ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15992

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 630 del 10/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: CASTIELLO GIUSEPPINA
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 10/05/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 10/05/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15992
presentata da
GIUSEPPINA CASTIELLO
giovedì 10 maggio 2012, seduta n.630

CASTIELLO. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:

gli obiettivi di risparmio ed efficienza perseguiti dal Governo in materia di giustizia non possono essere raggiunti con l'indiscriminata e generica soppressione degli uffici giudiziari, nella fattispecie degli uffici del giudice di pace, quanto piuttosto con una oculata e condivisa riorganizzazione sul territorio degli stessi, potenziando, in particolare, proprio quelli così detti «di prossimità» che, in ragione di una struttura meno complessa e burocratica, oltre ad essere un indiscusso presidio di legalità in loco, offrono una pronta e rapida risposta di giustizia fruibile da tutti i cittadini;

i cosiddetti uffici «di prossimità», soprattutto nella provincia partenopea, garantiscono uno standard di efficienza in linea con quello riconosciuto e previsto dall'Unione europea;

ne consegue che, con l'eventuale accorpamento degli uffici di Afragola, Barra, Capri, Casoria, Frattamaggiore, Ischia, Marano, Portici e Pozzuoli a quello del giudice di pace di Napoli, i su detti obiettivi saranno sicuramente disattesi;

l'ufficio del giudice di pace di Napoli, attualmente ubicato nella ex «caserma Garibaldi», è da ritenersi del tutto inidoneo a ricevere, già oggi, il contenzioso della sola città, a tal punto che i magistrati sono costretti ad alternarsi in due turnazioni giornaliere e, solitamente, ad espletare le loro funzioni in stanze di pochi metri quadrati superaffollate dove sono presenti contemporaneamente due e, molto spesso, anche tre giudici per ciascun turno;

tale situazione comporta un estremo disagio sia per i cittadini, disorientati ed insoddisfatti dall'amministrazione della giustizia, che per gli stessi operatori del diritto. Gli avvocati, infatti, molto frequentemente si riducono a scrivere i verbali sedendosi sulle scale o utilizzando i davanzali delle finestre come piani d'appoggio, vedendo così mortificato il decoro e la dignità della loro professione e, infine, per ottenere le copie delle sentenze pubblicate, occorre attendere circa 10 mesi dal deposito delle stesse, per non parlare poi dei parcheggi e dei mezzi di trasporto pubblico, assolutamente insufficienti sull'intero territorio del comune e dell'interland;

l'accorpamento dell'ufficio del giudice di pace di Afragola ad una simile realtà avrà, dunque, come conseguenza la paralisi totale del contenzioso o, nella migliore delle ipotesi, un notevole allungamento dei tempi della giustizia;

va sottolineato, infatti, che presso l'ufficio del giudice di pace di Afragola, in base alla recente statistica, pendono circa 7.000 cause civili e 500 procedimenti penali. Annualmente vengono iscritti a ruolo, mediamente, 3.500 procedimenti civili, 500 procedimenti speciali, 200 procedimenti penali e vengono emesse e pubblicate circa 1.700 sentenze civili e 100 penali, nonché 600 decreti ingiuntivi;

vanno, altresì, considerate, le ripercussioni che si avrebbero anche sull'intero indotto locale, in modo particolare sul commercio al dettaglio (bar, cartolerie, giornalai, negozi di alimentari, distributori di carburanti, tabaccai, e altro) che gravita lungo le strade che da ogni parte conducono all'ufficio;

inoltre, l'eventuale accorpamento dell'ufficio priverebbe i cittadini del mandamento di quel presidio di legalità rappresentato dal medesimo;

in merito, la legge del 14 settembre 2011, n. 148, all'articolo 1, comma 2, lettera b), prevedeva di ridefinire, anche mediante attribuzioni di porzioni di territori a circondari limitrofi, l'assetto territoriale degli uffici giudiziari, secondo criteri oggettivi ed omogenei che tenessero conto dell'estensione dei territori, del numero degli abitanti, dei carichi di lavoro e dell'indice delle sopravvenienze, delle specificità territoriali del bacino d'utenza, anche con riguardo alla situazione infrastrutturale e al tasso d'impatto della criminalità organizzata;

ebbene, nel comprensorio del giudice di pace di Afragola rientrano i comuni di Afragola, Cardìto e Caivano, con un elevato indice delinquenziale e con quartieri tristemente famosi alle cronache -:

quale iniziativa il Ministro intenda con estrema urgenza attivare affinché venga garantita la permanenza dell'ufficio del «giudice di pace» sul territorio del comune di Afragola, vero ed indispensabile presidio di giustizia in un'area particolarmente compromessa da fenomeni delinquenziali e dalla criminalità organizzata.
(4-15992)