ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15168

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 597 del 05/03/2012
Firmatari
Primo firmatario: ZAMPARUTTI ELISABETTA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 02/03/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 02/03/2012
BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO 02/03/2012
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 02/03/2012
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 02/03/2012
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 02/03/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 02/03/2012
Stato iter:
07/08/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/08/2012
CARDINALE ADELFIO ELIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 28/05/2012

SOLLECITO IL 04/07/2012

SOLLECITO IL 27/07/2012

RISPOSTA PUBBLICATA IL 07/08/2012

CONCLUSO IL 07/08/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15168
presentata da
ELISABETTA ZAMPARUTTI
lunedì 5 marzo 2012, seduta n.597

ZAMPARUTTI, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e MAURIZIO TURCO. -
Al Ministro della salute, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:

risultano essere giunte, con volo Air China, all'aeroporto di Roma Fiumicino, 900 scimmie destinate allo stabilimento di allevamento di animali della multinazionale USA «Harlan Italy» di Correzzana (Monza-Brianza), via Fermi, 8;

tali animali sono destinati ad essere venduti a diversi laboratori e università, per la sperimentazione;

a gruppi di 150 individui, gli animali sarebbero stati portati su camion presso la Harlan di Correzzana dove dovrebbero essere tenuti in quarantena -:

se l'importazione di animali dalla Cina sia stata effettuata nel rispetto della legislazione internazionale, in particolare della convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione (CITES);

se gli animali importati dalla Cina siano selvatici o provenienti da allevamento;

se le procedure di messa in quarantena siano state correttamente autorizzate ed eseguite, non presso gli stabulari dell'aeroporto di Fiumicino, bensì presso l'azienda che li ha importati;

se risulti chi siano i clienti della Harlan Italy e se, in qualità di acquirenti finali, utilizzatori degli animali, abbiano richiesto ed ottenuto dal Ministero della salute le autorizzazioni in deroga previste dalla normativa(articoli 8 e 9 del decreto legislativo n. 116 del 1992);

se le condizioni di trasporto e detenzione degli animali rispettino le normative vigenti e le «esigenze etologiche» della specie;

se risulti che tra gli utilizzatori finali degli animali vi siano enti, istituti e università pubbliche o paritarie destinatarie di finanziamenti pubblici;

se il Ministero della salute - qualora abbia effettivamente autorizzato tali esperimenti in deroga - abbia condotto una approfondita analisi sulla reale utilità di tali esperimenti e sulla loro potenziale ripetizione e reiterazione. (4-15168)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata martedì 7 agosto 2012
nell'allegato B della seduta n. 678
All'Interrogazione 4-15168 presentata da
ELISABETTA ZAMPARUTTI

