ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15343

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 605 del 15/03/2012
Firmatari
Primo firmatario: MARMO ROBERTO
Gruppo: POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE)
Data firma: 15/03/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 15/03/2012
Stato iter:
18/06/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 18/06/2012
PASSERA CORRADO MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 18/06/2012

CONCLUSO IL 18/06/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15343
presentata da
ROBERTO MARMO
giovedì 15 marzo 2012, seduta n.605

MARMO. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:


Trenitalia ha recentemente proceduto ad una complessiva riorganizzazione dei collegamenti ferroviari, potenziando le linee ad alta velocità e penalizzando i collegamenti locali, quelli notturni e a lunga percorrenza che mettono in comunicazione il Nord con il Sud del Paese;


il piano predisposto ha puntato unicamente sul taglio delle tratte poco redditizie, senza coniugare tale esigenza con il dovere di garantire un adeguato servizio di trasporto alle persone che usano i treni per recarsi al lavoro e a coloro che versano in condizioni di difficoltà economica, tale da non potersi permettere i più onerosi collegamenti ad alta velocità;


Trenitalia ha disposto la soppressione di numerose fermate sia per i treni ad alta velocità, come gli Eurostar, sia per gli Intercity, senza considerare le conseguenze sui collegamenti regionali ad essi integrati;


questi provvedimenti hanno di fatto scaricato ulteriori problemi sulle regioni, già in seria difficoltà per i tagli al trasporto pubblico locale;


la soppressione dei treni notturni e di altri treni a lunga percorrenza ha avuto serie conseguenze sul traffico che collega il Nord al Sud del Paese;


nel 2005 i treni circolanti da Nord a Sud e viceversa erano 56 ed in seguito ai tagli decisi da Trenitalia sono stati ridotti a 10 nonostante la domanda si sia mantenuta sostanzialmente alta;


tale riduzione ha penalizzato in maniera pesantissima chi, non potendo accedere ai treni ad alta velocità, usufruiva del servizio di collegamento notturno;


il taglio dei treni notturni ha prodotto una crisi occupazionale per decine di lavoratori che, a seguito dei provvedimenti adottati dall'azienda, rischiano di perdere il proprio posto di lavoro;


l'unico treno notturno che collega Torino alla Capitale è quasi sempre sovraffollato, i convogli non sono adeguatamente mantenuti e il livello di pulizia è bassissimo;


il trasporto pubblico locale su rotaia è in grande crisi in quasi ogni parte del Paese. Sono trecentocinquantamila i pendolari che ogni giorno, in condizioni disagevoli, raggiungono la capitale sui treni che viaggiano su otto linee regionali delle Ferrovie dello Stato italiane;


sono ormai tantissime le proteste delle organizzazioni che tutelano i diritti dei viaggiatori che lamentano quotidianamente la carenza di convogli, la scarsa manutenzione e la carente pulizia degli stessi;


tale situazione è comune a tutti i grandi centri urbani dove si concentra il pendolarismo e interessa anche i pochissimi collegamenti notturni tra le regioni settentrionali e il resto del Paese e viceversa -:


quali iniziative ritenga opportuno assumere affinché Trenitalia riveda le scelte recentemente adottate, ripristinando un numero adeguato alla domanda di corse notturne e garantendo adeguati standard di manutenzione e di pulizia dei convogli e quali iniziative il Ministro intenda adottare per far sì che Trenitalia moduli l'organizzazione dei collegamenti ferroviari in base alle esigenze dell'utenza del trasporto locale e garantisca una maggiore disponibilità di corse e di convogli per il trasporto dei pendolari. (4-15343)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata lunedì 18 giugno 2012
nell'allegato B della seduta n. 651
All'Interrogazione 4-15343 presentata da
ROBERTO MARMO

Risposta. - In riferimento all'interrogazione in esame, si forniscono i seguenti elementi di risposta.
Nell'ambito del «servizio universale», teso a garantire il diritto alla mobilità, rientrano quei servizi, tra cui i treni «notte», che per poter essere effettuati necessitano di un corrispettivo, definito nell'ambito di un contratto di servizio nazionale (2009-2014), in quanto presentano un conto economico negativo.
Al riguardo, Trenitalia, nel 2011 ha registrato una perdita complessiva di rilevante entità nonostante i corrispettivi, derivante principalmente dal forte calo della domanda del servizio universale e dalla conseguente contrazione dei ricavi. In tale ottica, con l'orario in vigore dal mese di dicembre 2011, ferme restando le tratte servite, si è reso necessario procedere ad una riduzione della percorrenza dei treni notte più costosi e meno frequentati.
Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ben consapevole dei conseguenti, disagi arrecati agli utenti, sta procedendo, a risorse invariate, nell'ambito dell'aggiornamento del secondo periodo contrattuale (2012-2014), ad una verifica della fattibilità tecnica di un prolungamento di alcuni collegamenti provenienti dal Sud, attualmente attestati a Roma e a Bologna, da rendersi eventualmente operativo a breve.
Circa la pulizia a bordo treno, proprio allo scopo di elevare lo standard di pulizia dei rotabili risultato insoddisfacente, Trenitalia, già dal 2008, ha bandito nuove gare d'appalto, per alcune delle quali il subentro dei nuovi fornitori è tuttora in corso, basate su capitolati più rigorosi, nel tentativo di migliorare la qualità del servizio.
Per quanto attiene, poi, ai servizi ferroviari regionali si evidenzia che le competenze in materia di programmazione ed amministrazione degli stessi sono state trasferite alle regioni ai sensi del decreto legislativo n. 422 del 1997.
Si evidenzia, altresì, che la problematica del ripristino delle risorse da attribuire alle regioni per il trasporto pubblico locale, anche ferroviario, è all'attenzione di questo Governo: infatti con l'articolo 30, comma 3, del decreto-legge n. 201 del 2011 e relativa legge di conversione, è stato elevato a 1200 milioni di euro, a decorrere dall'anno 2012, la disponibilità sul fondo per il finanziamento del trasporto pubblico locale di cui all'articolo 21, comma 3, del decreto-legge n. 98 del 2011 e sua legge di conversione.
Si segnala, infine, l'accordo tra Governo, regioni e comuni del 21 dicembre 2011 sulle ulteriori risorse da destinare al trasporto locale, sulla base del quale è in corso con le regioni e gli enti locali un tavolo tecnico per la sottoscrizione del «patto per il tpl» e dei servizi ferroviari regionali volto ad efficientare e razionalizzare il settore.

Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti: Corrado Passera.