ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15437

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 609 del 22/03/2012
Firmatari
Primo firmatario: VACCARO GUGLIELMO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 22/03/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 22/03/2012
Stato iter:
23/10/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 23/10/2012
FORNERO ELSA MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 23/10/2012

CONCLUSO IL 23/10/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15437
presentata da
GUGLIELMO VACCARO
giovedì 22 marzo 2012, seduta n.609

VACCARO. -
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:

dalla prima indagine condotta dall'Istat per indagare il fenomeno della violenza fisica e sessuale contro le donne, effettuata nel 2006 attraverso interviste telefoniche su un campione di 25.000 donne tra i 16 e i 70 anni su tutto il territorio nazionale e pubblicata nel 2007, emerge che le donne vittime di violenza fisica o sessuale nel corso della loro vita sono stimate in 6 milioni 743 mila, corrispondenti al 31,9 per cento della classe di età considerata;

nella stessa indagine emerge come dato preoccupante l'alta percentuale di violenza domestica: 2 milioni 938 mila donne hanno subito violenza fisica o sessuale dal partner attuale o dall'ex partner, pari al 14,3 per cento delle donne che hanno o hanno avuto un partner nel corso della vita. Nella maggior parte dei casi la violenza subita nel corso della vita è stata solo fisica (57,0 per cento), nel 15,8 per cento solo sessuale, nel 27,2 per cento fisica e sessuale;

la maggioranza delle donne vittime di violenza domestica sceglie di non denunciarla: il violenze fisiche e sessuali rimangono, infatti, occultate;

i dati sono impressionanti anche per quanto riguarda la violenza commessa non dal partner, che riguarda 5 milioni 221 donne, il 24,7 per cento della popolazione femminile. Circa il 28 per cento delle violenze da non partner si verifica sui mezzi pubblici, in stazioni o aeroporti, il 16,8 per cento in strada, il 14,6 per cento in un'abitazione, in particolare l'8,9 per cento a casa della vittima, il 3,6 per cento in casa dell'autore della violenza e il 2,1 per cento in casa di altri. Inoltre, l'11 per cento delle violenze si verifica al lavoro, il 12,7 per cento in un pub, discoteca, cinema o teatro, il 4,3 per cento in automobile o in un parcheggio, il 4,5 per cento in spazi aperti come un parco, un giardino pubblico, al mare, il 2,5 per cento a scuola o negli spazi attinenti, l'1,3 per cento in negozi o uffici pubblici e l'1,1 per cento presso studi medici o strutture sanitarie;

anche per quanto riguarda le violenze commesse non dal partner la percentuale di chi resta in silenzio è altissima: solo il 4 per cento ha denunciato gli abusi alle forze dell'ordine, mentre un quarto (1 milione 23 mila donne) delle donne sceglie addirittura di non parlarne con nessuno;

2 milioni 77 mila donne (il 18,8 per cento del totale) sono vittime di stalking da parte dell'ex partner; l'Osservatorio nazionale sullo stalking ha reso noto che, poiché uno stalker su tre continua a perseguitare la vittima, spesso con maggiore intensità, le denunce da parte delle donne sono in calo del 25 per cento;

l'allarme violenza colpisce anche le giovanissime: 1 milione 400 mila donne hanno subito violenza sessuale prima dei 16 anni, il 6,6 per cento del totale;

su 10 casi di violenza, 7,5 sono stati preceduti da denunce a forze dell'ordine o agli operatori sociali, evidenziando una forte e grave inadeguatezza da parte dello Stato -:

quali iniziative urgenti intenda adottare per fermare quello che le Nazioni Unite, riferendosi al nostro Paese, hanno definito «femminicidio» e quali misure intenda promuovere per dar vita a un profondo cambiamento culturale che educhi al rispetto della donna e alla parità di genere in tutte le sfere della società.
(4-15437)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata martedì 23 ottobre 2012
nell'allegato B della seduta n. 707
All'Interrogazione 4-15437 presentata da
GUGLIELMO VACCARO

