ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16017

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 630 del 10/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: CASTIELLO GIUSEPPINA
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 10/05/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 10/05/2012
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 10/05/2012
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI 16/05/2012
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 20/12/2012
Stato iter:
20/12/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 20/12/2012
PASSERA CORRADO MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 20/12/2012

RISPOSTA PUBBLICATA IL 20/12/2012

CONCLUSO IL 20/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16017
presentata da
GIUSEPPINA CASTIELLO
giovedì 10 maggio 2012, seduta n.630

CASTIELLO. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:

la commissione per le petizioni del Parlamento europeo nella riunione del 20 dicembre 2011 ha discusso le petizioni n. 133112010, n. 162112010, n. 110512011, n. 110612011 e n. 079912011 riguardanti i costi delle assicurazioni per responsabilità civile auto (RCA) nelle regioni del Sud Italia;

nell'ambito del dibattito svoltosi in seno alla Commissione sono stati sollevati molti interrogativi circa:

la discriminazione tariffaria applicata ai cittadini residenti nelle regioni meridionali (Campania, in particolare), obbligati a pagare - a parità di requisiti - tariffe particolarmente alte, rispetto ai cittadini residenti nelle regioni settentrionali; tale discriminazione sembra basata solo sui criteri della residenza anagrafica;

l'abbandono di intere aree del Sud Italia da parte delle compagnie assicurative che sembrano proporre premi eccessivamente alti tali da concretizzare una sorta di dissimulato rifiuto a contrarre;

l'esistenza di un cartello di compagnie assicurative teso a mantenere elevato il costo delle polizze in determinate regioni italiane;

questa politica commerciale ha come risultato principale quello di penalizzare ingiustamente i cittadini virtuosi del Sud Italia che rispettano le regole ed i neo-assicurati -:

se il Governo non ritenga di fornire ogni elemento a disposizioni in merito ai criteri determinazione dei premi delle assicurazioni per responsabilità civile auto (RCA) e sulla disparità che essi producono tra le diverse aree regionali soprattutto alla luce del recente decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, recante «Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività», il quale contiene varie disposizioni riguardanti il settore delle assicurazioni per la responsabilità civile e, in particolare, la repressione delle frodi assicurative, affinché cessino le discriminazioni tariffarie basate sulla residenza dei cittadini e non su altri criteri oggettivamente più qualificanti.
(4-16017)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata giovedì 20 dicembre 2012
nell'allegato B della seduta n. 737
All'Interrogazione 4-16017 presentata da
GIUSEPPINA CASTIELLO

