ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15835

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 626 del 26/04/2012
Firmatari
Primo firmatario: NASTRI GAETANO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 24/04/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 24/04/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15835
presentata da
GAETANO NASTRI
giovedì 26 aprile 2012, seduta n.626

NASTRI. -
Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali.
- Per sapere - premesso che:

secondo quanto denuncia la Confagricoltura di Torino, in occasione della «Giornata della Terra» celebrata il 22 aprile 2012, nella regione Piemonte in circa 20 anni si sono persi circa 26 mila ettari di terreno e in provincia di Torino, in particolare tra il 2000 e il 2006, si sono persi 7.650 ettari, con un incremento dell'occupazione del suolo del 17,2 per cento;

i suesposti dati, a giudizio dell'associazione agricola torinese, confermano che l'agricoltura in tale ambito è stata fortemente penalizzata, rafforzando tra l'altro la convinzione che la situazione locale riflette quella nazionale;

tra il 1982 ed il 2010 la superficie agricola utilizzata (SAU) in Italia, si è ridotta di quasi del 20 per cento, passando da oltre 15,7 milioni di ettari a poco più di 12,6 con 3 milioni di ettari, pari al 10 per cento del territorio nazionale, cementificati, abbandonati o desertificati;

gli ettari perduti negli ultimi otto anni, in particolare sono stati oltre 300 mila destando forte preoccupazione, per gli operatori del settore, per lo sfruttamento dei suoli per uso abitativo, industriale o dovuto all'espansione della rete di trasporti;

a giudizio della Confagricoltura torinese, occorrerebbe intervenire, attraverso scelte urbanistiche, preservando e riservando le migliori superfici agricole alla produzione alimentare, rispettando alcune norme, quali il recupero edilizio dell'esistente dismesso, degradato e non utilizzato e limitare le espansioni urbanistiche, prevedendo l'inedificabilità dei terreni di maggiore pregio agricolo;

a livello europeo inoltre, la riforma della politica agricola comune PAC, il cui documento evidenzia i profili di criticità suesposti, ribadendo le componenti della polifunzionalità dell'impresa agricola, si conferma che l'attività agricola deve rispondere a più ampie finalità economiche, sociali, ambientali e territoriali, garantendo contemporaneamente maggiore produzione per soddisfare i fabbisogni alimentari dell'umanità;

occorre prevedere, secondo quanto sostiene la suesposta associazione agricola, un impegno prioritario volto a definire un equilibrio tra crescita delle produzioni e sostenibilità dei processi, produttivi, quali: riduzioni delle emissioni, dell'impiego dei fertilizzanti di origine chimica e dei prodotti fitosanitari -:

quali orientamenti intenda esprimere con riferimento a quanto esposto in premessa;

se non ritenga opportuno, nell'ambito delle proprie competenze, tutelare il settore agricolo, in sede europea, che stabilirà prossimamente le linee guida della riforma della PAC, al fine di fronteggiare le criticità esposte in premessa, valutando l'opportunità di intraprendere azioni a tutela del comparto come quelle sostenute dalla Confagricoltura di Torino e precedentemente esposte. (4-15835)