BARBATO. -
Al Ministro per i beni e le attività culturali.
- Per sapere - premesso che:
la Biblioteca statale oratoriana, annessa al Monumento nazionale dei Girolamini, ha un patrimonio librario di circa 159.700 unità, tra volumi ed opuscoli, tra i quali 137 stampati musicali, 5.000 edizioni del Cinquecento, 120 incunaboli, 10.000 edizioni rare e di pregio, 485 periodici, una quantità non ancora determinata di microfilm e ritratti;
importantissimi sono i fondi che hanno arricchito il patrimonio dell'Istituto, tra i quali 5.057 volumi del Fondo Agostino Gervasio, i cui testi trattano di archeologia, numismatica, bibliografia e letteratura classica, il Fondo Filippino, prevalentemente di storia ecclesiastica, sacre scritture e teologia, il Fondo Giuseppe Valletta, contenente edizioni rare del XVI e XVII secolo costituiti da classici latini e greci, storia e filosofia, e 940 volumi del Fondo Valeri che riguardano la storia di Napoli e dell'Italia meridionale;
la Biblioteca è anche una rara biblioteca specializzata in teologia cristiana, filosofia, chiesa cristiana in Europa, storia della chiesa, musica sacra e storia generale dell'Europa;
per il suo immenso valore e contenuti di testi è stata fonte fondamentale del sapere di tantissimi studiosi ed uomini di cultura, tra i quali Giambattista Vico e Benedetto Croce;
tale Biblioteca è da considerarsi patrimonio culturale di incommensurabile valore non solo per la città di Napoli, ma per l'intera umanità, da tutelare e gestire con la massima competenza, vigilanza, attenzione e cura; inoltre fatti di gravità estrema, si sono verificati, quali la scomparsa di almeno 1500 libri preziosissimi libri - si parlerebbe finanche seimila libri;
foto di dominio pubblico dei giorni scorsi (vedasi Corriere.it - 19 aprile 2012) mostrano cataste di libri sparsi per terra a guisa di rifiuti o pronti per essere trafugati; persistono infiltrazioni di acqua con gravi rischi per l'intera Biblioteca; tutt'al più allo stato attuale non si conosce che cosa e quanto è stato ad oggi trafugato, per mancata corrispondenza tra il patrimonio originario della Biblioteca e quanto vi è al momento;
la Biblioteca allo stato dei fatti non risulta abitualmente aperta e, si legge sui giornali che non solo «il tetto pericolante non consente l'ingresso all'archivio» ma che nemmeno è messo in sicurezza;
risulterebbero ancor più inquietanti, laddove fondate, le notizie stampa che indicherebbero l'ex direttore della Biblioteca, De Caro, che con alcuni complici porta via volumi dalla biblioteca. Raid che sarebbero avvenuti in ore serali e notturne e che sono stati registrati dalle telecamere del sistema di videosorveglianza;
la procura di Napoli, riscontrando il plauso dell'intera città, ha effettuato in data 19 aprile 2012, il sequestro della Biblioteca avviando pronte indagini su quanto avvenuto;
la nomina di De Caro a direttore della Biblioteca Girolamini è stata comunicata alla direzione generale del Ministero il 1
o giugno 2011 dal conservatore del Monumento nazionale dei Girolamini, padre Sandro Marsano;
tale nomina appare all'interrogante in contrasto con l'articolo 8 della convenzione rinnovata per il biennio 2011-2012 tra il Ministero per i beni e le attività culturali - direzione generale per le biblioteche, gli istituti culturali e il diritto d'autore - e il Monumento nazionale dei Girolamini per il funzionamento della biblioteca, approntata a norma della legge 2 dicembre 1980, n. 803, secondo la quale il conservatore può nominare tra i religiosi della comunità il direttore della biblioteca, posto che De Caro non è un religioso della comunità;
lo stesso Ministero non ha sollevato obiezioni né si è opposto a tale nomina, né, fatto ancora più grave, ha richiesto curriculum o relazione informativa che documentasse le competenze e professionalità del De Caro a ricoprire tale importante carica;
