ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15339

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 605 del 15/03/2012
Firmatari
Primo firmatario: MANCUSO GIANNI
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 15/03/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CICCIOLI CARLO POPOLO DELLA LIBERTA' 15/03/2012
DE LUCA FRANCESCO POPOLO DELLA LIBERTA' 15/03/2012
GIRLANDA ROCCO POPOLO DELLA LIBERTA' 15/03/2012
GIRO FRANCESCO MARIA POPOLO DELLA LIBERTA' 15/03/2012
CARFAGNA MARIA ROSARIA POPOLO DELLA LIBERTA' 15/03/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI delegato in data 15/03/2012
Stato iter:
07/08/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/08/2012
ORNAGHI LORENZO MINISTRO - (BENI E ATTIVITA' CULTURALI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 07/08/2012

CONCLUSO IL 07/08/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15339
presentata da
GIANNI MANCUSO
giovedì 15 marzo 2012, seduta n.605

MANCUSO, CICCIOLI, DE LUCA, GIRLANDA, GIRO e CARFAGNA. -
Al Ministro per i beni e le attività culturali.
- Per sapere - premesso che:

le statue dei bronzi di Riace sono parte inestimabile del patrimonio artistico e culturale italiano;

in questi anni la Regione Calabria ha negato il prestito delle statue a numerosi prestigiosi musei internazionali e addirittura alla Presidenza del Consiglio in occasione del G8 organizzato alla Maddalena, ad avviso dell'interrogante per un frainteso senso di possesso dell'opera;

in tutto il 2008 le statue hanno avuto 130 mila visitatori, di cui solo 50.085 a pagamento: un terzo dello zoo di Pistoia;

tre anni fa, l'allora presidente dell'assemblea regionale Calabrese, Giuseppe Bova, propose di allestire nel grande androne di palazzo Campanella, sede del Consiglio calabrese, una sala dalle pareti di vetro dietro la quale i due bronzi, sdraiati, fossero sottoposti ad un check up in attesa del termine dei lavori di restauro del museo nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria;

per i lavori furono stanziati 18 milioni di euro;

la durata dei lavori prevista era, al massimo di un anno;

i lavori furono bruscamente interrotti a causa dell'esaurimento dei fondi;

la soprintendente Simonetta Bonomi ha giustificato la cosa spiegando che, su consiglio degli esperti, erano state via via aggiunte opere non previste, come la copertura in vetro del cortile interno, la climatizzazione speciale che offre alle statue la massima garanzia e la stanza in cui i visitatori possono essere sterilizzati prima di visitare il museo;

la riapertura del museo è slittata a maggio 2011 e poi al 2012;

da tre anni i bronzi giacciono al palazzo Campanella;

a inizio marzo 2012 il Presidente della regione Calabria Giuseppe Scopelliti ha assicurato che i lavori saranno presto terminati, dato che la Regione «prevede» di stanziare 5 milioni di euro, mentre il Cipe «valuterà» lo stanziamento di ulteriori 6 milioni;

nessuna certezza effettiva è data dell'effettivo stanziamento dei soldi -:

quali iniziative intenda adottare il Governo affinché siano terminati i lavori del museo della Magna Grecia, in modo che i bronzi di Riace, insieme al resto della collezione, possano essere nuovamente esposti al pubblico. (4-15339)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata martedì 7 agosto 2012
nell'allegato B della seduta n. 678
All'Interrogazione 4-15339 presentata da
GIANNI MANCUSO

Risposta. - In riferimento alla interrogazione in esame con la quale l'interrogante ha chiesto quali iniziative si sarebbero intraprese per terminare i lavori di restauro del Museo nazionale della Magna Grecia, in modo che i bronzi di Riace, insieme al resto della collezione, possano essere esposti al pubblico, si comunica quanto segue.
Il progetto per la ristrutturazione del museo di Reggio fa parte delle opere realizzate per il centocinquantenario dell'unità d'Italia. L'intervento, ad oggi in gran parte eseguito, ha consentito il completo rifacimento e l'ampliamento dell'edificio a suo tempo progettato da Marcello Piacentini.
Il progetto prevedeva inizialmente una spesa di circa 17 milioni di euro, appaltati dalla struttura di missione per il 150o dell'unità alla fine del 2007, per motivi di urgenza, sul progetto preliminare redatto dall'amministrazione.
Gli approfondimenti progettuali, resisi necessari in sede di redazione del definitivo e poi del progetto esecutivo, hanno comportato l'individuazione di una quantità di opere aggiuntive, inizialmente non previste, ma essenziali per la funzionalità del museo, che hanno fatto lievitare i costi dell'opera, come di seguito descritto.
Affrontata con maggiore cognizione la problematica della funzionalità del museo, il progetto è stato soggetto ad una completa revisione.
In una prima fase si è deciso di dare corso anche al restauro di tutti i prospetti in travertino, a causa del rischio di distacco delle lastre, e si è, inoltre, convenuto che era inopportuno mantenere in sito gli uffici e la sala bronzi durante lo svolgimento dei lavori, come inizialmente previsto. Oltre ad una serie di interventi di carattere strutturale, originariamente non progettati, ma resi poi necessari dall'evoluzione della normativa antisismica, che hanno comportato la messa a nudo e il placcaggio dell'intera struttura in cemento armato, il nuovo progetto ha previsto la realizzazione di una quantità di opere che si sono rivelate indispensabili per la completa funzionalità dell'intervento.
Ciò ha provocato un primo aumento di spesa rispetto alle previsioni iniziali, che è stato coperto da uno stanziamento aggiuntivo, di circa 4 milioni di euro, da parte della struttura di missione.
Si tratta della realizzazione di un intero piano a livello interrato, quota fondazioni, per allocare i magazzini del museo, della realizzazione del nuovo roof garden sul tetto dell'edificio per fare posto agli spazi per la ristorazione, della completa ristrutturazione del piano uffici con i relativi impianti di climatizzazione, della realizzazione di nuovi spazi attrezzati per la biblioteca e i laboratori di restauro e, infine, di un nuovo allestimento del museo con tecnologie d'avanguardia, comprensivo della nuova sala bronzi con un autonomo sistema di climatizzazione, atto a proteggere le opere dalle variazioni termoigrometriche indotte dai visitatori, ed un innovativo sistema di protezione sismica dei bronzi di Riace, progettato e realizzato dall'ENEA.
Tutto questo ha comportato un incremento di spesa di ulteriori 11 milioni di euro, che sono stati ripartiti in due distinte richieste di finanziamento, una indirizzata alla regione Calabria, per l'importo di 5 milioni di euro, e l'altra inoltrata al CIPE, per la somma di 6 milioni di euro.
A tale ultimo riguardo, va ricordato che, nel corso della riunione del CIPE del 23 marzo 2012, è stata approvata l'assegnazione di euro 6.000.000,00 del fondo per lo sviluppo e la coesione a favore del completamento delle opere di restauro del museo nazionale di Reggio Calabria, subordinando il trasferimento delle predette risorse all'acquisizione della delibera della Giunta regionale della Calabria, per il cofinanziamento di 5 milioni di euro.
Infine, il 12 giugno 2012, la regione Calabria ha comunicato di aver deliberato la copertura finanziaria dei lavori di completamento del Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria e di aver provveduto a richiedere il progetto definitivo dell'intervento sul museo al fine di predisporre la relativa convenzione di concessione del finanziamento.

Il Ministro per i beni e le attività culturali: Lorenzo Ornaghi.