ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16000

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 630 del 10/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: TOCCAFONDI GABRIELE
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 10/05/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 10/05/2012
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 10/05/2012
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 16/05/2012
Stato iter:
15/03/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/03/2013
VARI MASSIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/03/2013

CONCLUSO IL 15/03/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16000
presentata da
GABRIELE TOCCAFONDI
giovedì 10 maggio 2012, seduta n.630

TOCCAFONDI. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri.
- Per sapere - premesso che:

la fornitura del servizio postale e delle prestazioni in esso ricomprese è un servizio universale, sancito per legge «da fornire permanentemente in tutti i punti del territorio nazionale, incluse le situazioni particolari delle isole minori e delle zone rurali e montane» (decreto legislativo n. 261 del 1999 attuazione della direttiva 97/67/CE concernente regole comuni per lo sviluppo del mercato interno dei servizi postali comunitari e per il miglioramento della qualità del servizio;

nel suddetto decreto legislativo è specificato che il servizio universale è caratterizzato come segue: a) la qualità è definita nell'ambito di ciascun servizio e trova riferimento nella normativa europea; b) il servizio è prestato in via continuativa per tutta la durata dell'anno; c) la dizione «in tutti i punti del territorio nazionale» trova specificazione, secondo criteri di ragionevolezza, attraverso l'attivazione di un congruo numero di punti di accesso, al fine di tenere conto delle esigenze dell'utenza. Detti criteri sono individuati con provvedimento dell'autorità di regolamentazione;

a seguito del passaggio nel 1998 di Poste italiane da ente pubblico economico a società per azioni in tutto è stato avviato in tutto il territorio nazionale, ed anche in Toscana, un drastico processo di razionalizzazione del servizio postale universale: dalla chiusura degli uffici alla riduzione di orari e giorni per gli sportelli dislocati sul territorio;

come previsto nel decreto legislativo n. 261 del 1999 articolo 3 comma 12, lo Stato italiano contribuisce a finanziare l'onere per la fornitura del servizio universale con trasferimenti quantificati nel contratto con il Ministero dello sviluppo economico;

l'onere del servizio postale universale riguardante l'esercizio 2010, al netto delle somme stanziate dallo Stato per compensazioni finanziarie per euro 364.000.000,00, è risultato pari a euro 325.000.000,00 (Decreto Ministero dello sviluppo economico 1o luglio 2011 «Fondo di compensazione degli oneri del servizio postale universale. esercizio 2011);

il decreto legislativo n. 58 del 2011 affida direttamente a «Poste italiane» il servizio universale per altri 15 anni, prevedendo una verifica quinquennale, operata dall'autorità di regolamentazione sulla base di criteri da essa predisposti, di miglioramenti di efficienza, a pena di revoca dell'affidamento;

dall'ultimo accertamento dell'ispettorato territoriale della direzione generale per la regolamentazione del settore postale del Ministero dello sviluppo economico nella regione Toscana risultano sanzionati il 10 per cento dei casi accertati (dati Ministero);

i richiami e le segnalazioni risultano fatte dai residenti, in maggioranza, dei comuni montani, in particolare quelli con più bassa densità di popolazione, che storicamente denunciano situazioni difficili da servire con gravi disagi (soprattutto per le fasce più deboli, ma non solo);

la mancanza di ufficio postale in molti di questi comuni montani e disagiati è aggravato dal fatto che non sono attive reti di adsl efficienti che possano garantire almeno parte dei pagamenti on line;

nel caso specifico del comune di Firenzuola (comune montano dell'appennino romagnolo) e delle enormi difficoltà che l'amministrazione ha nell'erogare i servizi sul territorio comunale, considerata la grande estensione territoriale (3o in Italia) e la bassa densità di popolazione (la popolazione del comune non supera i 5000 abitanti);

nella frazione di Bruscoli, comune di Firenzuola, da pochi giorni senza nessun tipo di comunicazione (o preavviso) né alla popolazione né tanto meno alle autorità competenti è stato in maniera quindi unilaterale decisa, da parte di Poste italiane, la chiusura dell'ufficio postale in questione (aperto tra l'altro già con orario ridotto);

la frazione di Bruscoli dista dal più vicino ufficio postale nel territorio comunale ben 13 chilometri (di strada di montagna) e da Firenzuola ben 22 chilometri;

non dispone né di una linea adsl né di una ricevitoria che possa in qualche modo garantire parzialmente, almeno online, alcuni pagamenti e altri servizi ai cittadini;

i collegamenti con i mezzi pubblici (autobus) sul territorio di Firenzuola sono scarsi e non garantiscono collegamenti efficienti alle persone anziane o senza mezzo proprio;

