ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15123

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 594 del 28/02/2012
Firmatari
Primo firmatario: PALOMBA FEDERICO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 28/02/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 28/02/2012
Stato iter:
16/07/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 16/07/2012
DE MISTURA STAFFAN SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 16/07/2012

CONCLUSO IL 16/07/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15123
presentata da
FEDERICO PALOMBA
martedì 28 febbraio 2012, seduta n.594

PALOMBA. -
Al Ministro degli affari esteri.
- Per sapere - premesso che:

da oltre 3 mesi Rossella Urru, cooperante sarda del CISP (Comitato interno per lo sviluppo dei popoli), è stata rapita dal campo profughi per rifugiati Saharawi a Tindouf in Algeria dove svolgeva il ruolo di coordinatrice di un progetto finanziato dall'Unione europea. Il 23 ottobre 2011 una decina di uomini vestiti da militari hanno fatto irruzione nel centro amministrativo del CISP e dopo una sparatoria hanno portato via Rossella insieme a due suoi colleghi spagnoli;

il rapimento della ragazza deve essere collocato all'interno di un conflitto politico tra il Marocco, che ha annesso il Sahara occidentale, e l'Algeria che ha dato rifugio agli saharawi che continuano a rivendicare la loro indipendenza; in tutte le sue comunicazioni prima del rapimento la ragazza aveva manifestato il suo amore per il popolo Saharawi e quanto le stesse a cuore il destino di quella terra lacerata e abbandonata nell'indifferenza generale;

il tre novembre 2011, il segretario generale dell'Onu, Ban ki-Moon, ha chiesto da New York l'«immediata liberazione» della cooperante italiana Rossella Urru e dei suoi due colleghi spagnoli rapiti nel sud dell'Algeria il 23 ottobre 2011. Lo stesso segretario ha inoltre chiesto a tutte le parti coinvolte di astenersi da qualsiasi azione che possa mettere in pericolo la vita dei tre europei;

il 28 novembre 2011, con delibera n. 32, il comune di Samugheo ha invitato tutti i comuni sardi ad aderire all'iniziativa «Rossella Libera» e a mobilitarsi per la liberazione sua e dei suoi due colleghi spagnoli chiedendo un impegno maggiore da parte del Governo italiano, in particolare del Ministro interrogato;

all'inizio di dicembre 2011 la famiglia Urru ha avuto rassicurazioni dalla Farnesina sullo stato di salute di Rossella ma senza mai avere notizie certe. Questa incertezza ha suscitato sconcerto e apprensione in Italia ed in tutte le comunità sarde, soprattutto a Samugheo, paese natale della ragazza sequestrata, dove si sono già svolte molte manifestazioni per la sua liberazione;

le uniche notizie ufficiose sono trapelate prima della visita dell'onorevole Margherita Boniver (inviato speciale per le emergenze sanitarie) da fonti maliane e seguite successivamente dalle immagini trasmesse il 12 dicembre 2011 dall'emittente francese France Press, dalle quali sembrerebbe emergere che la giovane, insieme ai due colleghi spagnoli, sarebbe nelle mani di aderenti, o presunti tali, al gruppo scissionista appartenente ad Al Qaeda per il Maghreb islamico;

nel mese di gennaio 2012 il parlamentare europeo Giommaria Uggias ha chiesto l'intervento di Catherine Ashton, l'Alto Rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza dell'Unione Europea, che in seguito a tale richiesta ha incontrato a Bruxelles i Ministri degli esteri di quattro Paesi del Sahel, tra i quali anche quello dell'Algeria, il Paese dove ha avuto luogo il sequestro della cooperante. All'inizio di febbraio l'europarlamentare Uggias ha rinnovato la richiesta di un intervento urgente dell'Alto rappresentante e pochi giorni fa ha nuovamente effettuato un intervento di sollecito alla signora Ashton;