Risposta. - Con riferimento all'interrogazione in esame, inerente il fenomeno della violenza fisica e sessuale sulle donne, si rappresenta quanto segue.
L'affermazione dei diritti umani delle donne e l'eliminazione di tutte le forme di violenza di cui le stesse sono vittime rientrano tra le priorità che il Governo intende perseguire.
L'approccio italiano alla prevenzione e al contrasto del fenomeno della violenza sulle donne si basa sulla necessità di integrare interventi repressivi con politiche ed azioni puntuali e coordinate, poste in essere da una molteplicità di soggetti pubblici e del privato sociale.
In questa prospettiva, con decreto ministeriale del 10 novembre 2010, il Ministro per le pari opportunità ha approvato, con il parere favorevole della conferenza unificata, il «piano nazionale contro la violenza di genere e lo stalking», con il quale, per la prima volta in Italia, il fenomeno della violenza contro le donne è stato affrontato in modo organico ed in sinergia con i principali attori coinvolti a livello territoriale.
Il «piano nazionale contro la violenza di genere e lo stalking», avente durata triennale e tutt'ora in corso di attuazione, costituisce infatti lo strumento principale per l'elaborazione e lo sviluppo, da parte di tutti i soggetti coinvolti, di azioni coordinate per la prevenzione e il contrasto alla violenza, nonché per il sostegno alle vittime.
Per l'attuazione e lo sviluppo delle finalità in esso previste, il «piano nazionale contro la violenza di genere e lo stalking» ha avuto, per il biennio 2010-2011, una dotazione finanziaria di 18,6 milioni di euro a cui si sono aggiunti 1,5 milioni di euro di nuovi stanziamenti per l'anno 2012.
Con particolare riferimento all'aspetto della prevenzione, informazione e sensibilizzazione, occorre precisare che gli interventi previsti dal «piano nazionale contro la violenza di genere e lo stalking», mirano a promuovere un profondo cambiamento culturale che educhi al rispetto della donna e alla parità di genere in tutte le sfere della società, mediante diverse iniziative tutt'ora in corso di realizzazione.
In proposito, si rileva che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali con delega alle pari opportunità, organizza ogni anno, in collaborazione con il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, una «settimana contro la violenza» presso le scuole di ogni ordine e grado di tutto il territorio nazionale. Nell'ambito di tale iniziativa, giunta alla IV edizione, vengono realizzati corsi e attività di sensibilizzazione, informazione e formazione sui temi della violenza fisica e psicologica che hanno come destinatari docenti, alunni e genitori.
L'iniziativa, che s'inquadra nel protocollo d'intesa sottoscritto, il 3 luglio 2009, dal dipartimento per le pari opportunità e dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, vede coinvolti anche rappresentanti delle forze dell'ordine, delle associazioni e del volontariato sociale.
Per l'anno 2012 è inoltre prevista la riprogrammazione, sulle reti RAI, della campagna di informazione sullo stalking, promossa nell'anno 2009, e la realizzazione di una nuova campagna relativa al numero di pubblica utilità «1522», in cui saranno coinvolte le principali associazioni operanti nel settore.
Tale numero, si ricorda, attivo 24 ore su 24 per 365 giorni e accessibile gratuitamente, è dedicato alla ricezione e gestione di ogni segnalazione, denuncia o testimonianza su fatti, eventi, procedure ed azioni relative a violenza di genere e stalking.
Al riguardo, si precisa che di recente è stata realizzata una riprogettazione del servizio offerto dal numero «1522» finalizzata, nell'ottica della spending review, all'individuazione, tramite gara europea, di un fornitore in grado di garantire nel tempo l'operatività del numero con servizi potenziati e costi più contenuti del 30 per cento.
Al termine di tale progettazione inoltre il numero «1522» sarà pienamente in grado di: favorire nelle vittime una piena consapevolezza della situazione in cui si trovano, anche mediante un primo inquadramento giuridico della problematica; informare gli utenti sulla possibilità di accesso ai servizi di tutela giuridica, sanitaria specializzata e sostegno psicologico esistenti sul territorio nazionale; attivare la procedura di raccordo con le forze dell'ordine laddove si ravvisi una situazione di emergenza.
Il Ministero con delega alle pari opportunità è inoltre tra i partner del premio «immagini amiche», promosso dall'ufficio del Parlamento europeo in Italia e dall'UDI (unione donne in Italia), sotto l'alto patronato della Presidenza della Repubblica ed in partenariato con la Commissione europea. Il premio, giunto alla seconda edizione, nasce per valorizzare la comunicazione per immagini che non abusa del corpo delle donne e non le sfrutta, non utilizza stereotipi e, al tempo stesso, è efficace.
Un'altra rilevante iniziativa è costituita dal protocollo d'intesa firmato, nel gennaio 2011, tra il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, con delega alle pari opportunità, e l'istituto di autodisciplina pubblicitaria, con lo scopo di dare un'immagine corretta del ruolo della donna nella società. Grazie a questo protocollo, il Ministero con delega alle pari opportunità può chiedere il ritiro di una pubblicità che svilisce l'immagine della donna o che è apertamente violenta o sessista.
