ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15624

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 618 del 05/04/2012
Firmatari
Primo firmatario: DI STANISLAO AUGUSTO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 05/04/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 05/04/2012
Stato iter:
01/08/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 01/08/2012
DI PAOLA GIAMPAOLO MINISTRO - (DIFESA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 01/08/2012

CONCLUSO IL 01/08/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15624
presentata da
AUGUSTO DI STANISLAO
giovedì 5 aprile 2012, seduta n.618

DI STANISLAO. -
Al Ministro della difesa.
- Per sapere - premesso che:

da un recentissimo articolo pubblicato su MetroNews dal titolo «Afghanistan, appalti per tre bunker mai costruiti. Si muove la procura» emerge come i veri interessi ed obiettivi siano oggi ben diversi
dalla ricostruzione e dalla cooperazione allo sviluppo in quel Paese;

nell'articolo in questione si parla di un appalto di 254 mila euro affidato per la costruzione di tre bunker in cemento armato a Baia Murghab;

secondo il capitolato d'appalto che Metro ha potuto visionare, i bunker dovrebbero essere muniti di un sistema di difesa detto «hesco bastion», una sorta di muraglia di protezione dietro alla quale dovrebbero trovare rifugio i nostri soldati;

secondo le fonti riportate nell'articolo nonostante la gara d'appalto vinta, e i termini di costruzione fissati in 90 giorni e scaduti a fine gennaio i tre bunker non sono stati affatto costruiti nonostante i solleciti del comando militare;

ad oggi a Baia Murgab ci sono 400 militari che devono arrangiarsi con bunker sicuri solo per 40;

altresì è emerso che a vincere l'appalto per i bunker è stata una ditta il cui rappresentante legale sarebbe dipendente delle forze armate e particolarmente amico dei vertici Cai e Imc (Infrastructure management center), entrambi aereonautici. La fonte di Metro ha dichiarato che «quei bunker non li faranno mai, può accadere qualsiasi cosa, molti miei colleghi sono senza protezione»;

è evidente, dunque che la stabilizzazione e ricostruzione dell'Afghanistan non solo è complessa e complicata, ma cela dietro un livello di corruzione ed un intreccio di interessi politici, economici, industriali, bellici non più sostenibile ed accettabile -:

se il Governo intenda chiarire i gravissimi fatti citati in premessa sui quali anche la procura si sta muovendo;

se il Governo intenda verificare e dettagliare nell'immediato le condizioni di protezione nei contingenti italiani anche e soprattutto dopo le recenti dichiarazioni dei servizi segreti circa l'elevato livello di minaccia per i soldati italiani. (4-15624)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata mercoledì 1 agosto 2012
nell'allegato B della seduta n. 675
All'Interrogazione 4-15624 presentata da
AUGUSTO DI STANISLAO

Risposta. - In merito alla questione affrontata con l'interrogazione in esame, faccio osservare preliminarmente che, riguardo ai contenuti del richiamato articolo di stampa, le competenti autorità presenti in teatro operativo hanno già portato a conoscenza della situazione l'autorità giudiziaria militare.
Pertanto, alla luce dell'indagine in atto da parte dell'autorità inquirente, non è possibile, per evidenti ragioni, fornire un riscontro esaustivo a tutti i quesiti posti.
Tale esigenza di riserbo, peraltro, si impone anche per quanto concerne gli elementi informativi richiesti dall'onorevole interrogante in ordine ai lavori infrastrutturali, in relazione ai potenziali rischi per la sicurezza stessa delle basi e del personale ivi impiegato derivanti da una loro eventuale divulgazione.
Pertanto, posso limitarmi a riferire che:

nell'ottica di promuovere lo sviluppo economico, la policy del comando dell'operazione ISAF (cosiddetta «Afghan first») prevede l'impiego di ditte locali per l'affidamento di lavori infrastrutturali;

a carattere generale, l'amministrazione difesa provvede alla puntuale applicazione delle previsioni normative vigenti in materia di gare d'appalto e vigila sia sul regolare svolgimento delle procedure concorsuali sia sulla corretta esecuzione delle prestazioni richieste, arrivando ad assumere, in casi di difformità dell'opera richiesta, i provvedimenti previsti dalla contrattualistica pubblica, ivi comprese le penali per il ritardato adempimento delle obbligazioni contrattuali.
Con riferimento, invece, all'opportunità indicata dall'onorevole interrogante di «verificare nell'immediato le condizioni di protezione dei contingenti italiani», mi preme sottolineare come il Dicastero ponga assoluta priorità nell'assicurare elevati livelli di protezione al personale militare impiegato nelle missioni internazionali.
Infatti, l'amministrazione difesa, in linea di continuità con i precedenti governi, è impegnata costantemente nello studio e aggiornamento di tutte le possibili soluzioni tecniche e, allo stesso tempo, nella messa a disposizione delle necessarie misure ad ampio spettro - mezzi, equipaggiamenti, infrastrutture, intelligence, eccetera - per tutelare al meglio la sicurezza del personale, contribuendo alla prevenzione ed al contrasto delle minacce attualmente esistenti e di quelle ragionevolmente prevedibili.

Il Ministro della difesa: Giampaolo Di Paola.