il 15 febbraio 2012 in adesione all'appello dell'amministrazione comunale di Samugheo, il consiglio comunale di Cagliari ha aderito all'iniziativa «Rossella Libera» approvando un ordine del giorno, primo firmatario il consigliere Ferdinando Secchi, in cui si invita il Governo italiano a intensificare gli sforzi diplomatici del Ministero degli affari esteri e dell'ambasciata italiana di Algeri affinché si giunga al più presto alla liberazione di Rossella e degli altri ostaggi. Il sindaco di Cagliari Massimo Zedda si è inoltre impegnato a invitare tutti i comuni della Sardegna all'approvazione di un analogo ordine del giorno per la liberazione di Rossella e dei suoi due colleghi spagnoli e, similmente a quanto avvenuto al comune di Milano, ha esposto sulla facciata del municipio cagliaritano uno striscione riportante l'appello «Rossella Libera»;

in data 20 febbraio 2012, in occasione della sua visita in Sardegna, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha incontrato a Samugheo la famiglia di Rossella Urru manifestando la sua solidarietà ai familiari della cooperante -:

se sia a conoscenza della drammatica vicenda di Rossella Urru e quali notizie possa fornire sulla vicenda;

quali sforzi stia profondendo per difendere una ragazza che ha deciso di spendere la propria vita in azioni di solidarietà e cooperazione internazionale portando in Algeria il meglio del bagaglio culturale del suo Paese, l'Italia, e della sua terra, la Sardegna;

quali azioni diplomatiche il Ministro stia ponendo in essere insieme all'ambasciata italiana di Algeri, affinché si giunga al più presto alla liberazione di Rossella Urru e degli altri ostaggi.(4-15123)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata lunedì 16 luglio 2012
nell'allegato B della seduta n. 666
All'Interrogazione 4-15123 presentata da
FEDERICO PALOMBA