Bruscoli ospita ben 5 aziende di pelletterie, 2 forni, 2 ristoranti, 1 alimentari/tabacchi, 2 agriturismi, varie aziende agricole di allevamento di bovini, ed è quindi una piccola frazione ma molto attiva produttivamente;

la chiusura dell'ufficio postale in territorio montani come Firenzuola ed in particolare Bruscoli sono da considerarsi servizi essenziali da preservare e valorizzare -:

se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto descritto in premessa;

quali misure intenda mettere in atto per tutelare gli abitanti toscani della frazione di Bruscoli in modo da scongiurare la chiusura definitiva dell'ufficio postale;

se non ritenga opportuno convocare la direzione regionale di Poste italiane spa per scongiurare che la riorganizzazione dell'azienda e del servizio postale sul territorio toscano arrechi seri disagi agli abitanti toscani dei comuni disagiati;

quali azioni intenda intraprendere per garantire il rispetto sul territorio toscano del principio di servizio l'universale, quale è il servizio postale, garantendo un'effettiva erogazione del servizio pubblico di qualità nel rispetto del contratto del servizio postale;

se ritenga doveroso segnalare il caso in questione all'autorità di vigilanza governativa competente, che valuterà se applicare le relative sanzioni a carico di Poste italiane Spa.(4-16000)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 15 marzo 2013
nell'allegato B della seduta n. 1
Interrogazione a risposta scritta 4-16000
presentata da
TOCCAFONDI Gabriele

  Risposta. — In riscontro all'interrogazione in esame, si premette che il riassetto della rete territoriale degli uffici postali, così come del resto il riordino del settore del recapito, rientra nel più ampio piano strategico di riorganizzazione aziendale che la società Poste italiane Spa sta realizzando, in adeguamento della propria attività di impresa alle sostanziali innovazioni del mercato postale, conseguenti alle prescrizioni europee che ne prevedono la piena liberalizzazione (direttiva n. 2008/06/CE recepita con decreto legislativo 31 marzo 2011, n. 58), nonché all'evoluzione del processo di digitalizzazione delle comunicazioni, anch'essa di derivazione comunitaria comportante la progressiva riduzione dei tradizionali volumi postali.
  Ciò premesso, la società ha rappresentato che l'improvvisa chiusura dell'ufficio «Bruscoli», avvenuta il 19 aprile 2012, è stata causata da disposizioni impartite dalla Asl competente per territorio e, che nel comune di Firenzuola sono attivi tre uffici postali: «Firenzuola» aperto dal lunedì al venerdì con orario 8.25-13.35 e il sabato fino alle ore 12.35; «Piancaldoli» aperto il mercoledì e il venerdì dalle ore 8.15 alle 13.45 e «Traversa» aperto il martedì dalle ore 8.25 alle ore 13.35 e sabato fino alle ore 12.35.
  Per quanto riguarda, in generale, la riorganizzazione del servizio postale, la concessionaria ha evidenziato che il piano degli interventi di razionalizzazione per l'anno 2012, prevede per la regione Toscana 171 chiusure e 27 rimodulazioni dell'orario di apertura e che attualmente sono stati effettuati 73 interventi di chiusura e 59 rimodulazioni.
  Per completezza di informazione, si fa presente che il citato piano è stato trasmesso all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, soggetto competente a vigilare sul settore postale. La stessa Autorità ha assicurato che provvederà a vigilare attentamente sull'effettivo rispetto del principio di universalità del servizio, attraverso la verifica degli effetti del piano di riorganizzazione sotto il profilo della loro coerenza con i criteri relativi alla localizzazione dei punti di accesso e con i parametri di qualità del servizio.
  A questo proposito si ricorda che l'attuale quadro normativo impone al fornitore del servizio postale universale, ai sensi del decreto ministeriale 7 ottobre 2008 recante «Criteri di distribuzione dei punti di accesso alla rete pubblica», precisi obblighi di presenza territoriale che garantiscono la fruibilità e la continuità del servizio anche nelle realtà territoriali più remote e disagiate, a prescindere da valutazioni di tipo economico.
  In questo contesto il Ministero dello sviluppo economico, dal canto suo, non mancherà nell'ambito delle proprie attribuzioni istituzionali di adoperarsi, per garantire il rispetto degli obiettivi generali di coesione sociale ed economica ai quali il servizio postale è tenuto, comunque, ad ispirarsi.

Il Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economicoMassimo Vari.