ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15716

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 621 del 16/04/2012
Firmatari
Primo firmatario: DI BIAGIO ALDO
Gruppo: FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Data firma: 16/04/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TOTO DANIELE FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 16/04/2012
PROIETTI COSIMI FRANCESCO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 16/04/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 16/04/2012
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 16/04/2012
Attuale delegato a rispondere: RAPPORTI CON IL PARLAMENTO delegato in data 16/07/2012
Stato iter:
16/07/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 16/07/2012
GIARDA DINO PIERO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (RAPPORTI CON IL PARLAMENTO)
Fasi iter:

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 16/07/2012

RISPOSTA PUBBLICATA IL 16/07/2012

CONCLUSO IL 16/07/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15716
presentata da
ALDO DI BIAGIO
lunedì 16 aprile 2012, seduta n.621

DI BIAGIO, TOTO e PROIETTI COSIMI. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri.
- Per sapere - premesso che:

l'ufficio voli di Stato, di Governo e umanitari presso la Presidenza del Consiglio dei ministri è stato più volte oggetto di atti di sindacato ispettivo e di interventi parlamentari, nonché di interventi da parte degli organi di stampa - nel corso della presente legislatura - in virtù delle presunte ambiguità operative e degli sprechi nella gestione dello stesso;

nello specifico la stampa nazionale denunciava un utilizzo spregiudicato ed estremamente superficiale dei voli di Stato, per questioni strettamente personali, da parte degli alti referenti delle realtà istituzionali, anche afferenti alle forze armate e agli enti locali, spesso nella totale assenza di controllo da parte del vertice politico-amministrativo preposto;

tale «scenario» oltre a mettere in luce il consistente dispendio di denaro pubblico e una rete di attenzioni e interessi focalizzati sull'ufficio da parte di altre amministrazioni, anche legate all'ambito militare, denunciava anche una fondamentale penuria di regole chiare e stringenti in materia di funzionamento dell'ufficio, nonché rispondenti alla situazione attualmente attraversata dal Paese;

inoltre, la dovizia di informazioni su materie riservate che ha caratterizzato le notizie diffuse dalla stampa nazionale, ha altresì evidenziato una grave carenza nelle garanzie di riservatezza e tutela delle informazioni che un servizio di tale rilevanza dovrebbe garantire, per la sicurezza stessa delle persone interessate e delle operazioni effettuate;

di recente il suindicato ufficio è stato nuovamente oggetto di attenzione da parte della stampa nazionale in virtù delle nuove attribuzioni di incarichi dirigenziali, da parte della Presidenza del Consiglio: nello specifico vi è stata la conferma del precedente dirigente dell'ufficio, con il rischio di garantire ad avviso degli interroganti una sorta di «continuità» con il presunto ambiguo sistema di gestione citato;

il Ministro per i rapporti con il Parlamento, Dino Piero Giarda nel dare riscontro all'interrogazione a risposta immediata 3-02150 avente ad oggetto la suindicata questione, ha evidenziato che nell'ambito della riduzione di spesa che interesserà anche l'organizzazione della Presidenza del Consiglio, «il Presidente del Consiglio ha ritenuto opportuno non confermare coloro che risultavano già collocati in pensione, ivi inclusi i nomi che sono indicati nella sua interrogazione a risposta immediata», tra i quali figura l'attuale dirigente dell'ufficio;

a conferma del citato orientamento, è da segnalare che la stessa Presidenza del Consiglio, in un comunicato del 26 febbraio 2012, ha precisato che, «il dato relativo al risparmio di spese nel settore dei voli di Stato, a seguito della contrazione delle ore/volo pari al 92 per cento comporta un risparmio, su base annua, di 23,5 milioni di euro»;

appaiono chiare le iniziative di contenimento delle risorse e di riduzione degli sprechi, - che ne hanno condizionato l'operatività in precedenza - coadiuvate dal perseguimento di obiettivi di trasparenza di cui il primo passo è stato senz'altro la pubblicazione sul web delle tabelle/resoconti relative all'impiego dei voli di Stato;

