ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15687

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 620 del 12/04/2012
Firmatari
Primo firmatario: REALACCI ERMETE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/04/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 12/04/2012
Stato iter:
22/01/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/01/2013
PASSERA CORRADO MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 04/06/2012

SOLLECITO IL 02/08/2012

SOLLECITO IL 06/11/2012

SOLLECITO IL 06/12/2012

SOLLECITO IL 07/01/2013

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/01/2013

CONCLUSO IL 22/01/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15687
presentata da
ERMETE REALACCI
giovedì 12 aprile 2012, seduta n.620

REALACCI. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:

il 2 marzo 2012 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale un decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per garantire rotte marittime sicure nelle acque interne del Paese. Questo atto normativo è stato emanato in seguito al tragico incidente di nave Concordia, facente parte della flotta Costa Crociere, incagliatasi, fuori rotta, sugli scogli di Punta la Gabbianata presso l'isola del Giglio lo scorso 13 gennaio 2012. Tale decreto è conosciuto come decreto «anti-inchini e per le rotte sicure»;

con detta norma si prevede per le grandi navi, senza alcuna deroga, il divieto di navigazione nelle aree protette e a due miglia dai loro confini. Viene poi fissato l'interdizione al passaggio nel Bacino di San Marco a Venezia di navi con stazza superiore alle 40 tonnellate e che nel delicatissimo per il suo ecosistema «Santuario dei Cetacei» i mercantili e le navi cargo adottino procedure speciali volte a garantire la non dispersione dei carichi con l'intento di evitare incidenti simili a quello verificatasi nell'acque dell'isola della Gorgona. Per cui l'interrogante ha presentato al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare l'atto 4-14436, il cui iter è ancora in corso;

si apprende da notizie di stampa nazionale e da importanti associazioni ambientaliste e, in primis Legambiente, che nei giorni scorsi si siano succedute una serie di riunioni fra enti locali e rappresentanti di categorie professionali interessate presso il comando del compartimento marittimo della Liguria. Quest'ultimo avrebbe predisposto un'ordinanza per consentire l'ancoraggio delle grandi navi da crociera ad appena 500 metri dal confine delle aree marine protette di competenza;

la sopraccitata ordinanza perciò vorrebbe consentire l'ancoraggio e i passaggi delle grandi navi da crociera a 500 metri dalla costa nel Golfo del Tigullio -:

se i Ministri interrogati siano a conoscenza della vicenda e se questa corrisponda al vero; se detta ordinanza, ove fosse stata emanata, sia legittima rispetto al decreto «anti-inchini» varato lo scorso 1° marzo;

quali iniziative urgenti intendano mettere in campo i Ministri interrogati affinché venga rispettata tale disposizione e non si mettano più a rischio, con rotte azzardate e carichi merci pericolosi, le aree più belle e delicate delle nostre coste, considerando il fatto che oltre l'ambiente e la salvaguardia dell'ecosistema marino il nuovo quadro normativo interessa tutta la sicurezza della navigazione marittima.
(4-15687)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata martedì 22 gennaio 2013
nell'allegato B della seduta n. 739
All'Interrogazione 4-15687 presentata da
ERMETE REALACCI

Risposta. - Con riferimento all'interrogazione in esame, si forniscono i seguenti elementi di risposta.
Come è noto, con il decreto del 2 marzo 2012 emanato dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare sono state adottate, tra l'altro, talune misure generali di navigazione per la protezione delle aree sensibili e particolarmente vulnerabili, limitando o vietando il traffico delle navi mercantili superiori alle 500 tonnellate di stazza lorda adibite al trasporto merci e passeggeri.
Successivamente, in data 30 aprile 2012, questo dicastero, acquisito l'assenso del Ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare, ha emanato una direttiva al fine di rafforzare ulteriormente gli standard di sicurezza della navigazione e di migliorare la tutela dell'ambiente marino; e, nel disporre il coinvolgimento del comando generale del corpo delle capitanerie di porto, ha richiamato l'attenzione sulle necessarie esigenze di sicurezza anche dei trasbordi e dei trasporti da e per quelle navi da crociera che, per consentire l'accesso a terra dei passeggeri, debbano ancorarsi in prossimità dei parchi e delle aree marine protette.
Inoltre, la suddetta direttiva ha chiarito che le segnalate esigenze di sicurezza possono comportare l'adozione, da parte delle autorità marittime, dei previsti limiti di distanza differenti di cui al comma 1 dell'articolo 1 del citato decreto interministeriale, alla presenza di circostanze ben definite e con il coinvolgimento degli enti gestori.
Pertanto, alla luce del suddetto decreto e della succitata direttiva, in data 30 aprile 2012 l'ufficio circondariale marittimo di Santa Margherita Ligure, sentiti gli enti interessati, ha emanato l'ordinanza n. 56 del 30 aprile 2012, con cui è stato approvato il «Regolamento per le operazioni di atterraggio, ancoraggio e sosta delle navi da crociera nella zona e nel punto di fonda individuati nella rada del Golfo Marconi per le operazioni di trasbordo dei passeggeri che accedono ai porti di Santa Margherita Ligure, Rapallo e Portofino».
Tale provvedimento ha, tra l'altro, disposto la traslazione verso il largo ad una distanza immediatamente superiore a 0,7 miglia nautiche (1296,4 metri) dal perimetro esterno dell'Area marina protetta delle zone di fonda.
Inoltre, ha disciplinato il raggiungimento e l'allontanamento dalle predette zone di fonda in modo tale da garantire, attraverso l'individuazione di rotte dirette e l'osservanza delle particolari cautele previste nella parte dispositiva dell'ordinanza, la sicurezza anche ambientale della navigazione in quella determinata zona di mare, anche in considerazione della morfologia del territorio e della profondità dei fondali.

Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti: Corrado Passera.