NUNZIO FRANCESCO TESTA. -
Al Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, al Ministro dell'interno, al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:
al comune di Casoria è invalsa l'abitudine di procedere alla nomina dei dirigenti senza rispettare l'articolo 19, comma 6, del decreto legislativo n. 165 del 2001, così come modificato dal decreto legislativo n. 150 del 2009 e successive modifiche;
i decreti sindacali di nomina dei dirigenti sono stati già oggetto di attenzione da parte del Dipartimento della funzione pubblica a seguito di esposti di alcuni consiglieri comunali;
il Dipartimento della funzione pubblica, attraverso i suoi servizi ispettivi, procedeva ad interventi interlocutori senza assumere i provvedimenti richiesti;
a fronte del diffuso mancato rispetto della normativa, non provvedendosi nei modi di cui all'articolo 60, comma 6, del decreto legislativo n. 165 del 2001, sarebbe stato presentato, a quanto consta all'interrogante, un esposto in data 14 gennaio 2011 alla procura regionale della Corte dei conti per l'accertamento della responsabilità erariale;
alcuni consiglieri comunali richiedevano gli interventi ispettivi del Ministero dell'interno e del Dipartimento della funzione pubblica ed esternavano l'amara riflessione che al comune di Casoria si poteva acquisire la nomina a dirigente senza mai aver vinto un concorso pubblico per tale funzione e senza aver mai svolto funzione direttiva o dirigenziale nella pubblica amministrazione ovvero in un'azienda privata;
al comune di Casoria esiste una dotazione organica di 672 unità tra cui nove dirigenti, continuamente incaricati a tempo determinato, in contrasto con la normativa vigente e senza avere i requisiti soggettivi ed oggettivi per lo svolgimento delle funzioni dirigenziali;
nove consiglieri comunali, con nota del 13 luglio 2011, chiedevano al sindaco l'annullamento in autotutela dei decreti di nomina dei dirigenti richiamando una pronuncia della Corte costituzionale (sentenza 324/2010) e numerose pronunce della Corte dei conti;
sia la Corte costituzionale, con sentenza n. 324/2010, sia le sezioni riunite della Corte dei conti, con le pronunce 12, 13 e 14 del 2011, hanno chiarito che i comuni possono procedere a ricoprire i ruoli dirigenziali nel rispetto della percentuale dell'8 per cento della dotazione organica che a Casoria prevede n. 9 dirigenti per cui se ne potevano nominare solo uno;
la stampa quotidiana e periodica hanno dato ampio risalto alla polemica sulla nomina illegittima dei dirigenti al comune di Casoria;
il sindaco a fronte delle richieste di annullamento dei consiglieri comunali e delle organizzazioni sindacali rispondeva di aver provveduto così come avevano fatto i suoi predecessori. Oltre a ciò, coinvolgendo la giunta, si faceva approvare un atto di indirizzo in data 13 ottobre 2011 facendosi anche autorizzare la nomina di un altro dirigente che avveniva con decreto n. 143/2011;
il collegio dei revisori con nota prot. 24425 del 18 luglio 2011 rilevava la violazione dell'articolo 19, comma 6, del decreto legislativo n. 165 del 2011 così come modificato dal decreto legislativo n. 150 del 2009 nella nomina dei dirigenti avvenuta con i decreti n. 123/2011, 124/2011, 125/2011, 126/2011, 127/2011, 128/2011, 129/2011, 132/2011;
a fronte dell'inerzia sindacale il collegio dei revisori, con nota prot. 34205 del 24 ottobre 2011, inviava tutta la documentazione alla procura regionale della Corte dei conti della Campania per l'accertamento della responsabilità erariale, rilevando l'illegittimità del conferimento degli incarichi dirigenziali;
il 15 febbraio 2012 veniva richiesto al presidente del consiglio da un consigliere comunale l'annullamento straordinario degli atti sindacali di nomina dei dirigenti al comune di Casoria, ai sensi e per gli effetti di cui all'articolo 138 del decreto legislativo n. 267 del 2000;
il 30 marzo 2012 lo stesso consigliere comunale del comune di Casoria richiedeva, sempre ai sensi dell'articolo 138 del decreto legislativo n. 267 del 2000, l'annullamento del regolamento per il conferimento degli incarichi dirigenziali, perché in violazione del decreto legislativo n. 150 del 2009 e diretto a coprire gli incarichi affidati in maniera illegittima;
sul problema sono intervenuti i servizi ispettivi del dipartimento della funzione pubblica evidenziando l'illegittimità dei provvedimenti -:
di quali elementi disponga il Governo in relazione a quanto riportato in premessa e se si intenda assumere ogni ulteriore iniziativa di competenza, anche ai sensi dell'articolo 60, comma 6, del decreto legislativo n. 165 del 2001. (4-16010)