ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15497

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 612 del 27/03/2012
Firmatari
Primo firmatario: GOLFO LELLA
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 27/03/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 27/03/2012
Stato iter:
20/12/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 20/12/2012
SEVERINO DI BENEDETTO PAOLA MINISTRO - (GIUSTIZIA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 20/12/2012

CONCLUSO IL 20/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15497
presentata da
LELLA GOLFO
martedì 27 marzo 2012, seduta n.612

GOLFO. -
Al Ministro della giustizia, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:

il 15 dicembre 2011 il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione nella quale invita gli Stati membri a stanziare idonee risorse alla ristrutturazione e all'ammodernamento delle carceri. Il Parlamento europeo ha inoltre invitato la Commissione e le istituzioni dell'Unione europea ad avanzare una proposta legislativa sui diritti delle persone private della libertà, e a sviluppare ed applicare regole minime per le condizioni carcerarie e di detenzione nonché standard uniformi per il risarcimento delle persone ingiustamente detenute o condannate;

in Italia l'adeguamento, il potenziamento e la messa a norma delle infrastrutture penitenziarie costituiscono misure indispensabili per ridurre lo stato di tensione detentiva derivante dal sovraffollamento degli istituti penitenziari;

in Calabria, in particolare, i tredici istituti penitenziari presentano un indice medio di sovraffollamento del 71,2 per cento;

l'interrogante ha potuto constatare personalmente, visitando la sezione femminile del penitenziario reggino di San Pietro, la sussistenza di condizioni lesive della dignità personale di una struttura che ospita 370 detenuti su una capienza strutturale di 170;

in tale contesto emergenziale si pone la questione del carcere di massima sicurezza di Arghillà: una struttura all'avanguardia costata 90 milioni di euro, con una capienza di trecento posti, laboratori per le attività lavorative interne, campi da calcio, aree verdi;

l'istituto di Arghillà, di fatto completato, non è mai entrato in funzione perché mancano gli alloggi di servizio, la caserma per la polizia penitenziaria, l'edificio servizi, ma soprattutto manca l'allacciamento stradale per collegare il plesso demaniale alla carreggiata del centro abitato ed i relativi impianti fognari, idrici e di illuminazione;

il 26 agosto 2011 il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ha reso noto che «era già stato redatto il crono programma che prevede l'ultimazione della struttura in circa 180 giorni a partire dall'inizio dei lavori»;

nel mese di settembre 2011, nella sua prima visita ufficiale il Ministro della giustizia, pro tempore senatore Nitto Palma, in accoglimento delle ripetute sollecitazioni ammise che per il carcere di Arghillà non necessitavano interventi di tipo straordinario, annunciando che entro il 2012 sarebbe stato aperto;

rispetto ai fondi necessari al completamento, nel 2004 il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti assegnava al servizio integrato delle infrastrutture e dei trasporti (S.I.I.T.) per la Sicilia e la Calabria un finanziamento di 16 milioni di euro da destinare proprio alla casa di reclusione di Reggio Calabria;

la legge 17 febbraio 2012, n. 9, recante «Interventi urgenti per il sovraffollamento delle carceri» autorizza la spesa di 57 milioni 277 mila euro per far fronte alle necessità di edilizia carceraria;

il completamento del carcere di Arghillà ha una serie di implicazioni positive non solo dal punto di vista del sovraffollamento carcerario della regione, ma anche in relazione all'affermazione di una forte presenza dello Stato nel territorio simbolo per la lotta alla 'ndrangheta -:

quali urgenti iniziative i Ministri interrogati intendano assumere, per le parti di competenza, per il completamento di questa importante e necessaria struttura carceraria;

quale sia la tempistica prevista per il completamento e la messa in funzione della struttura. (4-15497)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata giovedì 20 dicembre 2012
nell'allegato B della seduta n. 737
All'Interrogazione 4-15497 presentata da
LELLA GOLFO

Risposta. - Nella seduta del 27 marzo 2012 l'interrogante proponeva l'interrogazione parlamentare in esame rivolta al Ministro della giustizia ed al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, concernente i lavori di completamento della casa di reclusione di Arghillà.
L'interrogante, dopo avere ricordato che il Parlamento europeo aveva invitato gli stati membri a stanziare idonee risorse per la ristrutturazione e l'ammodernamento delle carceri e dopo avere citato lo stato di tensione detentiva di quasi tutti gli istituti penitenziari italiani, riferiva di avere rilevato uno stato di particolare emergenza negli istituti penitenziari calabresi.
Segnalava inoltre l'interrogante che il completamento del carcere di Arghillà avrebbe di certo allentato la tensione detentiva della regione ed avrebbe dato un segnale positivo per il contrasto alle forme organizzate di criminalità. Peraltro il detto istituto si presentava di fatto completato, mancando solo alcune opere accessorie, tanto che, in più occasioni, ne era stata annunciata la imminente apertura.
Sulla scorta di tali emergenze, l'interrogante chiedeva quali fossero le iniziative per il completamento della struttura carceraria e per la sua messa in funzione.
Il nuovo complesso della casa di reclusione di Arghillà è oggetto di previsione di completamento con interventi inseriti nel Piano carceri di competenza del commissario delegato per l'emergenza carceri.
I lavori di completamento comprenderanno la rifunzionalizzazione delle opere già costruite e la realizzazione di quelle mancanti.
In proposito il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha segnalato che con la delibera cipe n. 58 del 31 luglio 2009 è stato previsto un finanziamento di 200 milioni di euro destinati al completamento del programma straordinario di edilizia penitenziaria, e che è stato disposto, per il completamento e la rifunzionalizzazione di Reggio Calabria-Arghillà, uno stanziamento di 21,5 milioni di euro.
Nel corso del 2011, i fondi previsti per il completamento dell'istituto in questione sono stati impegnati dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti a favore del predetto commissario delegato per l'emergenza carceri, il quale ha designato, quale stazione appaltante per i lavori di completamento e rifunzionalizzazione dell'opera, il provveditorato interregionale alle opere pubbliche per la Sicilia e la Calabria che immediatamente si è adoperato per l'avvio delle attività istruttorie attualmente in corso di svolgimento.
Peraltro, la capienza originaria dell'istituto penitenziario in questione, prevedeva 150 posti detentivi; con la esecuzione dei lavori di completamento si avrà invece una maggiore capienza di 208 posti detentivi.
Il completamento e la messa in funzione della struttura dipendono, evidentemente, dai tempi tecnici necessari allo sviluppo delle varie fasi procedurali ed operative. Non mancherà da parte del Ministero una costante vigilanza per evitare stasi temporali non giustificate.

Il Ministro della giustizia: Paola Severino Di Benedetto.