DI BIAGIO, TOTO e PROIETTI COSIMI. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri.
- Per sapere - premesso che:
l'ufficio voli di Stato, di Governo e umanitari presso la Presidenza del Consiglio dei ministri è stato più volte oggetto di atti di sindacato ispettivo e di interventi parlamentari, nonché di interventi da parte degli organi di stampa - nel corso della presente legislatura - in virtù delle presunte ambiguità operative e degli sprechi nella gestione dello stesso;
nello specifico la stampa nazionale denunciava un utilizzo spregiudicato ed estremamente superficiale dei voli di Stato, per questioni strettamente personali, da parte degli alti referenti delle realtà istituzionali, anche afferenti alle forze armate e agli enti locali, spesso nella totale assenza di controllo da parte del vertice politico-amministrativo preposto;
tale «scenario» oltre a mettere in luce il consistente dispendio di denaro pubblico e una rete di attenzioni e interessi focalizzati sull'ufficio da parte di altre amministrazioni, anche legate all'ambito militare, denunciava anche una fondamentale penuria di regole chiare e stringenti in materia di funzionamento dell'ufficio, nonché rispondenti alla situazione attualmente attraversata dal Paese;
inoltre, la dovizia di informazioni su materie riservate che ha caratterizzato le notizie diffuse dalla stampa nazionale, ha altresì evidenziato una grave carenza nelle garanzie di riservatezza e tutela delle informazioni che un servizio di tale rilevanza dovrebbe garantire, per la sicurezza stessa delle persone interessate e delle operazioni effettuate;
di recente il suindicato ufficio è stato nuovamente oggetto di attenzione da parte della stampa nazionale in virtù delle nuove attribuzioni di incarichi dirigenziali, da parte della Presidenza del Consiglio: nello specifico vi è stata la conferma del precedente dirigente dell'ufficio, con il rischio di garantire ad avviso degli interroganti una sorta di «continuità» con il presunto ambiguo sistema di gestione citato;
il Ministro per i rapporti con il Parlamento, Dino Piero Giarda nel dare riscontro all'interrogazione a risposta immediata 3-02150 avente ad oggetto la suindicata questione, ha evidenziato che nell'ambito della riduzione di spesa che interesserà anche l'organizzazione della Presidenza del Consiglio, «il Presidente del Consiglio ha ritenuto opportuno non confermare coloro che risultavano già collocati in pensione, ivi inclusi i nomi che sono indicati nella sua interrogazione a risposta immediata», tra i quali figura l'attuale dirigente dell'ufficio;
a conferma del citato orientamento, è da segnalare che la stessa Presidenza del Consiglio, in un comunicato del 26 febbraio 2012, ha precisato che, «il dato relativo al risparmio di spese nel settore dei voli di Stato, a seguito della contrazione delle ore/volo pari al 92 per cento comporta un risparmio, su base annua, di 23,5 milioni di euro»;
appaiono chiare le iniziative di contenimento delle risorse e di riduzione degli sprechi, - che ne hanno condizionato l'operatività in precedenza - coadiuvate dal perseguimento di obiettivi di trasparenza di cui il primo passo è stato senz'altro la pubblicazione sul web delle tabelle/resoconti relative all'impiego dei voli di Stato;
in ragione degli aspetti illustrati, oltre che dell'importanza e della delicatezza delle situazioni e operazioni curate dal menzionato ufficio, - nonché della rilevanza economica delle stesse - sarebbe auspicabile una riorganizzazione della struttura che, nell'ottica di spending review che sta interessando tutte le amministrazioni statali, garantisca e potenzi quell'imprescindibile funzione di direzione strategica, coordinamento e controllo del trasporto aereo di Stato assegnato dalla normativa vigente alla Presidenza del Consiglio dei ministri, quale vertice politico-amministrativo, e ribadito nella direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri 23 settembre 2011 e nel decreto-legge n. 98 del 2011) convertito dalla legge n. 111 del 2011;
tale funzione, unitamente alle delicate ricadute in termini autorizzativi che essa comporta, costituisce una fondamentale garanzia rispetto a potenziali ingerenze ed interessi esterni e deve essere mantenuta a livello della massima autorità di vertice del Governo, scongiurando qualsiasi ipotesi di revisione che tenda a spostare il coordinamento del trasporto aereo di Stato, di Governo, di sicurezza e per ragioni umanitarie su altre amministrazioni statali;
sarebbe pertanto auspicabile una riorganizzazione che mantenga il predetto ufficio alle dipendenze del Capo di Governo autorità politica delegata rispettandone così le specifiche peculiarità in accordo alle norme vigenti, e definendo altresì la chiara linea gerarchica - da mantenere sempre in ambito della Presidenza del Consiglio di ministri - che potrebbe consentire la soppressione di cariche superflue, quale l'attuale posizione di direttore generale ad esso associata, consentendo un consistente risparmio annuo nel bilancio dello Stato e una maggiore efficienza del servizio stesso -:
se non ritenga opportuno, in virtù di quanto evidenziato e nell'ottica di un risparmio di spesa che interesserà anche i profili organizzativi della Presidenza del Consiglio, valutare una riorganizzazione della struttura che, nel ribadire la centralità di quel ruolo di direzione strategica, di coordinamento e controllo che la normativa vigente assegna alla Presidenza del Consiglio dei ministri sia improntata ad una valorizzazione delle sue peculiarità e ad un'esigenza di sobrietà gestionale, evitando altresì ingerenze esterne, e in tale prospettiva, se si intenda rivedere l'attuale ammontare delle posizioni dell'ufficio, comprese quelle dirigenziali;
quali iniziative intenda predisporre al fine di garantire una chiara definizione delle modalità di finanziamento del trasporto aereo di Stato, alla quale corrisponda un'opportuna rendicontazione dei costi nel pieno rispetto di trasparenza;
se non ritenga opportuno, in virtù della delicatezza della materia, nonché per la sicurezza delle persone interessate - in primis le massime cariche dello Stato e i membri del Governo - predisporre iniziative volte a garantire che sia rispettata la dovuta riservatezza nelle procedure e nell'accesso agli uffici e agli atti, anche prevedendo vincoli più stringenti di sicurezza e riservatezza per il personale e i mezzi dedicati al trasporto aereo di Stato, attività di fondamentale supporto allo svolgimento dei compiti istituzionali delle autorità di Stato e di Governo. (4-15716)