Risposta. - Il Governo, ed in particolare la Farnesina su impulso del Ministro Terzi, è impegnato in un'intensa attività a tutti i livelli per la liberazione di Rossella Urru fin dal momento in cui la nostra connazionale è stata sequestrata, nella notte tra il 22 ed il 23 ottobre 2011, assieme a due colleghi spagnoli.
Appena appresa la notizia del rapimento, la nostra ambasciata ad Algeri ha immediatamente stabilito un contatto con quella spagnola per avviare da subito un'azione coordinata nei confronti delle autorità algerine, che hanno collaborato a tutti i livelli per chiarire i contorni della vicenda. Alle autorità algerine Italia e Spagna hanno subito chiesto di adoperarsi per il rilascio senza pregiudicare l'incolumità degli ostaggi.
Il Governo ha avviato - come in tutti i casi di sequestri che coinvolgono nostri connazionali - un'azione diplomatica ad amplissimo raggio, tenendo conto del complesso quadro della regione sahelo-sahariana, caratterizzato da un progressivo deterioramento della cornice di sicurezza. Particolare infatti è la difficoltà che gli Stati della regione hanno nell'assicurare un efficace controllo del territorio, facendo del Sahel un crocevia di traffici illeciti e il santuario di movimenti armati e gruppi terroristici.
Tali elementi di contesto, nonché quelli specifici raccolti fin dalle fasi iniziali del sequestro, hanno da subito evidenziato la necessità di attuare una strategia con approccio regionale per la soluzione della vicenda. Questo per tenere conto sia della natura transnazionale del fenomeno dei sequestri nell'area, sia della necessità di ricorrere ai contatti e risorse informative di tutti i Governi della regione per una positiva soluzione della vicenda.
Il Ministro Terzi ha ribadito l'importanza che l'Italia attribuisce alla liberazione di Rossella Urru anche nel colloquio con il suo omologo algerino il 15 marzo scorso durante la visita ad Algeri. Nell'occasione egli ha sollevato anche il caso di Sandra Mariani, della cui liberazione il Governo non può che compiacersi anche per l'eccellente lavoro svolto con costanza da tutto il personale coinvolto.
Nell'ottenere rassicurazioni sul personale impegno del Ministro degli esteri algerino, il Ministro Terzi ha anche nuovamente sottolineato l'esigenza di evitare azioni che possano mettere a repentaglio l'incolumità della nostra connazionale.
Tali interventi si inseriscono nel solco dell'azione svolta con costanza e determinazione dal Ministero degli affari esteri. Il 27 ottobre 2011 - quattro giorni dopo il sequestro - l'Inviato speciale per le crisi e le emergenze umanitarie onorevole Margherita Boniver ha effettuato infatti una prima missione in Mali ed in Burkina Faso.
In parallelo, passi costanti sulle autorità algerine e sugli altri Paesi dell'area sahelo- sahariana, quali la Mauritania, sono stati avviati, in coordinamento con l'unità di crisi, dal nostro ambasciatore in Algeri e dal nostro ambasciatore a Dakar, accreditato anche in Mauritania. Una nuova missione dell'onorevole Boniver si è poi svolta proprio in Mauritania il 1° marzo scorso. In tutte queste occasioni si è ripetutamente chiesto agli interlocutori ogni possibile sforzo ed aiuto per una positiva soluzione della vicenda e si sono ottenute rassicurazioni sull'impegno dei rispettivi governi per una fattiva collaborazione.
Il colpo di stato occorso in Mali il 22 marzo scorso, pur creando una perturbazione negli equilibri regionali della già turbolenta area sahelo-sahariana, non ha certamente diminuito l'articolata serie di azioni che il Governo intende continuare a svolgere in modo energico per favorire la liberazione di Rossella Urru. Un'importante azione di coordinamento continua tuttora anche con le autorità spagnole, con cui è stato stabilito un efficace scambio d'informazioni a tutti i livelli. Anche in considerazione dell'agitazione creata nella famiglia in occasione della falsa notizia della liberazione della cooperante italiana, diffusa da Al Jazeera e da altri media nazionali ed internazionali lo scorso 3 marzo, il Governo ritiene necessario continuare ad osservare sulla vicenda il massimo riserbo. Come già nei casi di altri sequestri, per agevolare l'azione istituzionale mirata al rilascio in sicurezza di Rossella Urru, si è quindi ribadito ai media l'importanza di tale riserbo. Tale raccomandazione riguarda anche le speculazioni di stampa su un riscatto richiesto per la liberazione della cooperante e dei suoi compagni spagnoli, che sono prive di fondamento.
Tale riserbo naturalmente non pregiudica gli estesi e costanti contatti con la famiglia Urru, che proseguono a cadenza quasi quotidiana. Fin dalla notte del sequestro l'unità di crisi ha infatti creato e mantenuto un rapporto stabile, diretto e riservato con i genitori ed i fratelli della connazionale, con cui ha avuto ripetuti incontri presso la Farnesina e lo stesso Ministro Terzi non ha mancato di aggiornare personalmente i familiari.
L'impegno delle istituzioni per la liberazione di Rossella Urru è stato infatti assicurato alla famiglia dalle più alte cariche dello Stato: anzitutto il Presidente della Repubblica, quando ha ricevuto la famiglia Urru lo scorso 20 febbraio, ed è stato ribadito dal Ministro Terzi nell'incontro avvenuto a Roma il 4 aprile scorso, assieme del presidente della regione Sardegna Ugo Cappellacci.
Un impegno che il Governo ed il Ministro Terzi in prima persona continueranno ad assicurare in modo prioritario, nell'assoluta consapevolezza che, come testimoniato dalle recenti liberazioni della Enrico Ievoli e del suo personale di bordo, di Paolo Bosusco e, prima ancora, di Claudio Colangelo, per ottenere dei risultati positivi si deve operare con la massima determinazione e con un'azione diplomatica costante condotta anche al più alto livello.

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri: Staffan de Mistura.