ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15837

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 626 del 26/04/2012
Firmatari
Primo firmatario: MISEROTTI LINO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 24/04/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 24/04/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15837
presentata da
LINO MISEROTTI
giovedì 26 aprile 2012, seduta n.626

MISEROTTI. -
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:

sono sempre più numerosi i casi in cui l'INPS non risponde alle richieste effettuate dai cittadini;

tra le segnalazioni più frequenti si riscontrano quelle relative a casi di omonimia e di interpretazione incerta delle circolari emanate dall'INPS da parte dei dirigenti all'uopo preposti dall'Ente stesso, come nei casi di seguito descritti;

in particolare la circolare numero 125 del 30 giugno 2000 dell'INPS, al punto 4.2, dispone, tra l'altro, che: «Per le situazioni di plurititolarità già in essere al 14 giugno 2000, l'eventuale trasferimento del trattamento minimo sulla base di criteri di cui al precedente punto 4.1. deve essere effettuato solo a seguito di richiesta da parte degli interessati. Il trasferimento ha effetto dalla data di insorgenza della situazione di plurititolarità»;

nel primo caso un cittadino residente a Chiusi della Verna (Arezzo), erede legittimo della madre pensionata vedova, deceduta senza lasciare disposizioni testamentarie il 20 novembre 2009, il quale, delegato anche dalla sorella, residente a Pieve S. Stefano (Arezzo), altra erede legittima, ha fatto richiesta all'INPS, in data 22 gennaio 2011, della riscossione dei ratei maturati e non riscossi della pensione INPS di cui la madre era titolare e, nonostante la suddetta circolare, non si è avuta ancora alcuna risposta da parte dell'INPS;

nel secondo caso, invece, un cittadino residente a Cagliari, in data 14 settembre 2011 ha proposto ricorso all'INPS contro ingiusto indebito. Infatti l'INPS, in data 3 agosto 2011, comunicava al ricorrente l'obbligo di rimborso della somma di 10.302,85 euro allo stesso ente, consistente dalla somma pagata in più sulla pensione di cui lo stesso era titolare, dal 1o gennaio 2011 al 31 agosto 2011, a causa dell'omessa comunicazione dei dati reddituali diversi dalla pensione e rilevati presso l'Agenzia delle entrate dal 1998 al 2010. Nel ricorso l'interessato ha comunicato di essere titolare, così come la coniuge soltanto di pensione erogata dall'INPS e di non aver mai presentato dal 1998 al 2010 modello 730 all'Agenzia delle entrate poiché esonerati dall'obbligo di presentazione, evidenziando la possibilità della sussistenza di un caso di omonimia. Anche in questo caso ad oggi il ricorrente non ha avuto alcuna risposta da parte dell'INPS -:

se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno sollecitare l'INPS affinché renda più efficiente il sistema di comunicazione con i cittadini in modo tale da fornire loro risposte, celeri e tempestive al fine anche di evitare il contenzioso che già grava sull'ente e che nella maggior parte dei casi lo vede soccombente. (4-15837)