GOLFO. -
Al Ministro della giustizia, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:
il 15 dicembre 2011 il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione nella quale invita gli Stati membri a stanziare idonee risorse alla ristrutturazione e all'ammodernamento delle carceri. Il Parlamento europeo ha inoltre invitato la Commissione e le istituzioni dell'Unione europea ad avanzare una proposta legislativa sui diritti delle persone private della libertà, e a sviluppare ed applicare regole minime per le condizioni carcerarie e di detenzione nonché standard uniformi per il risarcimento delle persone ingiustamente detenute o condannate;
in Italia l'adeguamento, il potenziamento e la messa a norma delle infrastrutture penitenziarie costituiscono misure indispensabili per ridurre lo stato di tensione detentiva derivante dal sovraffollamento degli istituti penitenziari;
in Calabria, in particolare, i tredici istituti penitenziari presentano un indice medio di sovraffollamento del 71,2 per cento;
l'interrogante ha potuto constatare personalmente, visitando la sezione femminile del penitenziario reggino di San Pietro, la sussistenza di condizioni lesive della dignità personale di una struttura che ospita 370 detenuti su una capienza strutturale di 170;
in tale contesto emergenziale si pone la questione del carcere di massima sicurezza di Arghillà: una struttura all'avanguardia costata 90 milioni di euro, con una capienza di trecento posti, laboratori per le attività lavorative interne, campi da calcio, aree verdi;
l'istituto di Arghillà, di fatto completato, non è mai entrato in funzione perché mancano gli alloggi di servizio, la caserma per la polizia penitenziaria, l'edificio servizi, ma soprattutto manca l'allacciamento stradale per collegare il plesso demaniale alla carreggiata del centro abitato ed i relativi impianti fognari, idrici e di illuminazione;
il 26 agosto 2011 il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ha reso noto che «era già stato redatto il crono programma che prevede l'ultimazione della struttura in circa 180 giorni a partire dall'inizio dei lavori»;
nel mese di settembre 2011, nella sua prima visita ufficiale il Ministro della giustizia, pro tempore senatore Nitto Palma, in accoglimento delle ripetute sollecitazioni ammise che per il carcere di Arghillà non necessitavano interventi di tipo straordinario, annunciando che entro il 2012 sarebbe stato aperto;
rispetto ai fondi necessari al completamento, nel 2004 il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti assegnava al servizio integrato delle infrastrutture e dei trasporti (S.I.I.T.) per la Sicilia e la Calabria un finanziamento di 16 milioni di euro da destinare proprio alla casa di reclusione di Reggio Calabria;
la legge 17 febbraio 2012, n. 9, recante «Interventi urgenti per il sovraffollamento delle carceri» autorizza la spesa di 57 milioni 277 mila euro per far fronte alle necessità di edilizia carceraria;
il completamento del carcere di Arghillà ha una serie di implicazioni positive non solo dal punto di vista del sovraffollamento carcerario della regione, ma anche in relazione all'affermazione di una forte presenza dello Stato nel territorio simbolo per la lotta alla 'ndrangheta -:
quali urgenti iniziative i Ministri interrogati intendano assumere, per le parti di competenza, per il completamento di questa importante e necessaria struttura carceraria;
quale sia la tempistica prevista per il completamento e la messa in funzione della struttura. (4-15497)