazione condotte sotto la supervisione dell'Unhcr. In tale occasione, il Servizio europeo per l'azione esterna ha segnalato che anche gli Stati Uniti hanno recentemente disposto l'invio in Iraq di una missione per verificare lo status dei residenti di Camp Liberty in vista di un loro possibile futuro accoglimento.
Sul piano nazionale, dopo aver già accolto nel luglio 2011 quattro feriti, la Farnesina sta valutando la possibilità di un gesto umanitario, coerentemente con l'impegno italiano su tale delicata questione. Sulla base degli elementi disponibili, anche a seguito delle numerose visite consolari a Camp Ashraf prima e a Camp Liberty poi, sono quindi in corso gli accertamenti da parte degli organi competenti in merito ai profili di sicurezza legati all'eventuale trasferimento in Italia, di alcuni residenti del Campo, anche in linea ed in coordinamento con la posizione assunta dai principali partner internazionali.

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri: Staffan de Mistura.