ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16085

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 632 del 15/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: MARINELLO GIUSEPPE FRANCESCO MARIA
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 15/05/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ROMELE GIUSEPPE POPOLO DELLA LIBERTA' 15/05/2012
ALFANO GIOACCHINO POPOLO DELLA LIBERTA' 15/05/2012
PAGANO ALESSANDRO POPOLO DELLA LIBERTA' 15/05/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 15/05/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16085
presentata da
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO
martedì 15 maggio 2012, seduta n.632

MARINELLO, ROMELE, GIOACCHINO ALFANO e PAGANO. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:

la fondazione Enpam è da tempo assoggettata al fuoco di fila di accuse ed allarmi in merito alle proprie politiche di investimento a salvaguardia del risparmio contributivo dei medici e degli odontoiatri iscritti nei suoi ruoli;

quanto alle accuse, la magistratura porterà a compimento i procedimenti aperti accertando a 360o colpe e responsabilità, con addebito dei risarcimenti del danno procurato alla previdenza medica ed odontoiatrica;

quanto agli allarmi, gli atti formali della fondazione Enpam, a partire dai suoi bilanci per finire con l'applicazione di ogni ordine di controllo, risultano allo stato orientati a dissipare il sospetto che si voglia dissimulare la realtà di procedure inadeguate e nebbiose;

i dati quantitativi sulle presunte perdite lasciano trasparire intenti diversi da quelli dell'accertamento della realtà dei fatti che costituisce l'obbligo verso il quale gli amministratori della Fondazione Enpam sono tenuti ad indirizzare attività e comunicazione del loro operare. Non può tacersi che all'origine delle accuse mosse all'ente si collocava lo studio, commissionato dall'ente medesimo ad una società di consulenza, che faceva una stima di perdite di quasi un miliardo di euro sul fronte degli investimenti mobiliari. Cifra che nei passaggi successivi, sia in documenti giudiziari che giornalistici, oscillava, senza nessuna accuratezza, tra i 400 e i 500 milioni di euro. Di questa cifra solo gli specialisti erano in grado di comprendere l'effettiva natura di accantonamento, per decisione del consiglio di amministrazione dell'Enpam, al fine di fronteggiare il rischio di potenziali perdite e di procedere tempestivamente alla provvista di risorse aggiuntive per la difesa degli investimenti messi a rischio dalla spregiudicatezza della finanza internazionale e nazionale. Dopo le operazioni attuate, la misura del rischio, nel bilancio consuntivo per il 2011, in via di approvazione, è misurata in 253 milioni di euro, con fondate prospettive di azzeramento, fatti salvi gli eventi finanziari dimostratisi ingovernabili dalle autorità internazionali come dagli Stati nazionali;

nello stesso documento di bilancio, che i Ministri destinatari della presente interrogazione esamineranno ai sensi dell'articolo 3, comma 3, del decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 9, l'avanzo di gestione per il 2011 ammonta a più di un miliardo di euro, potando il valore totale del patrimonio a 12,5 miliardi di euro;

nel 2011 l'assunzione in house della gestione del patrimonio immobiliare ha prodotto un risparmio di 2,5 milioni di euro al netto delle risorse in aumento, di pari consistenza, destinate alla manutenzione straordinaria;

il sistema di vigilanza e controllo dell'ente, privato - revisione contabile indipendente, certificazione, collegio sindacale, controllo interno - e pubblico - approvazione dei Ministeri vigilanti dello statuto, dei regolamenti, delle delibere in materia di prestazioni e contributi, formulazione di rilievi sui documenti di bilancio e sui criteri di individuazione degli investimenti e sulla ripartizione del rischio, Covip, relazione annuale della Corte dei conti al Parlamento, attività della Commissione parlamentare di controllo degli enti previdenziali, è ordinato all'esperimento dei controlli di legittimità ed efficacia;

le manovre di finanza pubblica costituiscono la cornice legale immediatamente vincolante delle politiche dell'ente in materia di contribuzione e prestazioni nonché di sostenibilità pluriennale, da ultimo cinquantennale, degli obblighi previdenziali e assistenziali costituzionalmente garantiti;

gli articoli 12 e 21 dello statuto dell'ente sono stati utilmente applicati per garantire all'ente la necessaria continuità gestionale a fronte dell'impedimento di natura giudiziaria che ha interessato il presidente dell'Enpam;

la degenerazione dei mercati finanziari e il loro contagio nei confronti di soggetti che hanno la posizione di investitori istituzionali, oltre alle regolamentazioni delle autorità indipendenti non ha prodotto adeguate misure di garanzia e assicurazione, talché gli amministratori degli enti possono divenire oggetto ed obiettivo di accuse di mala gestio anche in presenza di acclarata responsabilità dei menzionati mercati finanziari;

talvolta le accuse sono strumentali alla volontà non dichiarabile di sostituirsi nella direzione degli enti al di fuori dei normali processi statutari;

i medici e gli odontoiatri finiscono per sopportare ingiustamente lo stato di incertezza indotta sui comportamenti dei propri amministratori;

la solidarietà intergenerazionale che costituisce la principale prospettiva di sviluppo dell'azione gestionale della fondazione Enpam rischia di subire un ingiusto rallentamento;

la governance della fondazione è stata ridisegnata per rafforzare il conseguimento degli obiettivi di legge;

negli anni della grande crisi finanziaria il rendimento degli investimenti dell'Enpam registrato nei bilanci consuntivi, redatti con applicazione delle note metodologiche elaborate dalla commissione parlamentare di vigilanza, è stato il seguente:

2007, gestione immobiliare, 6,38 per cento lordo (1,65 per cento netto); gestione mobiliare, 4,36 per cento lordo (3,73 per cento netto);

2008, gestione immobiliare, 6,50 per cento lordo (1,66 per cento netto); gestione mobiliare, -8,53 per cento lordo (-8,90 per cento netto);

2009, gestione immobiliare, 6,31 per cento lordo (1,74 per cento netto); gestione mobiliare, 5,37 per cento lordo (4,84 per cento netto);

2010, gestione immobiliare, 5,93 per cento lordo (1,17 per cento netto); gestione mobiliare, 4,16 per cento lordo (2,78 per cento netto) -:

se il Governo non ritenga necessario intervenire tempestivamente ed autorevolmente per evitare l'indebolimento delle politiche d'investimento della fondazione Enpam, a cagione delle informazioni sprovviste di fondamento che ne appannano l'immagine e ne minano la forza nelle pur necessarie attività di protezione del proprio patrimonio, con un conseguente, contestuale rafforzamento delle ragioni che sono state alla base dell'articolo 1, comma 32, della legge 24 dicembre 1993, n. 537, e del decreto legislativo n. 9 del 1994. (4-16085)