ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16053

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 631 del 14/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: BARBATO FRANCESCO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 14/05/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI delegato in data 14/05/2012
Stato iter:
13/12/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 13/12/2012
ORNAGHI LORENZO MINISTRO - (BENI E ATTIVITA' CULTURALI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 13/12/2012

CONCLUSO IL 13/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16053
presentata da
FRANCESCO BARBATO
lunedì 14 maggio 2012, seduta n.631

BARBATO. -
Al Ministro per i beni e le attività culturali.
- Per sapere - premesso che:


la Biblioteca statale oratoriana, annessa al Monumento nazionale dei Girolamini, ha un patrimonio librario di circa 159.700 unità, tra volumi ed opuscoli, tra i quali 137 stampati musicali, 5.000 edizioni del Cinquecento, 120 incunaboli, 10.000 edizioni rare e di pregio, 485 periodici, una quantità non ancora determinata di microfilm e ritratti;


importantissimi sono i fondi che hanno arricchito il patrimonio dell'Istituto, tra i quali 5.057 volumi del Fondo Agostino Gervasio, i cui testi trattano di archeologia, numismatica, bibliografia e letteratura classica, il Fondo Filippino, prevalentemente di storia ecclesiastica, sacre scritture e teologia, il Fondo Giuseppe Valletta, contenente edizioni rare del XVI e XVII secolo costituiti da classici latini e greci, storia e filosofia, e 940 volumi del Fondo Valeri che riguardano la storia di Napoli e dell'Italia meridionale;


la Biblioteca è anche una rara biblioteca specializzata in teologia cristiana, filosofia, chiesa cristiana in Europa, storia della chiesa, musica sacra e storia generale dell'Europa;


per il suo immenso valore e contenuti di testi è stata fonte fondamentale del sapere di tantissimi studiosi ed uomini di cultura, tra i quali Giambattista Vico e Benedetto Croce;


tale Biblioteca è da considerarsi patrimonio culturale di incommensurabile valore non solo per la città di Napoli, ma per l'intera umanità, da tutelare e gestire con la massima competenza, vigilanza, attenzione e cura; inoltre fatti di gravità estrema, si sono verificati, quali la scomparsa di almeno 1500 libri preziosissimi libri - si parlerebbe finanche seimila libri;


foto di dominio pubblico dei giorni scorsi (vedasi Corriere.it - 19 aprile 2012) mostrano cataste di libri sparsi per terra a guisa di rifiuti o pronti per essere trafugati; persistono infiltrazioni di acqua con gravi rischi per l'intera Biblioteca; tutt'al più allo stato attuale non si conosce che cosa e quanto è stato ad oggi trafugato, per mancata corrispondenza tra il patrimonio originario della Biblioteca e quanto vi è al momento;


la Biblioteca allo stato dei fatti non risulta abitualmente aperta e, si legge sui giornali che non solo «il tetto pericolante non consente l'ingresso all'archivio» ma che nemmeno è messo in sicurezza;


risulterebbero ancor più inquietanti, laddove fondate, le notizie stampa che indicherebbero l'ex direttore della Biblioteca, De Caro, che con alcuni complici porta via volumi dalla biblioteca. Raid che sarebbero avvenuti in ore serali e notturne e che sono stati registrati dalle telecamere del sistema di videosorveglianza;


la procura di Napoli, riscontrando il plauso dell'intera città, ha effettuato in data 19 aprile 2012, il sequestro della Biblioteca avviando pronte indagini su quanto avvenuto;


la nomina di De Caro a direttore della Biblioteca Girolamini è stata comunicata alla direzione generale del Ministero il 1o giugno 2011 dal conservatore del Monumento nazionale dei Girolamini, padre Sandro Marsano;


tale nomina appare all'interrogante in contrasto con l'articolo 8 della convenzione rinnovata per il biennio 2011-2012 tra il Ministero per i beni e le attività culturali - direzione generale per le biblioteche, gli istituti culturali e il diritto d'autore - e il Monumento nazionale dei Girolamini per il funzionamento della biblioteca, approntata a norma della legge 2 dicembre 1980, n. 803, secondo la quale il conservatore può nominare tra i religiosi della comunità il direttore della biblioteca, posto che De Caro non è un religioso della comunità;


lo stesso Ministero non ha sollevato obiezioni né si è opposto a tale nomina, né, fatto ancora più grave, ha richiesto curriculum o relazione informativa che documentasse le competenze e professionalità del De Caro a ricoprire tale importante carica;


