DI STANISLAO. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:
il 3 maggio 2012 un'agenzia dell'AgenParl, dal titolo «L'Aquila: Conapo, mezzi donati dalla Fiat sono scomparsi», ha evidenziato ancora una gestione inefficiente della ricostruzione post sisma in Abruzzo;
il lancio d'agenzia riporta la denuncia del Conapo, il sindacato autonomo dei Vigili del fuoco, circa la scomparsa dei mezzi donati dalla Case Construction Equipment, società del gruppo Fiat, per le operazioni post sisma nelle zone terremotate e di fatto mai arrivati a L'Aquila;
sempre nella nota parlamentare citata, si legge che il Sottosegretario al Ministero dell'interno ha affermato che la donazione non aveva vincolo di destinazione;
il Conapo ha dichiarato anche che il dipartimento dei vigili del fuoco prosegue con l'opera di rinnovamento del proprio parco macchine nazionale, relegando il comando dell'Aquila a deposito di mezzi da dismettere, provenienti da ogni parte d'Italia, nonostante i cospicui fondi messi a disposizione del soggetto attuatore destinati all'acquisto di macchine operatrici e non ancora spesi;
secondo le fonti dell'AgenParl, i mezzi in questione, dal valore di circa 900mila euro, sarebbero fermi alla protezione civile che non sblocca la consegna dei mezzi ai vigili del fuoco;
si tratta di un escavatore cingolato CX210B, un escavatore gommato WX145, un miniescavatore CX17B, una ala gommata 921E, una minipala compatta (skid) 435 e un sollevatore telescopico TX130-33. Di questi sei, tre sono stati assegnati ai comandi provinciali dei vigili del fuoco di Roma, Piacenza e Genova, gli altri sono rimasti parcheggiati presso la protezione civile; il Conapo ha tenuto a precisare comunque che non è impegnata a L'Aquila;
è evidente, pertanto, che il dipartimento dei vigili del fuoco, il quale continua a spendere risorse per le macchine, quando ci sono 900 mila euro di mezzi fermi, debba fare chiarezza e dare spiegazioni tanto quanto il Dipartimento della protezione Civile;
in tre anni, a L'Aquila sono stati spesi circa 250 milioni di euro di puntellamenti e ancora 33.000 persone sono fuori dalle case che abitavano prima del tragico evento, una situazione di per sé drammatica e oltremodo problematica che non ha bisogno di ulteriori affossamenti -:
se il Governo non ritenga di verificare i fatti citati in premessa e se non ritenga di dover intervenire affinché la donazione della società del gruppo Fiat giunga finalmente a destinazione, a sostegno di un territorio ancora fortemente in difficoltà e che necessita di questi mezzi.(4-15987)