BORGHESI. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri.
- Per sapere - premesso che:
per le prossime elezioni, nella provincia di Bolzano, la SVP sta progettando di cambiare i meccanismi di ripartizione dei seggi in consiglio provinciale. Poiché rischia di perdere la maggioranza assoluta in consiglio provinciale, sta facendo di tutto per fare in modo che ciò non avvenga. Per questo è disposta a portare avanti proposte come il metodo d'Hondt che le consentirebbe di avere 3 consiglieri in più rispetto a quelli che avrebbe applicando l'attuale «proporzionale» (che non è comunque un proporzionale puro in quanto è previsto un mini premio di maggioranza di un consigliere «regalato» per il partito che ottiene più voti in assoluto). Oltretutto, potrebbe trovare sponda nel maggior partito di lingua italiana che, con questo «metodo» otterrebbe un consigliere in più, perché tutti i partiti del centro sinistra sarebbero costretti a convergere per evitare di disperdere voti;
in provincia di Bolzano, per via della presenza di 3 gruppi linguistici, la giunta provinciale deve avere rappresentanti italiani, tedeschi e ladini. Le proporzioni «etniche» in giunta devono rispecchiare le proporzioni che ci sono in consiglio. In pratica se, come adesso, il consiglio provinciale ha 8 consiglieri italiani su 35, la giunta dovrà rispettare questo equilibrio. Ciò significa che gli 8/35 (ovvero il 22,8 per cento) della giunta saranno espressione del gruppo linguistico italiano;
allo stato attuale ci sono 9 assessori in totale (compreso il presidente) di cui 2 sono espressione «italiana», 6 «tedesca» e uno «ladina». Con il metodo d'hondt tuttavia, visto che si basa su un meccanismo completamente diverso dal proporzionale, il gruppo linguistico italiano andrebbe a perdere praticamente 2 consiglieri provinciali, riducendo quindi la sua presenza in giunta poiché solo il 17 per cento del consiglio è costituito da rappresentanti di lingua italiana. Il 17 per cento di 9 è 1,53 e quindi, verosimilmente, verrebbe a mancare un assessore di lingua italiana e ci sarebbe solo un membro in giunta provinciale;
in pratica la SVP, con il metodo d'hondt, andrebbe ad assorbire tutti i consiglieri che, fino ad adesso, sono stati espressione di gruppi «piccoli», capaci di raggiungere il 2 per cento in tutta la provincia. Il 16 febbraio 2012 inoltre, un giornale di lingua tedesca avanzava l'ipotesi che la proposta del metodo d'hondt fosse solo un diversivo per poi imporre il vincolo del mandato pieno che escluderebbe i partiti sotto la soglia del 2,85 dal calcolo dei resti. C'è inoltre da segnalare che nella provincia di Bolzano la particolarità linguistica della popolazione è tale che non può essere compreso il diritto di rappresentanza a chi esprime il 2 per cento dell'elettorato -:
se il Governo non intenda monitorare attentamente l'iter della riforma, anche al fine di poter compiutamente valutare, in caso di approvazione, l'eventuale promozione della questione di legittimità costituzionale ai sensi dell'articolo 47, terzo comma, dello statuto della provincia autonoma di Bolzano.(4-15449)