al momento della nomina a direttore della Biblioteca, Marino Massimo De Caro era consulente del Ministro pro tempore, con nomina in data 15 aprile 2011, riconfermata dall'attuale Ministro in data 15 dicembre 2011;


i VAS-Verdi, Ambiente e Società, Italia Nostra, le Assise della Città di Napoli e del Mezzogiorno d'Italia, e nell'insieme tutto il mondo culturale ed associativo della Città di Napoli hanno rispetto all'accertamento di tutte le responsabilità del caso, alla messa in totale sicurezza della Biblioteca, al recupero del suo tesoro libraio e di quanto altro sparito, per riportarlo al massimo splendore;


per Stefano Parise, presidente dell'Associazione italiana biblioteche, il problema è «rivedere drasticamente i criteri di nomina dei vertici degli istituti culturali, almeno di quelli più prestigiosi» -:


se alla luce degli ultimi sviluppi siano stati attivati tutti gli accorgimenti, dalla verifica delle persone che possono accedere ed operare all'interno della Biblioteca e degli spazi annessi, al cambio di chiavi e serrature;


se nel corso degli anni passati e fino al sequestro della Biblioteca il 19 aprile 2012, al Ministero per i beni e le attività culturali siano state fatte comunicazioni o denunce dai direttori della Biblioteca Girolamini o dai conservatori del complesso monumentale Girolamini, succedutisi negli anni o da altre persone su furti all'interno della Biblioteca o del complesso monumentale Girolamini ed, in caso affermativo, quali iniziative di competenza, il Ministero abbia intrapreso per evitare il ripetersi di essi;


quali iniziative, nel corso degli anni passati, il Ministero abbia intrapreso per la massima tutela del patrimonio dei Girolamini sul piano della sicurezza, e per la corretta tenuta e fruizione e quali sano stati i contributi dello Stato a tal fine;


se sia stato mai censito il patrimonio della Biblioteca e del complesso monumentale dei Girolamini;


per quali ragioni di fronte a quello che all'interrogante appare il mancato rispetto della convenzione, circa la nomina di De Caro su indicazione della Congregazione il Ministero non abbia sollevato osservazioni o richiesto curriculum sulle competenze per studi, attività di ricerca, professionalità di Marino Massimo De Caro, nominato direttore della Biblioteca;


se non intenda il Ministro, nell'immediato, promuovere, per quanto di competenza, una ispezione sull'attività della Biblioteca dal 2011 ad oggi, al fine di chiarire i danni arrecati dall'ex direttore De Caro e individuare le opportune strumentazioni per preservare la medesima struttura da ulteriori furti, anche attraverso l'inserimento, all'interno di ciascun volume/testo/composizione, di un dispositivo magnetico di protezione antitaccheggio come peraltro suggerito dal professor Mario Rusciano presidente del polo delle scienze umani e sociali dell'Università Federico II di Napoli (Corriere del Mezzogiorno, 15 aprile 2012);


se non ritenga indispensabile revocare immediatamente la ratifica ministeriale alla nomina di padre Sandro Marsano quale conservatore del monumento nazionale dei Girolamini, da cui dipende la nomina del direttore della biblioteca e assumere ogni iniziativa, anche d'intesa con i vertici romani della Congregazione dell'Oratorio di un commissario straordinario, nella persona del più qualificato bibliotecario in forza al Ministero per i beni e le attività culturali come da proposta, del professor Tomaso Montanari - Corriere del Mezzogiorno 21 aprile 2012, cosa che è nell'interesse dell'ordine, oltre che dello Stato;


quali iniziative intenda intraprendere per la Biblioteca dei Girolamini nel contesto del complesso monumentale dei Girolamini, attivando anche le procedure per l'inserimento della biblioteca dei Girolamini e dell'intero complesso nel patrimonio mondiale dell'UNESCO. (4-16053)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata giovedì 13 dicembre 2012
nell'allegato B della seduta n. 734
All'Interrogazione 4-16053 presentata da
FRANCESCO BARBATO

