DE LUCA, GIAMMANCO, BARANI, GIOACCHINO ALFANO, VINCENZO ANTONIO FONTANA, MARINELLO, CICCIOLI, MASSIMO PARISI, MANCUSO, CROLLA, CASTELLANI, BOCCIARDO e TOCCAFONDI. -
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:
lo scorso 12 aprile 2012 il Ministro dell'ambiente della tutela del territorio e del mare, Corrado Clini, nell'ambito di un convegno promosso dall'Aitec aveva preannunciato la promulgazione di un decreto ministeriale relativo alla possibilità di utilizzare i combustibili solidi secondari (CSS) negli impianti industriali, quali cementifici, centrali elettriche e termovalorizzatori entro la fine del mese di aprile;
le potenzialità dell'utilizzo del combustibile solido secondario nei processi industriali sono state stimate da uno studio di Nomisma Energia in un risparmio medio di 140 euro pro capite l'anno sulla bolletta a carico del contribuente, l'evitata emissione di circa 7,9 milioni di tonnellate di CO
2 ogni anno, nonché la creazione di 10.700 nuovi posti di lavoro nell'ambito del settore della green economy;
tra gli altri vantaggi relativi all'emanazione del decreto, che svincola nei fatti il combustibile solido secondario dal ciclo dei rifiuti, vi è la riduzione della quantità di rifiuti che finiscono annualmente nelle 102 discariche del nostro Paese, la riduzione del consumo di risorse naturali e materie prime, l'aumento dei vantaggi derivanti dalla raccolta differenziata, la riduzione delle importazioni di energia dall'estero, da cui oggi siamo dipendenti per l'85 per cento del nostro fabbisogno nazionale;
tale stato di cose verrebbe a sanare alcune criticità rilevanti che si registrano in particolare nelle regioni dell'Italia meridionale in relazione ai costi di gestione dei rifiuti per le amministrazioni locali, tali da consentire un risparmio medio in Italia di 40 euro l'anno a famiglia, con picchi di 192 euro l'anno in Campania e 146 euro l'anno nel Lazio;
in Europa l'Italia è un Paese che presenta uno dei più bassi livelli di recupero termico, accompagnato da un tasso di conferimento di rifiuti urbani in discarica già oggi molto critico, che si attesta al 13 per cento, a fronte di un livello compreso tra il 30 ed il 40 per cento di Paesi quali la Germania, l'Austria, l'Olanda o la Svezia;
i costi dell'energia rappresentano una delle principali voci di spesa nei bilanci delle aziende del nostro Paese, subendo in maniera particolare i costi derivanti dalle importazioni e dall'oscillazione del prezzo delle materie prime sul mercato, in primo luogo petrolio, carbone, gas ed elettricità -:
quali siano le motivazioni relative alla mancata emanazione del decreto che, insieme ai vantaggi di natura economica, energetica, sociale ed occupazionale sopra elencati consentirebbe di dare respiro a molte aziende in difficoltà nell'ambito dei costi di produzione ed approvvigionamento energetico.(4-16005)