ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15832

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 626 del 26/04/2012
Firmatari
Primo firmatario: BELTRANDI MARCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 24/04/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO 24/04/2012
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 24/04/2012
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 24/04/2012
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 24/04/2012
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 24/04/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 24/04/2012
Stato iter:
27/11/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 27/11/2012
RUPERTO SAVERIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 28/05/2012

SOLLECITO IL 04/07/2012

SOLLECITO IL 27/07/2012

SOLLECITO IL 22/10/2012

RISPOSTA PUBBLICATA IL 27/11/2012

CONCLUSO IL 27/11/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15832
presentata da
MARCO BELTRANDI
giovedì 26 aprile 2012, seduta n.626

BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro dell'interno, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:

Radio radicale ha mandato in onda un'intervista il cui contenuto è secondo gli interroganti incredibile se la veridicità dei fatti fosse confermata;

un imprenditore veneto, Mario Bortoletto, imprenditore edile a capo della ditta Bortoletto Engineering, una piccola impresa di 15 dipendenti e 3 milioni e mezzo di euro di fatturato, è il protagonista di un episodio iniziato nel 2009, quando il Ministero degli Interni (FEC) gli propone, per conto di uno sponsor, la ristrutturazione di un appartamento a Venezia in Campo San Paolo e il restauro della facciata di una chiesa di Roma. Lo sponsor, con il ricavato di cartelloni pubblicitari che doveva esporre sui ponteggi della chiesa a Roma, avrebbe pagato le due imprese edili esecutrici delle opere a Venezia e a Roma;

vengono, quindi, convocati al Viminale: i due titolari delle imprese edili (tra cui la Bortoletto Engineering) e lo sponsor, per sottoscrivere la Convenzione predisposta dallo stesso Ministero e i contratti d'appalto. All'articolo 12 della stessa Convenzione viene dichiarato che il Ministero, con la firma di detta Convenzione, aveva ricevuto dallo sponsor una fideiussione a garanzia del finanziamento dei lavori;

garantito e referenziato dal Ministero, Bortoletto inizia i lavori dell'opera secondo il contratto stipulato e, dopo quasi due mesi, viene portato a termine l'85 per cento del restauro;

i giorni passano, scadono i pagamenti con lo sponsor che rifiuta di pagare il credito e, avvisato il Vice Prefetto, Bortoletto chiede di escutere la fideiussione prevista dall'articolo 12 della Convenzione;

una fideiussione che, a quanto pare, il Ministero ancora non aveva e che, secondo varie rassicurazioni, avrebbe immediatamente richiesto allo sponsor;

tempo perso, perché la società sponsorizzata durante i lavori fallisce, facendo cadere ogni speranza sul credito da incassare. A questo punto il Ministero decide di trovare un altro sponsor, in grado di subentrare al posto del precedente andato in fallimento;

il nuovo sponsor viene individuato in una nuova ditta, la quale si sarebbe impegnata a pagare i lavori della facciata della chiesa a Roma ottenendo uno sconto sul totale dei lavori da eseguire e ad esporre sul ponteggio pubblicità per 24 mesi anziché 18 mesi, come previsto nella Convenzione precedente, garantendosi così un notevole maggior utile;

a questo punto il FEC pretendeva che Mario Bortoletto sottoscrivesse una nuova Convenzione, escludendo la fideiussione a garanzia del finanziamento dei lavori e pertanto esponendo la ditta Bortoletto Engineering ad un ulteriore rischio: lavorare senza un'adeguata garanzia; un passo che l'imprenditore veneto ha decisamente rifiutato di compiere;

il nuovo sponsor ha eseguito il ripristino della facciata della Chiesa di Roma e ha pagato il Ministero secondo quanto convenuto nella nuova convenzione. Il Ministero, dunque, ha incassato il credito dello sponsor ma non ha pagato l'impresa Bortoletto Engineering, la quale è ancora in attesa dei crediti vantati confronti dello Stato per il servizio fornito;

crediti che non sono mai stati rispettati e che hanno portato l'azienda sull'orlo di una drammatica crisi finanziaria;