Risposta. - Si fa riferimento all'interrogazione in esame, con il quale l'interrogante chiede informazioni relative alle vicende che hanno coinvolto la biblioteca annessa al monumento nazionale dei Girolamini di Napoli, per comunicare quanto segue, con riferimento agli elementi specificatamente richiesti.
Per quanto riguarda eventuali comunicazioni pervenute alla direzione generale per le biblioteche, gli istituti culturali ed il diritto d'autore da parte della direzione della biblioteca dei Girolamini di Napoli circa i furti di materiale librario, risulta agli atti della direzione generale un'unica comunicazione, risalente al 1o dicembre 2000, proveniente dal direttore pro-tempore.
Detta nota aveva ad oggetto l'accertamento, richiesto dal nucleo operativo dei Carabinieri di Napoli, dell'effettiva scomparsa, nel 1972, di tre codici risalenti al secolo XV, regolarmente denunciata al commissariato di Napoli e al Ministero della pubblica istruzione, secondo quanto dichiarato nella nota in questione. Di detta denuncia, tuttavia, non si trova notizia nel fascicolo trasmesso da detta amministrazione a questo ministero, all'atto dell'istituzione di quest'ultimo.
La predetta comunicazione del dicembre 2000 prospettava anche il possibile ritrovamento di due volumi, sui tre trafugati, conservati presso la casa d'aste Sotheby's di Londra, con la quale la Direzione Generale ha intrattenuto una lunga trattativa, in stretta collaborazione con l'avvocatura Generale dello Stato, all'esito della quale i suddetti volumi sono stati restituiti alla biblioteca nello scorso settembre 2011.
Per quanto riguarda, invece, le notizie apparse sulla stampa, relativamente alla scomparsa di una rilevante mole di volumi, per cui sono state attivate indagini ad opera del comando dei Carabinieri di tutela del patrimonio culturale ed è scattato il sequestro giudiziario della biblioteca, si comunica che la direzione generale non ha mai ricevuto alcuna comunicazione in merito, né dal conservatore del monumento nazionale, né dal direttore della biblioteca.
Al riguardo, la suddetta direzione generale, in data 19 aprile 2012, ha avanzato le proprie rimostranze, sia al conservatore che al direttore, per non essere stata prontamente informata di tale sottrazione, ed ha invitato gli stessi a trasmettere con urgenza l'elenco dei volumi mancanti, con l'indicazione del numero identificativo del registro di carico e del titolo dell'opera, corredato dalla copia della denuncia presentata al comando dei Carabinieri preposto alla tutela del patrimonio culturale. Tale richiesta non ha avuto riscontro.
Quanto alle iniziative intraprese negli anni passati per la tutela del patrimonio della biblioteca, si fa presente che sono state effettuate, dal 2000 al 2012, quattro ispezioni amministrative, la prima da parte del Ministero dell'economia e delle finanze, le tre successive su richiesta della direzione generale competente. Dalle risultanze di tutte le visite ispettive è sempre emersa una forte difficoltà di gestione della biblioteca, ma mai elementi che potessero far rilevare responsabilità penali della sua direzione. Le ispezioni hanno evidenziato irregolarità nel merito della sistemazione degli atti amministrativi, contabili e inventariali da cui, in sintesi, emergevano, quali inadempienze da parte dell'istituto, la mancata compilazione ed invio dei modelli 15 C.G. (prospetto riassuntivo delle variazioni intervenute nell'anno del materiale considerato immobile agli effetti dell'articolo 7 del regolamento di contabilità generale dello Stato), indispensabili al controllo della corretta tenuta delle scritture inventariali e della custodia dei beni, nonché la mancata rendicontazione della contabilità speciale dal 1981 al 1994, documenti più volte sollecitati dalla direzione generale.
Le motivazioni a suo tempo addotte dal defunto conservatore nonché direttore della biblioteca, padre Giovanni Ferrara, per il mancato invio dei modelli 15, erano riferite ai danni procurati dal terremoto dell'Irpinia del 1980, alla mancanza di personale e, da ultimo, alle sue precarie condizioni di salute.
Il successivo conservatore, succeduto a Padre Ferrara nel maggio 2009, padre Sandro Marsano, è stato convocato dalla direzione generale per le biblioteche, gli istituti culturali ed il diritto d'autore nell'ottobre del 2009, per definire tempi, modalità di ricognizione e sistemazione delle scritture inventariali inerenti al patrimonio librario della biblioteca. Anche in questo caso gli impegni assunti sono rimasti, purtroppo, disattesi.
In data 19 dicembre 2011, la direzione generale ha ulteriormente sollecitato il conservatore alla predisposizione e presentazione del modello 15, pena la segnalazione, per competenza, al comando Carabinieri tutela patrimonio culturale.