Risposta. - A carattere generale, per quanto riguarda le autorizzazioni per l'importazione, si precisa che gli stabilimenti che intendono importare primati non umani in Italia devono preliminarmente presentare apposita istanza di autorizzazione al Ministero della salute, ai sensi dell'articolo 13 del decreto legislativo n. 633 del 1996, al fine di ottenere il riconoscimento delle strutture di destinazione come organismo, istituto o centro ufficialmente riconosciuto.
Le strutture devono essere regolarmente autorizzate quali stabilimenti di allevamento e di fornitura di animali destinati alla sperimentazione scientifica, ai sensi dell'articolo 10 del decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 116, che prevede apposita autorizzazione da parte dei Comuni e lo svolgimento della vigilanza veterinaria da parte del servizio veterinario dell'azienda sanitaria locale territorialmente competente.
Considerato che per l'importazione di primati non umani è prevista la quarantena, la struttura di destinazione deve avere un nulla osta sanitario rilasciato dalla azienda sanitaria locale competente per territorio, sulla base della presenza dei requisiti strutturali e gestionali.
Verificata la sussistenza di tutti i requisiti evidenziati, il Ministero della salute rilascia l'autorizzazione per l'importazione da un determinato paese di un numero contingentato di animali e per un periodo di tempo definito.
L'autorizzazione prevede anche la certificazione sanitaria di scorta degli animali.
L'autorizzazione concessa alla ditta «Harlan Laboratories» di Correzzana (MB) concerne un totale di 900 primati, per un periodo di un anno a partire dal febbraio 2012 e in lotti di massimo 156 soggetti per singola importazione: non è stata quindi autorizzata la possibilità di importare 900 animali in una partita unica.
Prima dell'importazione nel territorio nazionale tutti gli animali sono controllati ai sensi del decreto legislativo n. 93 del 1993 dai posti di ispezione frontalieri veterinari (PIF - uffici periferici del Ministero della salute) autorizzati a tal fine dalla Commissione europea: i controlli riguardano la verifica delle certificazioni sanitarie, dell'identificazione individuale, dello stato clinico, di salute e di benessere degli animali.
Soltanto a seguito degli esiti favorevoli dei controlli viene autorizzato, da parte del posto di ispezione frontaliero, l'ingresso degli animali in vincolo sanitario fino alla struttura di destinazione individuata dalla citata autorizzazione ministeriale.
L'azienda sanitaria di competenza sulla struttura, informata immediatamente da parte del posto di ispezione frontaliero dell'arrivo degli animali, procede alle immediate verifiche dello stato di salute degli animale medesimi e della loro corretta identificazione, provvedendo alla predisposizione della quarantena.
Il servizio veterinario della azienda sanitaria locale garantisce, inoltre, la vigilanza permanente sullo stabilimento dove risiedono gli animali.
In merito all'arrivo di 104 scimmie provenienti dalla Cina, si segnala che il Ministro della salute, nel rispetto delle disposizioni vigenti, ha disposto una verifica immediata per quanto riguarda l'ingresso in Italia di primati non umani destinati alla sperimentazione scientifica. Ciò in relazione sia alle condizioni di viaggio sia al trattamento degli animali in Italia.
L'esito di tale ispezione ha confermato il rispetto delle disposizioni normative in materia e la corretta applicazione delle procedure.
Il comando carabinieri per la tutela della salute-N.A.S., dopo accurata ispezione presso lo stabilimento fornitore della ditta «Harlan Laboratories» di Correzzana, ha accertato il completo rispetto dei requisiti strutturali e gestionali della struttura, oltreché della normativa vigente.
Si osserva inoltre che l'impiego dei primati non umani nella ricerca scientifica è disciplinato dal decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 116, ed in molti casi è reso obbligatorio da legislazioni nazionali ed internazionali (farmacopea europea, Emea, Fda) per l'immissione in commercio di farmaci ad uso umano e veterinario.
Attualmente il Ministero della salute svolge tutti i controlli e gli accertamenti ritenuti necessari per verificare la corretta ed uniforme applicazione del decreto legislativo n. 116 del 1992.
In aggiunta all'attività di controllo dei servizi veterinari delle aziende sanitarie locali, finalizzata alla verifica degli aspetti igienico-sanitari, a cui spetta l'attività di vigilanza permanente sugli stabulari, ulteriori controlli sono effettuati dai nuclei operativi del comando carabinieri per tutela della salute.
Tutti gli esperimenti vengono autorizzati dal Ministero della salute, che si avvale degli esami e del parere dell'istituto superiore di sanità, in quanto gli stessi richiedono una valutazione complessa sotto il profilo tecnico-scientifico, relativamente alla indispensabilità degli esperimenti, alla non esistenza di metodi alternativi ed alla inutilità della ripetizione di esperimenti.
Nel nostro Paese i primati non umani, per la maggior parte degli esperimenti, sono utilizzati in prove di qualità, efficacia, innocuità di medicinali e di vaccini, mentre una minima parte di essi viene utilizzata nella ricerca e nello sviluppo di nuove terapie per le malattie neurologiche ed infettive.
Si ricorda, da ultimo, che la direttiva comunitaria n. 63/2010/Unione europea del 22 settembre 2010 inserita nel ddl comunitaria per il 2011, all'esame delle competenti commissioni del Senato, prevede ancora la possibilità di utilizzare primati non umani e che gli stessi, tuttavia, non debbano provenire dalla raccolta effettuata nell'ambiente naturale, bensì da allevamenti autorizzati, vale a dire che siano nati in cattività.
La stessa direttiva, nel rafforzare la tutela degli animali secondo i più recenti sviluppi scientifici, rappresenta un passo importante verso l'obiettivo finale della completa sostituzione delle procedure su animali vivi. A tal fine, essa cerca di agevolare e di promuovere lo sviluppo e diffusione di metodi alternativi.
Alla luce delle valutazioni sopra fornite, questo Ministero ritiene che non sussistano i presupposti per procedere alla revoca delle autorizzazioni sanitarie per l'importazione.

Il Sottosegretario di Stato per la salute: Adelfio Elio Cardinale.