in ragione degli aspetti illustrati, oltre che dell'importanza e della delicatezza delle situazioni e operazioni curate dal menzionato ufficio, - nonché della rilevanza economica delle stesse - sarebbe auspicabile una riorganizzazione della struttura che, nell'ottica di spending review che sta interessando tutte le amministrazioni statali, garantisca e potenzi quell'imprescindibile funzione di direzione strategica, coordinamento e controllo del trasporto aereo di Stato assegnato dalla normativa vigente alla Presidenza del Consiglio dei ministri, quale vertice politico-amministrativo, e ribadito nella direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri 23 settembre 2011 e nel decreto-legge n. 98 del 2011) convertito dalla legge n. 111 del 2011;

tale funzione, unitamente alle delicate ricadute in termini autorizzativi che essa comporta, costituisce una fondamentale garanzia rispetto a potenziali ingerenze ed interessi esterni e deve essere mantenuta a livello della massima autorità di vertice del Governo, scongiurando qualsiasi ipotesi di revisione che tenda a spostare il coordinamento del trasporto aereo di Stato, di Governo, di sicurezza e per ragioni umanitarie su altre amministrazioni statali;

sarebbe pertanto auspicabile una riorganizzazione che mantenga il predetto ufficio alle dipendenze del Capo di Governo autorità politica delegata rispettandone così le specifiche peculiarità in accordo alle norme vigenti, e definendo altresì la chiara linea gerarchica - da mantenere sempre in ambito della Presidenza del Consiglio di ministri - che potrebbe consentire la soppressione di cariche superflue, quale l'attuale posizione di direttore generale ad esso associata, consentendo un consistente risparmio annuo nel bilancio dello Stato e una maggiore efficienza del servizio stesso -:

se non ritenga opportuno, in virtù di quanto evidenziato e nell'ottica di un risparmio di spesa che interesserà anche i profili organizzativi della Presidenza del Consiglio, valutare una riorganizzazione della struttura che, nel ribadire la centralità di quel ruolo di direzione strategica, di coordinamento e controllo che la normativa vigente assegna alla Presidenza del Consiglio dei ministri sia improntata ad una valorizzazione delle sue peculiarità e ad un'esigenza di sobrietà gestionale, evitando altresì ingerenze esterne, e in tale prospettiva, se si intenda rivedere l'attuale ammontare delle posizioni dell'ufficio, comprese quelle dirigenziali;

quali iniziative intenda predisporre al fine di garantire una chiara definizione delle modalità di finanziamento del trasporto aereo di Stato, alla quale corrisponda un'opportuna rendicontazione dei costi nel pieno rispetto di trasparenza;

se non ritenga opportuno, in virtù della delicatezza della materia, nonché per la sicurezza delle persone interessate - in primis le massime cariche dello Stato e i membri del Governo - predisporre iniziative volte a garantire che sia rispettata la dovuta riservatezza nelle procedure e nell'accesso agli uffici e agli atti, anche prevedendo vincoli più stringenti di sicurezza e riservatezza per il personale e i mezzi dedicati al trasporto aereo di Stato, attività di fondamentale supporto allo svolgimento dei compiti istituzionali delle autorità di Stato e di Governo. (4-15716)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata lunedì 16 luglio 2012
nell'allegato B della seduta n. 666
All'Interrogazione 4-15716 presentata da
ALDO DI BIAGIO