l'imprenditore, sollecitando l'amministrazione centrale per ricevere il compenso della propria opera lavorativa, si è sentito rispondere che i crediti da lui vantati non erano a carico del Ministero perché la fideiussione a garanzia del creditore non sarebbe mai stata sottoscritta -:

se i fatti narrati in premessa corrispondano al vero e, nell'eventualità positiva, con chi l'amministrazione abbia sottoscritto il contratto di locazione dell'abitazione restaurata dalla Bortoletto Engineering in Venezia e, soprattutto, quali iniziative gravi e urgenti intendano assumere per dare soluzione alla vicenda narrata. (4-15832)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata martedì 27 novembre 2012
nell'allegato B della seduta n. 724
All'Interrogazione 4-15832 presentata da
MARCO BELTRANDI

Risposta. - In riferimento ai fatti riferiti dall'interrogante, si rappresenta che il Fondo edifici di culto (FEC) il 19 gennaio 2009 stipulò una convenzione con la società Media advertising per l'effettuazione di alcuni interventi di restauro su due immobili di proprietà: la chiesa di Santa Caterina in Magnanapoli a Roma e un appartamento a Venezia.
I costi dell'intervento sarebbero gravati interamente sulla medesima società, alla quale venivano concessi in esclusiva gli spazi pubblicitari ricavati dalla posa in opera dei ponteggi per effettuare i lavori di ristrutturazione.
La convenzione prevedeva anche che in nome e per conto della Media advertising, la ditta Bortoletto engineering si sarebbe impegnata ad eseguire gli interventi relativi all'appartamento di Venezia, come da contratto d'appalto stipulato tra i due soggetti (Bortoletto engineering e Media advertising).
L'impresa Bortoletto engineering, quindi, non è stata individuata dal Ministero dell'interno, bensì direttamente dalla Media advertising srl, con la quale il medesimo era già entrato in contatto per altre collaborazioni in tempi precedenti.
Successivamente, la ditta Bortoletto engineering avviava ed effettuava detti lavori fino a quando, a seguito delle inadempienze della Media advertising (mancato versamento dei ratei previsti), decideva di rescindere il contratto con detta società, presentando altresì istanza di fallimento nei confronti della medesima.
In relazione alla polizza fideiussoria, si evidenzia che l'articolo 12 della convenzione prevedeva che la Media advertising srl prestasse idonea garanzia al Fondo edifici di culto mediante polizza fideiussoria a copertura dei finanziamento dei lavori. Quindi, la fideiussione era una garanzia a tutela del F.E.C. La ditta Bortoletto avrebbe dovuto invocare una garanzia nel rapporto di appalto che la legava alla Media advertising srl.
Nessuna garanzia è stata rilasciata alla ditta Bortoletto da parte di questa amministrazione in quanto, come chiaramente espresso dall'avvocatura generale dello Stato, unico soggetto obbligato nei confronti della Bortoletto è la Media advertising srl, tenuta (in forza del contratto di appalto stipulato esclusivamente tra la Bortoletto engineering e la Media advertising srl) al versamento del compenso pattuito con le modalità e i tempi contrattualmente previsti.
A seguito del fallimento della Media advertising srl, un nuovo sponsor si è reso disponibile a subentrare nella convenzione al suo posto. Tuttavia, nessuno sconto è stato applicato al nuovo sponsor per i lavori relativi alla facciata della chiesa di Santa Caterina in Magnanapoli.
La mancata sottoscrizione della nuova convenzione fu determinata dalla pretesa della ditta Bortoletto di ottenere che il nuovo sponsor si impegnasse a pagare la stessa cifra pattuita a suo tempo con la Media advertising srl, senza che venisse effettuata alcuna verifica tecnica sui lavori eseguiti sull'appartamento di Venezia.
Non essendo stati ultimati i lavori, l'immobile non è stato collocato sul mercato in quanto non possiede i requisiti necessari ai fini di una eventuale locazione, con la conseguente impossibilità di raggiungere una soluzione transattiva extra giudiziale.
Sulla questione, comunque, il Ministero dell'interno si riserva di interessare nuovamente l'avvocatura generale dello Stato in ordine ad eventuali nuovi e diversi elementi che dovessero essere rappresentati.

Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Saverio Ruperto.