Alla luce di quanto sopra, l'ultima visita ispettiva, avviata il 17 aprile 2012, non era limitata alla sola verifica amministrativo-contabile, ma mirava ad appurare anche lo stato della Biblioteca e dei volumi in essa conservati, nonché a fare chiarezza su quelli mancanti, secondo quanto appreso dalla stampa.
L'ispezione è stata interrotta, in data 19 aprile 2012, per il sequestro cautelativo della Biblioteca, disposto, nella notte tra il 18 e il 19 aprile, dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Napoli, ed eseguito con l'apposizione dei sigilli agli ingressi da parte dei Carabinieri e con la contestuale nomina del direttore della Biblioteca nazionale di Napoli quale custode giudiziario della biblioteca dei Girolamini.
Con decreto del segretario generale del 26 aprile scorso, questa amministrazione ha istituito un gruppo tecnico di intervento emergenziale, per la programmazione di tutti gli interventi necessari al ripristino della sicurezza e della normalità nella biblioteca.
Quanto alla revoca dell'incarico di direttore della biblioteca, si fa presente che l'incarico in oggetto è conferito dal conservatore del monumento nazionale, a norma della convenzione che regola i rapporti tra la direzione generale per le biblioteche, gli istituti culturali ed il diritto d'autore e il monumento nazionale dei Girolamini. Con nota del 23 aprile scorso, tuttavia, la direzione generale sopra indicata ha chiesto al conservatore del monumento nazionale di provvedere alla revoca immediata della nomina conferita al signor Marino Massimo De Caro.
Con lettera del 15 maggio 2012, Marino Massimo De Caro ha rassegnato le sue dimissioni dall'incarico di direttore della biblioteca, accettate con nota in pari data da parte del conservatore del monumento nazionale, padre Sandro Marsano.
Con nota del 21 maggio 2012, il procuratore generale dei Padri Filippini ha revocato l'incarico di conservatore del monumento al padre Sandro Marsano, manifestando disponibilità alla stipula di un accordo grazie al quale questa amministrazione assumesse interinalmente tutte le competenze relative alla riaggregazione e tutela del patrimonio della biblioteca.
Infine, il 24 maggio 2012, come peraltro reso noto dagli organi di stampa, i carabinieri per la tutela del Patrimonio artistico hanno arrestato Marino Massimo De Caro.
Inoltre, in data 4 giugno 2012, questa amministrazione e il procuratore generale della confederazione dell'oratorio di San Filippo Neri, rev. P. Edoardo Cerrato, hanno siglato un accordo con il quale sono stati nominati il nuovo conservatore del monumento del complesso dei Girolamini, nella persona del dottor Umberto Bile, vicedirettore del museo nazionale di Capodimonte, e il nuovo direttore della biblioteca annessa, con poteri di funzionario delegato, nella persona del dottor Mauro Giancaspio direttore della Biblioteca nazionale di Napoli, già indicato dalla procura della Repubblica di Napoli quale custode giudiziario della stessa biblioteca, come sopra riferito.
Il 10 luglio 2012 scorso è stato effettuato un sopralluogo presso il complesso dei Girolamini, cui il sottoscritto ha partecipato personalmente, in compagnia del segretario generale del Ministero e del direttore generale delle biblioteche, gli istituti culturali e il diritto d'autore, alla presenza dei magistrati inquirenti.
In quella circostanza si è constatato il concreto impegno dell'amministrazione, in particolare del nuovo conservatore, nonché del nuovo direttore e del personale della Biblioteca nazionale di Napoli, nell'esperimento di tutte le possibili attività, compatibili con una situazione di sequestro conservativo dei beni, ivi comprese le misure intraprese per la prevenzione e la tutela del patrimonio librario recuperato e per un difficoltoso, ma non impossibile, ripristino delle attività di ordinaria amministrazione.
Tra le iniziative da ultimo messe in atto da questa amministrazione, si informa l'interrogante che è stato autorizzato dal direttore della Biblioteca nazionale di Napoli, sulla base delle indicazioni fornite dall'istituto centrale per il restauro del patrimonio archivistico e librario, allo scopo interpellato dalla competente direzione generale, un intervento urgente di disinfestazione della sala D della biblioteca, maggiormente infestata dagli insetti.
Le rimanenti sale saranno bonificate, a seguito di apposita gara ad evidenza pubblica, il cui bando è in corso di predisposizione.
Gli uffici competenti hanno, infine, incaricato la direzione regionale della Campania di predisporre un progetto per l'impianto elettrico di deumidificazione delle sale.

Il Ministro per i beni e le attività culturali: Lorenzo Ornaghi.