ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15847

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 626 del 26/04/2012
Firmatari
Primo firmatario: GRANATA BENEDETTO FABIO
Gruppo: FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Data firma: 26/04/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 26/04/2012
Stato iter:
11/12/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/12/2012
RUPERTO SAVERIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 11/12/2012

CONCLUSO IL 11/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15847
presentata da
BENEDETTO FABIO GRANATA
giovedì 26 aprile 2012, seduta n.626

GRANATA. -
Al Ministro dell'interno, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro per i beni e le attività culturali.
- Per sapere - premesso che:

l'amministrazione comunale delle isole Tremiti, attualmente retta dal commissario prefettizio Carmela Palumbo, ha deliberato di vendere all'asta sette ettari di terreni edificabili delle isole Tremiti;

l'area rientra nel piano di edilizia economica e popolare ed in vendita ci sono 31.585 metri quadrati a San Domino, con una base d'asta di 370.536 euro, e 37.046 a San Nicola; in questo caso si parte da 363.825 euro;

l'asta si sarebbe dovuta svolgere con «il criterio - come è scritto nella delibera - dell'offerta economicamente più vantaggiosa rispetto all'importo di base per l'alienazione degli immobili»;

la commissione esaminatrice delle domande - si legge ancora nella delibera - si riunirà il giorno 28 aprile 2012, alle ore 9, in seduta pubblica per l'apertura delle buste contenenti le offerte;

alla data del 26 aprile però, termine ultimo per la presentazione delle offerte, non ne è stata presentata nessuna;

i terreni in vendita sono «terreni edificabili di proprietà comunale» che ricadono nei Piani di edilizia economica popolare approvati dalla regione, ma proprio la regione si è fortemente opposta all'operazione;

l'assessore al territorio della regione Puglia, l'urbanista Angela Barbanente, ha infatti spiegato come su quei suoli dovevano sorgere case popolari, e quindi, a rigore di legge, una volta che siano stati venduti, il Comune dovrebbe poi espropriare i terreni;

è di tutta evidenza che tale operazione mette in serio pericolo di edificazione selvaggia un ambiente unico, una riserva marina di pregio, area a forte vincolo e bandiera blu per la bellezza del mare, perennemente minacciato da trivellazioni petrolifere o speculazioni edilizie;

tra l'altro l'area è sottoposta a vincoli ben definiti, perché rientra in una zona di interesse pubblico -:

se il bando di gara con cui il terreno suindicato delle isole Tremiti è stato messo all'asta sia conforme alla legge ed, in ogni caso, quali iniziative di competenza il Governo intenda intraprendere per evitare che tale bando venga riproposto e che quindi un territorio che fa parte del patrimonio naturale e paesaggistico dell'Italia venga venduto all'asta con il rischio di consegnare le isole nelle mani dei costruttori.(4-15847)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata martedì 11 dicembre 2012
nell'allegato B della seduta n. 732
All'Interrogazione 4-15847 presentata da
BENEDETTO FABIO GRANATA

Risposta. - Con l'atto di sindacato ispettivo in esame l'interrogante chiede notizie in merito al bando di asta pubblica per l'alienazione di suoli rientranti nel piano di edilizia economica e popolare del comune di isole Tremiti.
Premetto che il Commissario straordinario del citato comune non ha assunto alcuna decisione in merito alla edificabilità di quel territorio. Infatti, le aree individuate nel piano di alienazione erano già fabbricabili in quanto rientranti nel piano di zona a suo tempo approvato dal comune e dalla regione Puglia. Peraltro, per tali aree non è stata cambiata la finalità sociale di edilizia economica e popolare.
L'alienazione di tali cespiti, mediante il metodo dell'asta pubblica, si è resa necessaria allo scopo di evitare il dissesto finanziario causato da debiti pregressi dell'ente.
La situazione di disequilibrio è stata evidenziata dalle relazioni del 30 settembre 2011, rispettivamente dal responsabile del settore economico e finanziario e dall'organo di revisione economico finanziario di quel comune. In tale occasione l'organo di revisione economico finanziarie ha segnalato la necessità di alienare beni patrimoniali.
A tale proposito, l'articolo 193 del decreto legislativo n. 267 del 18 agosto 2000 impone l'obbligo per i comuni di effettuare, almeno una volta l'anno entro il 30 settembre, la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi prevedendo, laddove necessario, l'adozione dei provvedimenti necessari ad assicurare il rispetto del pareggio finanziario e di tutti gli equilibri stabiliti in bilancio per la copertura delle spese correnti e per il finanziamento delle spese di investimento.
Il Commissario straordinario, pertanto, con propria delibera ha dato atto dell'esigenza di un intervento finalizzato alla gestione dei residui mediante l'alienazione del patrimonio disponibile, incaricando il responsabile del settore urbanistica e patrimonio del comune di procedere alla alienazione mediante procedura ad evidenza pubblica.
Con il piano di dismissioni sono state individuate due aree fabbricabili rientranti nel piano di zona destinato all'edilizia economica e popolare. Il piano di zona, in ordine al quale risulta acquisito il parere favorevole dell'Ente parco nazionale del Gargano, è stato approvato dalla regione Puglia nel 2010 e dal consiglio comunale delle isole Tremiti nell'agosto dello stesso anno.
Il responsabile del settore urbanistica e patrimonio nel febbraio 2012 ha approvato e pubblicato il bando di gara per la vendita dei menzionati terreni nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano.
Il procedimento di gara si è concluso 28 aprile 2012 con la presa d'atto da parte della competente Commissione della mancanza di offerte.
Il Commissario straordinario, sin dall'inizio della procedura di gara, si è oltremodo preoccupato delle osservazioni provenienti dalle istituzioni regionali, dalle organizzazioni ambientalistiche e dalla comunità tremitese, tese ad allontanare lo spettro della cementificazione.
Peraltro, lo stesso Commissario ha impartito precise direttive al responsabile del settore urbanistica e patrimonio affinché il bando di gara contenesse ogni giuridica tutela proprio per conformare le attività future su quelle aree alla predetta destinazione urbanistica.
Per tutto ciò, il Commissario straordinario ha ritenuto di non aderire alla richiesta di annullamento in autotutela del bando (che peraltro non risulta impugnato innanzi alla competente autorità giudiziaria amministrativa), formulata dalla regione con nota pervenuta solo il giorno prima della scadenza del bando.

Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Saverio Ruperto.