ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16005

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 630 del 10/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: DE LUCA FRANCESCO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 10/05/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GIAMMANCO GABRIELLA POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
BARANI LUCIO POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
ALFANO GIOACCHINO POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
FONTANA VINCENZO ANTONIO POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
MARINELLO GIUSEPPE FRANCESCO MARIA POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
CICCIOLI CARLO POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
PARISI MASSIMO POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
MANCUSO GIANNI POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
CROLLA SIMONE ANDREA POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
CASTELLANI CARLA POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
BOCCIARDO MARIELLA POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
TOCCAFONDI GABRIELE POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 10/05/2012
Stato iter:
07/08/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/08/2012
CLINI CORRADO MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 07/08/2012

CONCLUSO IL 07/08/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16005
presentata da
FRANCESCO DE LUCA
giovedì 10 maggio 2012, seduta n.630

DE LUCA, GIAMMANCO, BARANI, GIOACCHINO ALFANO, VINCENZO ANTONIO FONTANA, MARINELLO, CICCIOLI, MASSIMO PARISI, MANCUSO, CROLLA, CASTELLANI, BOCCIARDO e TOCCAFONDI. -
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:

lo scorso 12 aprile 2012 il Ministro dell'ambiente della tutela del territorio e del mare, Corrado Clini, nell'ambito di un convegno promosso dall'Aitec aveva preannunciato la promulgazione di un decreto ministeriale relativo alla possibilità di utilizzare i combustibili solidi secondari (CSS) negli impianti industriali, quali cementifici, centrali elettriche e termovalorizzatori entro la fine del mese di aprile;

le potenzialità dell'utilizzo del combustibile solido secondario nei processi industriali sono state stimate da uno studio di Nomisma Energia in un risparmio medio di 140 euro pro capite l'anno sulla bolletta a carico del contribuente, l'evitata emissione di circa 7,9 milioni di tonnellate di CO2 ogni anno, nonché la creazione di 10.700 nuovi posti di lavoro nell'ambito del settore della green economy;

tra gli altri vantaggi relativi all'emanazione del decreto, che svincola nei fatti il combustibile solido secondario dal ciclo dei rifiuti, vi è la riduzione della quantità di rifiuti che finiscono annualmente nelle 102 discariche del nostro Paese, la riduzione del consumo di risorse naturali e materie prime, l'aumento dei vantaggi derivanti dalla raccolta differenziata, la riduzione delle importazioni di energia dall'estero, da cui oggi siamo dipendenti per l'85 per cento del nostro fabbisogno nazionale;

tale stato di cose verrebbe a sanare alcune criticità rilevanti che si registrano in particolare nelle regioni dell'Italia meridionale in relazione ai costi di gestione dei rifiuti per le amministrazioni locali, tali da consentire un risparmio medio in Italia di 40 euro l'anno a famiglia, con picchi di 192 euro l'anno in Campania e 146 euro l'anno nel Lazio;

in Europa l'Italia è un Paese che presenta uno dei più bassi livelli di recupero termico, accompagnato da un tasso di conferimento di rifiuti urbani in discarica già oggi molto critico, che si attesta al 13 per cento, a fronte di un livello compreso tra il 30 ed il 40 per cento di Paesi quali la Germania, l'Austria, l'Olanda o la Svezia;

i costi dell'energia rappresentano una delle principali voci di spesa nei bilanci delle aziende del nostro Paese, subendo in maniera particolare i costi derivanti dalle importazioni e dall'oscillazione del prezzo delle materie prime sul mercato, in primo luogo petrolio, carbone, gas ed elettricità -:

quali siano le motivazioni relative alla mancata emanazione del decreto che, insieme ai vantaggi di natura economica, energetica, sociale ed occupazionale sopra elencati consentirebbe di dare respiro a molte aziende in difficoltà nell'ambito dei costi di produzione ed approvvigionamento energetico.(4-16005)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata martedì 7 agosto 2012
nell'allegato B della seduta n. 678
All'Interrogazione 4-16005 presentata da
FRANCESCO DE LUCA

Risposta. - L'innovazione normativa richiamata dagli interroganti con l'atto di sindacato ispettivo in esame, si articola in due distinti provvedimenti.
Il primo è uno schema di regolamento ministeriale che reca la disciplina della cessazione della qualifica di rifiuto di determinate tipologie di combustibili solidi secondari (CSS) ai sensi dell'articolo 184-ter, comma 2, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni, da adottarsi ai sensi di quanto previsto dall'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988.
In particolare, lo schema di decreto individua le condizioni alle quali determinate tipologie di combustibili solidi secondari (CSS), di cui all'articolo 183, comma 1, lettera cc), del decreto legislativo medesimo, cessano di essere qualificati come un rifiuto speciale e sono da considerare, a tutti gli effetti, un prodotto (cosiddetta «end of waste» nella terminologia della direttiva quadro 2008/98/CE in materia di rifiuti).
Lo schema di decreto è stato trasmesso al Consiglio di Stato per il previsto esame lo scorso 8 giugno. Una volta acquisito il favorevole avviso dell'Alto Consesso lo schema di regolamento dovrà essere notificato alla Commissione europea per la procedura di informazione di cui alla direttiva 98/34/CE, come modificata dalla direttiva 98/48/CE, che comporta, per l'adozione del decreto, un periodo di sospensione di novanta giorni. Si ritiene, pertanto, verosimile che lo schema di decreto potrà essere adottato dal Ministro entro il prossimo mese di novembre.
Parallelamente, ai sensi di quanto previsto dal comma 11 dell'articolo 214 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, è stato predisposto uno schema di decreto del Presidente della Repubblica con il quale vengono individuate le condizioni alle quali l'utilizzo dei combustibili solidi secondari (CSS), di cui all'articolo 183, comma 1, lettera cc), del citato decreto legislativo, in impianti di produzione di cemento a ciclo completo, con capacità produttiva superiore a cinquecento tonnellate giornaliere di clinker, e, comunque, soggetti al regime delle autorizzazioni integrate ambientali (AIA) e dotati di certificazione di qualità ambientale secondo la norma UNI EN ISO 14001, ovvero di registrazione EMAS di cui al regolamento (CE) n. 1221/2009, gode di un regime giuridico semplificato ad hoc, che assorbe e sostituisce ogni ulteriore atto di assenso eventualmente presupposto o comunque necessario ai sensi della Parte II del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, del decreto legislativo 11 maggio 2005, n. 133, nonché, ove occorra, del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380.
Lo schema di decreto del Presidente della Repubblica è stato trasmesso lo scorso 31 maggio all'esame del Ministero dello sviluppo economico per l'acquisizione del previsto «sentito» di quel Dicastero.

Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare: Corrado Clini.