Occorre inoltre ricordare che, nell'ultimo anno, in attuazione del «piano nazionale contro la violenza di genere e lo stalking», il Ministero con delega alle pari opportunità ha realizzato, per la prima volta, consistenti interventi in favore dei centri antiviolenza e degli altri servizi, pubblici e privati, di sostegno alle vittime.
In particolare, con un primo avviso pubblico da 3 milioni di euro, sono stati concessi contributi di valore unitario fino a 140.000 euro per il finanziamento di 24 progetti presentati dai comuni in partenariato con enti pubblici ed organizzazioni del terzo settore per la costituzione e il potenziamento delle reti antiviolenza locali.
Un secondo avviso riguarda specificamente i centri antiviolenza che accolgono le donne vittime di abusi e i loro figli minori. Al riguardo, di complessivi 10 milioni di euro: 6 milioni sono stati destinati ad interventi di sostegno ai centri antiviolenza pubblici e privati, finalizzati all'aumento del numero dei servizi offerti alle vittime, nonché alla riapertura di alcune strutture costrette a chiudere per mancanza di risorse (linea 1); 4 milioni di euro sono stati invece destinati all'apertura di nuovi centri antiviolenza a carattere residenziale nelle aree del Paese dove è maggiore il gap tra la domanda e l'offerta (linea 2). Con tali risorse, si provvederà anche all'apertura di 12 nuovi centri di cui 4 al nord, 3 al centro e 5 al sud.
Inoltre, con tale avviso sono stati concessi contributi di valore unitario fino a 400.000 euro per il finanziamento di 46 progetti.
Un terzo avviso pubblico, del valore di 1,7 milioni di euro, è stato invece dedicato alla formazione degli operatori sanitari che svolgono attività di prima accoglienza in favore delle vittime di violenza sessuale e domestica. Ciò renderà possibile l'attivazione, su tutto il territorio nazionale, di 27 strutture di Pronto Soccorso che si aggiungeranno alle 15 già operanti a livello nazionale allo scopo di fornire un'assistenza specialistica alle donne vittime di violenza.
Gli interventi formativi offerti avranno carattere pluri ed interdisciplinare e saranno finalizzati a fornire agli operatori una conoscenza adeguata e specifica dei fenomeni della violenza sessuale e dello stalking.
Il Ministero con delega alle pari opportunità, inoltre, recependo una richiesta proveniente dalle principali associazioni, si sta attivando per un formale riconoscimento del ruolo dei centri nazionali antiviolenza, attraverso l'istituzione del registro nazionale delle associazioni, degli enti e degli organismi che svolgono attività di assistenza, sostegno, protezione e reinserimento sociale a favore delle vittime di violenza di genere e stalking. L'opportunità di istituire tale registro nasce con la duplice finalità di tutelare, da una parte, le associazioni che operano al contrasto del fenomeno della violenza e, dall'altra, le vittime che si rivolgono a queste strutture.
Dal mese di aprile 2012, è in corso il rinnovo, per un biennio, dei protocolli d'intesa stipulati dal Dipartimento per le pari opportunità con le province e i comuni aderenti alla rete nazionale antiviolenza, al fine di perseguire forti sinergie tra gli sforzi delle amministrazioni centrali e locali e di garantire un collegamento diretto tra il servizio offerto dal numero 1522 ed i servizi specializzati presenti sui territori.
Si informa inoltre che è in corso di realizzazione un progetto di formazione omogenea e specifica del personale appartenente alle forze dell'ordine che presta soccorso alle vittime di violenza di genere.
Un'ulteriore iniziativa pilota, realizzata all'inizio dell'anno in corso, è rappresentata dalla realizzazione di un percorso formativo multidisciplinare per giovani avvocati, residenti nelle regioni convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia), che intendano conseguire una specifica competenza nelle materie attinenti a tutte le forme di violenza contro le donne.
Il percorso, in particolare, è finalizzato alla creazione di vere e proprie «task force» legali costituite da professionisti competenti, in grado di offrire un valido sostegno alle donne vittime di violenza.
Nei prossimi mesi, inoltre, sarà avviato il monitoraggio sull'andamento degli interventi previsti nel «piano nazionale contro la violenza di genere e lo stalking», da realizzarsi mediante il Comitato previsto dal piano stesso e composto da rappresentanti delle amministrazioni statali coinvolte, delle regioni e delle autonomie locali.
Tale monitoraggio, che comprenderà anche momenti di confronto con i centri antiviolenza, consentirà di acquisire una conoscenza completa degli interventi di contrasto alla violenza posti in essere sul territorio nazionale.
Le risultanze del monitoraggio permetteranno altresì di iniziare i lavori per la predisposizione del il piano nazionale contro la violenza di genere e lo stalking.
Si informa inoltre che il Ministero con delega alle pari opportunità è attualmente impegnato nella realizzazione di una specifica campagna di sensibilizzazione contro la violenza nelle scuole.
Da ultimo, l'ufficio della consigliera nazionale disparità, istituito presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, ha reso noto di essere attualmente impegnata con il Ministero degli interni in un progetto che prevede una serie di iniziative rivolte alle scuole e ai luoghi di lavoro, quali principali ambiti in cui vittima della violenza può confidarsi o in cui possono essere messe in atto molestie sessuali, violenze o vessazioni tali da procurare gravi danni alla vittima.

Il Ministro del lavoro e delle politiche sociali: Elsa Fornero.