ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15483

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 611 del 26/03/2012
Firmatari
Primo firmatario: TURCO MAURIZIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 26/03/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 26/03/2012
BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO 26/03/2012
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 26/03/2012
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 26/03/2012
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 26/03/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 26/03/2012
Stato iter:
06/08/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/08/2012
DI PAOLA GIAMPAOLO MINISTRO - (DIFESA)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 28/05/2012

SOLLECITO IL 04/07/2012

SOLLECITO IL 26/07/2012

RISPOSTA PUBBLICATA IL 06/08/2012

CONCLUSO IL 06/08/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15483
presentata da
MAURIZIO TURCO
lunedì 26 marzo 2012, seduta n.611

MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della difesa.
- Per sapere - premesso che:

una nota di agenzia ANSA del 23 marzo scorso ha diffuso la notizia «ANSA/ URANIO: NUOVI INDAGATI IN INCHIESTA SU SINDROME QUIRRA AVVISO GARANZIA PER "OSTACOLO A INDAGINI" A SINDACO PERDASDEFOGU (ANSA) - CAGLIARI, 23 MAR - Nuovi clamorosi sviluppi nell'inchiesta del procuratore di Lanusei (Ogliastra), Domenico Fiordalisi, sulla cosiddetta Sindrome di Quirra e sul presunto inquinamento all'interno della base e l'emissione di sostanze potenzialmente nocive per l'uomo, l'ambiente e gli animali che frequentavano le aree del Poligono sperimentale interforze di Perdasdefogu-Salto di Quirra (Pisq). Nell'inchiesta sono entrati 19 nuovi indagati e un avviso di garanzia per "ostacolo aggravato a indagini su disastro ambientale" è stato notificato al sindaco di Perdasdefogu, Walter Mura. Tra gli indagati vi sarebbero sette generali, alcuni dei quali avrebbero comandato il Pisq mentre gli altri avrebbero avuto incarichi relativi al controllo delle aree addestrative delle forze armate. Nell'elenco degli indagati figurerebbero anche i periti che effettuarono le prime analisi e i controlli sullo stato di "salute" del poligono dopo gli allarmi lanciati da associazioni ambientaliste su una grave compromissione ambientale e su casi abnormi di tumori tra il personale militare e civile e gli abitanti delle aree intorno al poligono. La nuova svolta nell'inchiesta è arrivata dopo che nel novembre scorso, accogliendo una richiesta dell'Aeronautica Militare, erano stati revocati tutti i sequestri preventivi e probatori sugli animali allevati nei terreni, sui fondali marini, delle sorgenti e corsi d'acqua e sui rifiuti ed aree terrestri. La procura ogliastrina aveva accolto anche la richiesta di dissequestro di una quindicina di radar dopo l'impegno del Ministero della difesa ad avviare un piano di bonifica e di messa in sicurezza delle aree operative a tutela del personale e delle altre persone e ad interrompere tutte le attività di brillamento con esplosivi. Secondo la procura, nel poligono vi sarebbe una compromissione ambientale, a causa delle presenza, come indicato in uno dei provvedimenti di sequestro delle aree, di tono 232, elemento altamente radioattivo, che può provocare gravi danni alla salute degli uomini e degli animali anche dopo molti anni. L'area interessata è di circa 75 mila metri quadri. Gli esami fatti eseguire dal procuratore Fiordalisi avrebbero evidenziato anche alte concentrazioni di antimonio, piombo e cadmio, metalli tossici molto pericolosi per la salute umana e animale. (ANSA). VA 23-MAR-12 21:26 NNN»;

il successivo 24 marzo, sul quotidiano L'Unione sarda alcuni articoli «Le salme? Radioattive», «Quirra, indagato il Sindaco di Perdasdefogu» e ancora «Quegli intrecci con Finmeccanica» descrivono minuziosamente le attività della procura ogliastrina offrendo al lettore una visione della situazione complessiva di estrema gravità e di pericolosità, oltre all'esistenza di una chiara attività di depistaggio e disinformazione operata dagli indagati;

con altri numerosi atti di sindacato ispettivo gli interroganti hanno chiesto di conoscere la verità sulle attività svolte dalle industrie e dai militari nei poligoni della Sardegna - in particolare quello di Capo Teulada e di Perdasdefogu-Quirra - senza tuttavia ricevere alcuna notizia in merito se non sterili dichiarazioni pubbliche di massima attenzione per la salute dei militari e delle popolazioni civili residenti nelle aree interessate -:

