ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15511

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 613 del 28/03/2012
Firmatari
Primo firmatario: DI STANISLAO AUGUSTO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 28/03/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 28/03/2012
Stato iter:
24/07/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/07/2012
DI PAOLA GIAMPAOLO MINISTRO - (DIFESA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 24/07/2012

CONCLUSO IL 24/07/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15511
presentata da
AUGUSTO DI STANISLAO
mercoledì 28 marzo 2012, seduta n.613

DI STANISLAO. -
Al Ministro della difesa.
- Per sapere - premesso che:

sulla base delle valutazioni frutto di una consulenza tecnica eseguita all'indomani della morte di un parà e del ferimento di altri cinque commilitoni per il ribaltamento di un mezzo Lince avvenuto il 23 febbraio 2011 sulla strada statale Aurelia (comune di Tarquinia), la procura di Civitavecchia ha ordinato il sequestro di un esemplare dello stesso tipo e modello di quello coinvolto nell'incidente;

il mezzo in questione è uno dei blindati Lince della Iveco utilizzati anche dai militari italiani impegnati nelle missioni all'estero e che potrebbero essere particolarmente pericolosi da quanto è emerso dall'inchiesta;

il Lince, in cui si trovavano la vittima e altri cinque caporali rimasti feriti, si ribaltò all'altezza del chilometro 103 dell'Aurelia. Dalle indagini emerse che il conducente perse il controllo del mezzo che, dopo essere sbandato prima a destra e poi a sinistra, si ribaltò provocando lo schiacciamento sull'asfalto dell'abitacolo;

è emerso che questi mezzi sono particolarmente pericolosi soprattutto nei casi di trasferimenti stradali a velocità sostenuta, quando la stabilità dello stesso mezzo e la sicurezza di chi si trova nell'abitacolo sembrano venir meno;

il provvedimento è stato emesso circa un mese fa eppure non è stato ancora eseguito dal comando logistico dell'Esercito, nonostante la procura lo ritenga necessario per completare una serie di «accertamenti tecnici all'esito dei quali potrà definitivamente stabilirsi se quel sinistro sia stato cagionato effettivamente da intrinseci elementi di instabilità del mezzo tali da rendere manifesto il rischio di reiterazione di sinistri del medesimo genere»;

la sicurezza e la protezione dei soldati italiani sono di primaria importanza e devono essere una priorità per il Ministero della difesa ed i mezzi e le attrezzature in dotazione devono necessariamente ed efficacemente contribuire perché ciò avvenga e non devono in alcun modo minare o addirittura ostacolare la salvaguardia dei militari;

i recenti episodi in Afghanistan in cui hanno perso la vita soldati italiani sono stati classificati come incidenti stradali avvenuti con mezzi Lince -:

se il Governo non intenda spiegare perché il comando logistico dell'esercito non abbia ancora eseguito il provvedimento della procura di Civitavecchia;

se il Governo, alla luce anche dell'escalation di violenze e di attacchi in Afghanistan, non ritenga di dover accertarsi nell'immediato della protezione e della sicurezza dei soldati italiani verificando mezzi e attrezzature in dotazione. (4-15511)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata martedì 24 luglio 2012
nell'allegato B della seduta n. 671
All'Interrogazione 4-15511 presentata da
AUGUSTO DI STANISLAO

Risposta. - A premessa evidenzio che al richiamato provvedimento della procura di Civitavecchia è stata data piena esecuzione, pur con i tempi tecnici necessari alla messa a disposizione del mezzo in parola. In particolare, si rappresenta che:

il 22 febbraio 2012, il Centro polifunzionale di sperimentazione ha ricevuto il decreto di sequestro ma - non disponendo di un veicolo tipo Lince - si è rivolto al Dipartimento trasporti e materiali, che a sua volta ha attivato il Comando delle forze operative terrestri;

il 28 marzo 2012, il predetto Centro ha ricevuto il veicolo in questione dal 185o Reggimento paracadutisti della Brigata «Folgore» e, il giorno successivo, il nucleo carabinieri di polizia militare dell'Ente ha posto sotto sequestro lo stesso, nominando il relativo custode giudiziario ed informando la competente Autorità giudiziaria.
Ciò premesso, mi preme confermare che l'amministrazione Difesa continua ad attribuire l'assoluta priorità alla protezione dei nostri militari, mettendo a loro disposizione dotazioni e capacità necessarie a garantire la massima sicurezza possibile.
In tale ottica, quindi, posso assicurare che la Difesa proseguirà la propria azione con costante e massimo impegno ai fini del tempestivo aggiornamento dei mezzi e degli equipaggiamenti impiegati, mediante lo studio e la realizzazione delle soluzioni tecniche più avanzate per tutelare al meglio la sicurezza del personale, contribuendo alla prevenzione e al contrasto delle minacce attualmente esistenti e di quelle ragionevolmente prevedibili.
Per quanto riguarda, in particolare, il «Lince» la Forza armata, al termine della prevista omologazione, ha condotto ulteriori verifiche circa la stabilità dinamica del mezzo, mettendolo a confronto con altre tipologie in servizio nell'Esercito. Tali verifiche non hanno evidenziato significative criticità, facendo invece emergere una sostanziale omogeneità di comportamento rispetto a tutti gli altri veicoli.
Pur a fronte del fatto che in alcuni casi di ribaltamento del «Lince» si sono verificati danni alle persone, i competenti organi tecnico-operativi militari non ritengono, al momento, che sussistano elementi di valutazione tecnica/operativa tali da indurre alla sospensione del servizio del mezzo, considerato operativamente valido e indispensabile per la protezione fisica da minacce derivanti da attacchi con tiro diretto e con uso di ordigni improvvisati (ied), come dimostratosi in molti casi.
Aggiungo, infine, che nell'ambito delle attuali capacità produttive industriali a livello mondiale non è disponibile un'alternativa più valida in grado di garantire almeno lo stesso livello di protezione del «Lince», che, peraltro, viene utilizzato dalle forze Armate di altre sette Nazioni.

Il Ministro della difesa: Giampaolo Di Paola.