Risposta. - In relazione all'atto di sindacato ispettivo indicato in oggetto, concernente utilizzo del trasporto aereo di Stato e in conformità a quanto comunicato dall'ufficio del segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, si fa presente quanto segue.
L'onorevole Di Biagio, partendo dalle stesse premesse degli altri interroganti (articoli di stampa) relative a censure alla gestione del trasporto aereo di Stato, ribadisce l'esigenza del contenimento della spesa per il settore di cui dà atto al Governo e invita l'Esecutivo a sopprimere la posizione di direttore generale (più esattamente di dirigente di 1a fascia) associata alla direzione dell'ufficio per i voli di Stato, pur respingendo ogni ipotesi di trasferimento delle competenze sul settore ad amministrazioni diverse dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L'interrogante chiede alla Presidenza del Consiglio dei Ministri di far conoscere quali iniziative intenda assumere per la garanzia del finanziamento del trasporto aereo di Stato, per la rendicontazione delle spese e se ritenga opportuno introdurre norme a garanzia della riservatezza della trattazione dei relativi atti.
Premesso che non risulta alcunché dalla documentazione d'ufficio circa l'impiego di velivoli di Stato per «alti referenti delle realtà istituzionali» afferenti le Forze armate ed agli enti locali giacché i predetti, secondo le norme vigenti (decreto-legge n. 98 del 2011 e direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 settembre 2011), non sono ammessi a fruire del trasporto aereo governativo, semmai, solo relativamente ai primi, possono essere presenti altre forme di fruizione dei mezzi aerei militari, non è accettabile che si possa parlare, come fa l'interrogante, di uso «strettamente personale» degli aeromobili di stato «nella totale assenza di controllo del vertice politico-amministrativo preposto».
Infatti non esiste alcun volo cui non corrisponda una istruttoria formale che si conclude, previo visto del segretario generale della P.C.M. in un'autorizzazione del Sottosegretario di Stato appositamente delegato.
Non ha senso, inoltre, parlare di motivazioni strettamente personali del beneficiario poiché la suddetta istruttoria non potrebbe concludersi positivamente se non in presenza di motivazioni istituzionali e/o di sicurezza, come prescritto dalla direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2011, ora vigente e da tutte quelle che l'hanno preceduta.
Si deve smentire anche l'ipotesi di penuria di regole chiare e stringenti poiché, a decorrere dall'anno 2000, per volontà governativa, stimolata e supportata dall'ufficio diretto dal comandante Di Loreto, è in vigore una regolazione compiuta della materia, semmai si poteva auspicare, in passato, la carenza di una norma primaria che desse maggiore autorevolezza alla stessa sul piano normativo.
Oggi, con il decreto-legge n. 98 del 2011, convertito con legge n. 111 del 2011 si può ritenere che il quadro normativo sia sufficientemente completo.
Quanto alla problematica del livello ordinamentale della struttura deputata al coordinamento del trasporto di Stato, il Governo assumerà le necessarie determinazioni nell'ambito del processo di spending review in corso avendo a mente l'esigenza primaria di contenere i costi di funzionamento della Presidenza del Consiglio dei ministri pur non trascurando la necessità di conferire ad ogni gruppo di funzioni il conveniente livello di supporto amministrativo.
Relativamente alla garanzia del finanziamento del trasporto aereo di Stato ed alla definizione delle relative modalità, ove si leggano le premesse della direttiva 23 settembre 2011, si noterà il dichiarato intendimento di procedere all'emanazione di un regolamento di attuazione dell'articolo 3 del decreto-legge n. 98 del 2011, che dovrà evidentemente dedicare la dovuta attenzione alla questione del finanziamento; l'incombenza di molti e più urgenti adempimenti governativi non ha reso ancora possibile definire tale provvedimento, il cui iter procedimentale è alquanto laborioso poiché la materia richiede la previa intesa delle molteplici amministrazioni interessate.
È appena il caso di ribadire che nella materia in parola è indiscutibile la presenza di un interesse governativo che ne determina l'attribuzione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri a prescindere dal soggetto al quale è affidata la gestione di mezzi aerei mentre si riconosce l'opportunità che le informazioni e gli atti siano considerati materia sensibile ragion per cui, in Presidenza, il personale destinato alla loro trattazione è convenientemente selezionato, indottrinato e dotato di N.O.
È auspicabile, ed il Governo presterà la massima attenzione a tale aspetto, che altrettanto avvenga nell'ambito di tutte le componenti del sistema che provvedono all'erogazione del servizio la cui «impermeabilità» non appare, allo stato, altrettanto certa.

Il Ministro per i rapporti con il Parlamento: Dino Piero Giarda.