alla luce delle motivazioni contenute negli atti di conclusione delle indagini che vedono coinvolti i vertici dell'Aeronautica militare e i consulenti ed esperti a cui la Forza armata ha affidato indagini e consulenze quali siano le immediate azioni che intenda intraprendere e se non ritenga doveroso disporre l'immediato avvio delle attività di bonifica affidandole, per essere certi che siano realmente eseguite, a ditte specializzate;

se non ritenga doveroso sospendere precauzionalmente dall'impiego tutti i militari che siano attualmente indagati e siano ancora in servizio e che per il grado rivestito e l'incarico ricoperto abbiano la concreta possibilità di intervenire su aspetti della vicenda oggetto dell'indagine.(4-15483)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata lunedì 6 agosto 2012
nell'allegato B della seduta n. 677
All'Interrogazione 4-15483 presentata da
MAURIZIO TURCO

Risposta. - Per quanto riguarda le attività di bonifica del poligono interforze del Salto di Quirra (Pisq), si fa presente che tutte le fasi caratterizzanti il procedimento e le azioni avviate per procedere alla bonifica ambientale sono state oggetto di costante comunicazione informativa all'autorità giudiziaria procedente - cui la difesa ha garantito la più ampia disponibilità - nell'ambito dell'inchiesta avviata dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Lanusei.
In particolare, l'aeronautica militare, a, seguito degli aspetti di criticità evidenziati dalla stessa procura, ha predisposto uno specifico piano d'azione, nominando, successivamente, un apposito gruppo di lavoro che, in data 5 ottobre 2011, ha immediatamente effettuato i sopralluoghi tecnici presso il poligono e ha prodotto una serie di relazioni, a seguito delle quali sono state individuate e recintate, mediante concertina metallica e cavalli di frisia, le aree di IsPibiris, zona Accu Perda Majori (conosciuta anche come zona Torri o zona brillamenti), Arbaresus e campo Pisanu (zona arrivo colpi).
Sono stati, altresì, quasi completati i recuperi dei rottami metallici presenti nei fondali della zona di mare sottoposta a sequestro probatorio, indicati dall'autorità giudiziaria di Lanusei nell'ambito dell'inchiesta in corso.
Le azioni di recupero e smaltimento dei rottami sono state avviate anche nei confronti dello specchio di acqua marino antistante Capo San Lorenzo, sottoposto, a suo tempo, a sequestro probatorio.
È stata, inoltre, convocata, in aderenza al decreto ministeriale 22 ottobre 2009, la conferenza dei servizi che ha approvato il piano di caratterizzazione presentato dalla difesa con la collaborazione di tecnici dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra).
A seguito di ciò, sono state avviate le azioni preliminari per il bando di gara volto ad aggiudicare l'esecuzione del piano di caratterizzazione approvato che verrà reso esecutivo con le conseguenti azioni di bonifica, se necessarie, mediante le previste procedure tecnico-amministrative.
In proposito, è il caso di evidenziare che le azioni poste in essere dalla Forza armata, sono, comunque, adottate a mero titolo cautelare e di prevenzione, non essendovi, allo stato attuale, chiare evidenze scientifiche circa la sussistenza di un nesso di causalità ha le attività svolte nel Pisq e l'eventuale impatto sull'ambiente e sulla popolazione circostante.
In particolare, per la bonifica del territorio, il dicastero si è attivato, di concerto con il Ministro per la coesione territoriale, per individuare adeguati stanziamenti già a partire dal corrente anno, mentre, per il triennio 2013-2015, è stato conferito mandato al Sottosegretario di Stato alla difesa, dottor Magri, d'interloquire con gli omologhi rappresentanti del Governo coinvolti (ambiente e tutela/salute) e con il Presidente della regione autonoma Sardegna, dottor Cappellacci, per prevedere l'inserimento, già a partire dal prossimo disegno di legge per la stabilità, di un congruo finanziamento pluriennale per le opere di bonifica dei poligoni militari.
Con riferimento, invece, alla richiesta di «sospendere precauzionalmente dall'impiego tutti i militari che siano attualmente indagati», si osserva che tale ipotesi non trova alcun fondamento, attesa che la stessa non è contemplata dalla vigente normativa in materia di stato giuridico del personale militare.
Peraltro, le risultanze dell'inchiesta - svoltasi finora nel rispetto del principio di riservatezza che contraddistingue la fase delle indagini preliminari - e gli esiti delle analisi effettuate dovranno essere accuratamente esaminati e, eventualmente, contestati dagli indagati, come si conviene in una dinamica processuale volta a garantire il diritto di difesa delle persone coinvolte.

Il Ministro della difesa: Giampaolo Di Paola.