ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15617

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 618 del 05/04/2012
Firmatari
Primo firmatario: ORLANDO LEOLUCA
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 05/04/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
EVANGELISTI FABIO ITALIA DEI VALORI 05/04/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 05/04/2012
Stato iter:
24/05/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/05/2012
DE MISTURA STAFFAN SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 24/05/2012

CONCLUSO IL 24/05/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15617
presentata da
LEOLUCA ORLANDO
giovedì 5 aprile 2012, seduta n.618

LEOLUCA ORLANDO e EVANGELISTI. -
Al Ministro degli affari esteri.
- Per sapere - premesso che:

l'Asia risulta essere il continente in cui i diritti umani e la libertà di religione sembrano più soggetti a limitazioni e provvedimenti repressivi, in particolare nella Repubblica popolare cinese, malgrado il fatto che l'articolo 36 della sua Costituzione preveda la libertà di credenza religiosa; le autorità governative, infatti, cercano di limitare le pratiche religiose ad organizzazioni approvate dal governo e a luoghi di culto registrati, e di controllare lo sviluppo dei gruppi religiosi;

da anni, a livello internazionale, si segue con particolare attenzione la situazione dei diritti umani in Cina, denunciandone puntualmente i singoli casi di violazione delle libertà fondamentali e dei diritti individuali, ma anche le dure sentenze imposte ai dissidenti politici, la persecuzione delle minoranze religiose, la non ratifica delle convenzioni internazionali sui diritti umani dell'ONU;

come si apprende ancora da notizie di stampa, continua a essere pericoloso essere cristiani e vivere in Cina; infatti, secondo quanto denuncia ChinAid (un'associazione che si batte per la libertà religiosa in Cina), nel 2011 la repressione sui cristiani e le diverse chiese in Cina, da parte dello Stato, è peggiorata in maniera significativa. Prendendo in esame il numero totale di casi di persecuzione, di persone fisiche perseguitate, di persone arrestate e i casi di abuso, tra il 2010 e il 2011 si rileva un'impennata del 42,5 per cento di tali episodi anti-cristiani;

stessa sorte investe da sempre anche l'antichissima pratica spirituale cinese, nota come Falun Dafa o Falun Gong; il potente partito comunista, infatti, continua a ostacolarne la pratica con metodi persecutori efferati e a non consentire la diffusione della sua cultura e tradizione pacifica, malgrado non rappresenti in alcun modo un movimento politico -:

se non ritenga di voler promuovere e ottenere, sia nell'ambito dei rapporti bilaterali in caso di stipula di accordi, sia in quello dell'Unione europea, la ferma condanna dei duri trattamenti e delle persecuzioni perpetrate dalle autorità cinesi, sia nei confronti dei cristiani sia dei tanti seguaci di pratiche spirituali difformi da ideologie. (4-15617)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata giovedì 24 maggio 2012
nell'allegato B della seduta n. 638
All'Interrogazione 4-15617 presentata da
LEOLUCA ORLANDO

Risposta. - L'Italia e la Cina hanno istituito un «partenariato strategico» dal 2004, all'interno del quale, in uno spirito di mutuo rispetto, amicizia e franchezza, si discute al più alto livello di tutte le tematiche dell'agenda globale e bilaterale.
Nei suoi contatti con le Autorità del Paese competenti in materia di politica religiosa, l'Ambasciatore d'Italia a Pechino solleva regolarmente la questione dei fedeli, cristiani e non, ribadendo la forte attenzione del Governo italiano nei confronti dei loro comportamenti e situazioni che rischiano di essere finanche incompatibili con lo spirito della Costituzione della Repubblica popolare il cui dettato riconosce, all'articolo 36, la libertà di credo. Il tema del rispetto dei diritti umani è stato altresì affrontato in occasione della recente visita in Cina del signor Presidente del Consiglio, Mario Monti, il quale ha ottenuto rassicurazioni dal Primo Ministro del Consiglio di Stato, Wen Jiabao, circa le intenzioni del proprio Governo di progredire sul sentiero delle riforme.
Anche in seno al concerto europeo vi è notevole sensibilità e si registra assiduamente un attivo ruolo italiano. L'ultima occasione è stata nel corso del XIV vertice tra l'Unione e la Cina tenutosi a Pechino il 14 febbraio 2012, anche su sollecitazione italiana, il Presidente Van Rompuy ha sollevato nei colloqui con Wen Jiabao la questione della libertà religiosa e dei diritti dell'uomo.
Anche in occasione della riunione informale dei Ministri degli esteri della Ue del 9 marzo 2012, il Ministro Terzi ha attirato l'attenzione degli Stati membri sulla necessità di intensificare gli sforzi nel campo della tutela della libertà di religione e della protezione delle minoranze religiose, chiedendo specificamente che tale tema venga posto al centro dell'azione europea, anche attraverso l'elaborazione di apposite «linee-guida», e che a tali programmi siano assicurati adeguati stanziamenti finanziari.
In ambito onusiano, infine, l'Italia ha contribuito all'adozione della risoluzione contro ogni forma di intolleranza e discriminazione religiosa, promossa dall'Unione europea e adottata dall'Assemblea generale nel dicembre 2011. Grazie all'azione dell'Italia infatti, la risoluzione postula il dovere in capo a ogni Stato di esercitare la massima vigilanza per prevenire gli episodi di violenza contro gli appartenenti a minoranze religiose e punirne i responsabili. Un'analoga risoluzione - per la quale si rileva il medesimo apporto italiano - è stata adottata dal Consiglio diritti umani nella sua diciannovesima sessione, del marzo 2012.

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri: Staffan de Mistura.