ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15660

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 619 del 11/04/2012
Firmatari
Primo firmatario: ORLANDO LEOLUCA
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 11/04/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 11/04/2012
Stato iter:
06/08/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/08/2012
DI PAOLA GIAMPAOLO MINISTRO - (DIFESA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 06/08/2012

CONCLUSO IL 06/08/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15660
presentata da
LEOLUCA ORLANDO
mercoledì 11 aprile 2012, seduta n.619

LEOLUCA ORLANDO. -
Al Ministro della difesa.
- Per sapere - premesso che:

il decreto-legge n. 216 del 2011, convertito con modificazioni dalla legge n. 14 del 2012 recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative, ha previsto all'articolo 8 modifiche al codice dell'ordinamento militare, nella fattispecie, all'articolo 1476, commi 2 e 3 del decreto legislativo 66 del 2010, le parole: «ufficiali, sottufficiali e volontari», ovunque ricorrono, sono sostituite dalle seguenti:«A) ufficiali, B) marescialli/ispettori, C) sergenti/sovrintendenti e D) graduati/militari di truppa, fermo restando il numero complessivo dei rappresentanti»; conseguentemente, l'istituzione e lo scorporo della categoria «C» (sergenti) dalla categoria «B» (sottufficiali), rappresenterà solo il personale del ruolo marescialli;

a seguito di tali modifiche, la categoria dei graduati delle forze armate e delle forze di polizia, a ordinamento militare, ritiene che le proprie istanze sia volta disattese in quanto è già presente una situazione di sofferenza della categoria e che la stessa paga lo scotto più pesante sia in termini di sacrificio estremo nell'adempimento del dovere sia in termini economici col blocco delle remunerazioni;

inoltre, la citata categoria ritiene che le disposizioni legislative sopra citate anziché rafforzare l'organismo di rappresentanza dei militari, rischiano invece di indebolirlo, esponendolo a un serio pericolo di ulteriore delegittimazione agli occhi dei rappresentati, accrescendo le spinte dalla base volte a ottenere la sindacalizzazione della rappresentanza militare, peraltro più volte denunciata pubblicamente dai delegati Cocer dell'Esercito, i graduati Leonardo Bitti e Girolamo Foti;

la suddetta attività discriminatoria contrasterebbe, tra l'altro, con lo spirito del nuovo Codice dell'ordinamento militare come previsto dall'articolo 627 del decreto legislativo 66 del 2010 che ha sancito che le categorie dei militari siano suddivise in Ufficiali, Sottufficiali, graduati e militari di truppa;

il legislatore ha deciso di separare il ruolo sergenti/sovrintendenti senza che ciò abbia investito anche la separazione della categoria graduati dalla truppa - e all'interno della Truppa tra il VFP1 e VFP4 - che trova legittimazione giuridica rispetto a quella dei sovrintendenti, perché quest'ultimo ruolo è ricompreso nell'unica categoria «sottufficiali» -:

quale sia l'intendimento del ministro interrogato in ordine a quanto esposto in premessa e se non ritenga di assumere iniziative normative correttive in tal senso. (4-15660)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata lunedì 6 agosto 2012
nell'allegato B della seduta n. 677
All'Interrogazione 4-15660 presentata da
LEOLUCA ORLANDO

Risposta. - In merito all'interrogazione in esame si fa presente che il tema della suddivisione, nell'ambito della rappresentanza, della categoria dei graduati e dei militari di truppa sarà oggetto di studio e compiuto approfondimento nel più ampio quadro della revisione dello strumento militare, contemplata dall'apposito disegno di legge delega attualmente all'esame del Senato della Repubblica (A.S. n. 3271).
Ciò, in quanto evidentemente l'obiettivo perseguito dal provvedimento è quello di operare una revisione complessiva, ovvero analitica e dettagliata, ma anche onnicomprensiva, nella quale ogni elemento dovrà necessariamente essere considerato e valutato non singolarmente ma come parte integrante di un unicum che deve rimanere armonico per essere efficace ed efficiente.
In tale ambito, pertanto, come è logico che sia, potranno essere valutati e - ove necessario - individuati eventuali interventi che possano continuare a salvaguardare e, se possibile, ad ottimizzare l'esercizio del rilevante ruolo svolto dagli organi della rappresentanza militare.

Il Ministro della difesa: Giampaolo Di Paola.