al momento della nomina a direttore della Biblioteca, Marino Massimo De Caro era consulente del Ministro pro tempore, con nomina in data 15 aprile 2011, riconfermata dall'attuale Ministro in data 15 dicembre 2011;
i VAS-Verdi, Ambiente e Società, Italia Nostra, le Assise della Città di Napoli e del Mezzogiorno d'Italia, e nell'insieme tutto il mondo culturale ed associativo della Città di Napoli hanno rispetto all'accertamento di tutte le responsabilità del caso, alla messa in totale sicurezza della Biblioteca, al recupero del suo tesoro libraio e di quanto altro sparito, per riportarlo al massimo splendore;
per Stefano Parise, presidente dell'Associazione italiana biblioteche, il problema è «rivedere drasticamente i criteri di nomina dei vertici degli istituti culturali, almeno di quelli più prestigiosi» -:
se alla luce degli ultimi sviluppi siano stati attivati tutti gli accorgimenti, dalla verifica delle persone che possono accedere ed operare all'interno della Biblioteca e degli spazi annessi, al cambio di chiavi e serrature;
se nel corso degli anni passati e fino al sequestro della Biblioteca il 19 aprile 2012, al Ministero per i beni e le attività culturali siano state fatte comunicazioni o denunce dai direttori della Biblioteca Girolamini o dai conservatori del complesso monumentale Girolamini, succedutisi negli anni o da altre persone su furti all'interno della Biblioteca o del complesso monumentale Girolamini ed, in caso affermativo, quali iniziative di competenza, il Ministero abbia intrapreso per evitare il ripetersi di essi;
quali iniziative, nel corso degli anni passati, il Ministero abbia intrapreso per la massima tutela del patrimonio dei Girolamini sul piano della sicurezza, e per la corretta tenuta e fruizione e quali sano stati i contributi dello Stato a tal fine;
se sia stato mai censito il patrimonio della Biblioteca e del complesso monumentale dei Girolamini;
per quali ragioni di fronte a quello che all'interrogante appare il mancato rispetto della convenzione, circa la nomina di De Caro su indicazione della Congregazione il Ministero non abbia sollevato osservazioni o richiesto curriculum sulle competenze per studi, attività di ricerca, professionalità di Marino Massimo De Caro, nominato direttore della Biblioteca;
se non intenda il Ministro, nell'immediato, promuovere, per quanto di competenza, una ispezione sull'attività della Biblioteca dal 2011 ad oggi, al fine di chiarire i danni arrecati dall'ex direttore De Caro e individuare le opportune strumentazioni per preservare la medesima struttura da ulteriori furti, anche attraverso l'inserimento, all'interno di ciascun volume/testo/composizione, di un dispositivo magnetico di protezione antitaccheggio come peraltro suggerito dal professor Mario Rusciano presidente del polo delle scienze umani e sociali dell'Università Federico II di Napoli (Corriere del Mezzogiorno, 15 aprile 2012);
se non ritenga indispensabile revocare immediatamente la ratifica ministeriale alla nomina di padre Sandro Marsano quale conservatore del monumento nazionale dei Girolamini, da cui dipende la nomina del direttore della biblioteca e assumere ogni iniziativa, anche d'intesa con i vertici romani della Congregazione dell'Oratorio di un commissario straordinario, nella persona del più qualificato bibliotecario in forza al Ministero per i beni e le attività culturali come da proposta, del professor Tomaso Montanari - Corriere del Mezzogiorno 21 aprile 2012, cosa che è nell'interesse dell'ordine, oltre che dello Stato;
quali iniziative intenda intraprendere per la Biblioteca dei Girolamini nel contesto del complesso monumentale dei Girolamini, attivando anche le procedure per l'inserimento della biblioteca dei Girolamini e dell'intero complesso nel patrimonio mondiale dell'UNESCO. (4-16053)