Risposta. - L'interrogazione in esame riguarda profili relativi al dettato dell'articolo 32, comma 3-quinquies della legge n. 27 del 2012 (conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge n. 1 del 2012, cosiddetto «Decreto liberalizzazioni»), norma concernente la disciplina del profilo tariffario in materia di RC auto e nella quale è stabilito, fra l'altro, che, per le classi di massimo sconto, a parità di condizioni soggettive ed oggettive, ciascuna delle compagnie di assicurazione deve praticare identiche offerte.
Nel dettaglio la questione sottesa all'atto di sindacato concerne la possibilità di annoverare, fra le condizioni oggettive di cui alla norma citata, le differenti condizioni di rischio rilevabili nelle diverse aree del territorio nazionale.
Al riguardo si rappresenta che l'interpretazione della norma citata, così come quella di altre norme del cosiddetto «decreto liberalizzazioni» suscettibili di avere un impatto nel settore RC auto, è stata oggetto di una lettera inviata in data 19 aprile 2012 dall'autorità di vigilanza al mercato, allo scopo di fornire indicazioni e chiarimenti applicativi ai vigilati.
Con particolare riferimento alle questioni interpretative, l'ISVAP, nel rilevare la non agevole decifrabilità della portata della norma e della sua rilevanza, ha ritenuto opportuno acquisire preliminarmente il punto di vista di questo Ministero, che, interrogato al riguardo, si era già espresso con nota del 18 aprile 2012.
In particolare il Ministero dello sviluppo economico, nell'evidenziare i problemi di legittimità comunitaria connessi ad un'eventuale interpretazione che fosse diretta a concludere che la disposizione in questione avesse introdotto la tariffa unica nazionale nel territorio italiano, non ha mancato di rimarcare come la norma stessa implichi da un lato un maggior onere di trasparenza e di analiticità, da parte delle imprese, nell'enucleazione delle differenze tariffarie legate a fattori territoriali e, dall'altro lato, l'implementazione, ad opera delle imprese stesse, di un regime di maggior favore tariffario verso gli automobilisti più virtuosi nelle aree territoriali a rischio più elevato.
Con riferimento alle iniziative che ha intrapreso l'autorità di vigilanza in merito, la stessa ha più volte evidenziato e stigmatizzato, anche di recente, il non tollerabile andamento dei prezzi della copertura obbligatoria RC auto soprattutto in alcune aree del Mezzogiorno, evidenziando con chiarezza la necessità e l'intenzione di intervenire concretamente per porre rimedio a tale fenomeno.
Sulla base delle informazioni trasmesse dall'ISVAP, si evidenzia come la stessa autorità abbia di fatto intensificato le iniziative di vigilanza ed avviato, allo stesso tempo, un processo diretto ad una riforma organica del settore in modo da aggredire le criticità di natura sia esterna che interna al sistema, così da ridurre i costi e, per tale via, incidere positivamente sul prezzo finale per i consumatori.
Per quanto riguarda le criticità interne in relazione ai comportamenti delle imprese assicuratrici nelle zone del meridione, gli interventi di vigilanza dell'ISVAP, hanno interessato sia la fase di assunzione dei contratti sia quella di liquidazione dei sinistri.
Tra la fine del 2010 e i primi mesi del 2011, l'ISVAP ha avviato quattordici istruttorie nei confronti di altrettante compagnie - e degli attuari incaricati dalle stesse - per sospetta elusione, attraverso la leva tariffaria e in alcune aree del Mezzogiorno, dell'obbligo a contrarre previsto dalla legge a carico delle imprese, procedimenti che si sono conclusi con l'irrogazione di pesanti sanzioni, molte delle quali oggetto di impugnativa in sede giurisdizionale.
Sempre dal lato dell'assunzione dei contratti, l'autorità è intervenuta sia nell'esercizio dei poteri di vigilanza individuale, aprendo indagini sul fenomeno delle disdette massive dei contratti RC auto, attuate da alcune imprese per determinate categorie di assicurati e per alcune zone del Sud, sia, nell'esercizio delle funzioni di regolazione generale, inviando, in data 4 novembre 2010, una comunicazione al mercato volta a ribadire le regole di comportamento da adottare in fase di assunzione dei contratti.
Nella medesima prospettiva di salvaguardare gli assicurati virtuosi specialmente in alcune aree del Paese, va collocata anche la serie di iniziative, iniziate dal 2010, di confronto, impulso e monitoraggio dell'azione dei principali gruppi assicurativi italiani allo scopo di provocare miglioramenti del processo di liquidazione dei sinistri, con riguardo all'adeguatezza dei relativi assetti organizzativi e alla presenza sul territorio.
In merito alle criticità di natura esterna, l'ISVAP, dopo una fase di confronto costruttivo con il mercato e con le associazioni dei consumatori, ha elaborato un organico pacchetto di proposte, sottoposto, già nel dicembre 2010, all'attenzione del Parlamento e del Governo, in relazione ad alcuni interventi normativi nel settore dell'assicurazione RC auto che potessero contribuire al risanamento strutturale del sistema, con vantaggi, in particolare, per i cittadini onesti. Anche in esito a tali proposte, il Governo ha introdotto una serie di importanti misure in materia di RC auto del decreto-legge n. 1 del 2012.
Con specifico riferimento alle norme ritenute particolarmente idonee a contribuire, specialmente nelle regioni meridionali del Paese, al ripristino delle condizioni necessarie per il pieno esplicarsi degli effetti positivi attesi dal sistema stesso, si evidenziano quelle volte ad ottenere: a) un più efficace funzionamento del sistema di risarcimento diretto, attraverso incentivi al recupero di efficienza da parte delle compagnie); b) la prevenzione e il contrasto dei fenomeni fraudolenti nell'assicurazione RC auto; c) l'ampliamento dell'offerta di prodotti personalizzati in base alle esigenze dei consumatori.
Nella medesima prospettiva di rafforzare e rendere effettiva la ratio promozionale della competitività e della concorrenzialità del mercato RC auto a vantaggio degli automobilisti onesti e virtuosi - ed in riscontro anche alle considerazioni espresse dall'interrogante -, l'ISVAP ha evidenziato: a) la necessità da parte delle imprese di offrire, a richiesta del contraente, l'installazione di meccanismi elettronici che registrano l'attività del veicolo, quali la scatola nera o dispositivi similari, con riduzione significativa del premio assicurativo (articolo 32 decreto-legge n. 1 del 2012); b) l'operatività della riduzione automatica del premio in assenza di sinistri (articolo 34-bis del decreto-legge citato).
Le predette indicazioni interpretative sono state contestate e rese oggetto di impugnativa in sede giurisdizionale da parte dell'ANIA e di alcune fra le principali imprese del settore: le censure dedotte sono state recentemente, seppur in sede cautelare, disattese da parte del giudice adito che ha avuto modo di confermare, fra l'altro, la coerenza dei chiarimenti forniti rispetto al dettato legislativo ed agli obbiettivi indicati dalla normativa di settore.
Il Governo intende monitorare con attenzione l'andamento del settore per verificare che a fronte dell'attuazione del complesso delle misure adottate, ed in particolare di quelle antifrode, le imprese assicurative traducano effettivamente le riduzioni di costi in diminuzioni dei premi assicurativi, in particolare nelle aree territoriali dove i livelli tariffari sono attualmente più elevati.

Il Ministro dello sviluppo economico: Corrado Passera.