ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16015

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 630 del 10/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: DE ANGELIS MARCELLO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 10/05/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 10/05/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16015
presentata da
MARCELLO DE ANGELIS
giovedì 10 maggio 2012, seduta n.630

DE ANGELIS. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:

un articolo pubblicato da Il Messaggero il 5 maggio 2012, riporta che la Cassa depositi e prestiti («CdP») ha dato avvio ad una procedura per la selezione di un advisor in relazione alla separazione societaria di Snam Rete Gas («Snam») da Eni, decisa dal Governo col decreto-legge sulle liberalizzazioni del 22 marzo 2012, tramite l'acquisizione del 28,3 per cento di Snam direttamente da parte di Cassa depositi e prestiti;

nel 2005 l'Autorità garante della concorrenza e del mercato impose a Cassa depositi e prestiti di cedere la sua quota in Enel. Quando Enel girò a Cassa depositi e prestiti il 29,9 per cento di Terna, Cassa depositi e prestiti si trovò ad essere contemporaneamente azionista sia di Terna che di Enel e quindi nel 2010 dovette uscire da Enel, in ottemperanza all'imposizione dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato del 2005;

qualora la Cassa depositi e prestiti fosse costretta a vendere, per imposizione dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, una delle due quote di Eni o Snam, ciò ad avviso dell'interrogante potrebbe esporre lo Stato italiano ad un concreto rischio di potenziale danno economico derivante da possibili manovre speculative sui titoli delle due società;

non sono state ancora identificate le strutture attraverso le quali procedere con l'acquisizione di Snam;

la Cassa depositi e prestiti sta cercando una soluzione ottimale per minimizzare l'esborso finanziario che corrisponderebbe ad una valutazione di circa euro 3,6 miliardi per il 28,3 per cento di Snam;

lo Stato ha bisogno di ingenti risorse finanziarie per generare crescita e sviluppo -:

se l'Autorità garante della concorrenza e del mercato abbia già dato parere preliminare favorevole in merito all'acquisizione di Snam da parte di Cassa depositi e prestiti e parimenti se il Governo stia valutando il fatto che potrebbe crearsi un potenziale conflitto di interessi, in violazione della disciplina Antitrust, in capo a Cassa depositi e prestiti la quale si troverebbe ad essere azionista sia di Eni che di Snam, con il potenziale rischio di dover successivamente vendere una delle due partecipazioni;

se il Governo ritenga opportuno investire significativi fondi pubblici in un asset che avrebbe altrimenti rilevante accesso a fonti alternative di capitale (opinione peraltro condivisa da esperti e da organi di stampa nazionali ed internazionali, quali ad esempio Il Sole 24 Ore ed il Financial Times). (4-16015)