PALOMBA. -
Al Ministro degli affari esteri.
- Per sapere - premesso che:
da oltre 3 mesi Rossella Urru, cooperante sarda del CISP (Comitato interno per lo sviluppo dei popoli), è stata rapita dal campo profughi per rifugiati Saharawi a Tindouf in Algeria dove svolgeva il ruolo di coordinatrice di un progetto finanziato dall'Unione europea. Il 23 ottobre 2011 una decina di uomini vestiti da militari hanno fatto irruzione nel centro amministrativo del CISP e dopo una sparatoria hanno portato via Rossella insieme a due suoi colleghi spagnoli;
il rapimento della ragazza deve essere collocato all'interno di un conflitto politico tra il Marocco, che ha annesso il Sahara occidentale, e l'Algeria che ha dato rifugio agli saharawi che continuano a rivendicare la loro indipendenza; in tutte le sue comunicazioni prima del rapimento la ragazza aveva manifestato il suo amore per il popolo Saharawi e quanto le stesse a cuore il destino di quella terra lacerata e abbandonata nell'indifferenza generale;
il tre novembre 2011, il segretario generale dell'Onu, Ban ki-Moon, ha chiesto da New York l'«immediata liberazione» della cooperante italiana Rossella Urru e dei suoi due colleghi spagnoli rapiti nel sud dell'Algeria il 23 ottobre 2011. Lo stesso segretario ha inoltre chiesto a tutte le parti coinvolte di astenersi da qualsiasi azione che possa mettere in pericolo la vita dei tre europei;
il 28 novembre 2011, con delibera n. 32, il comune di Samugheo ha invitato tutti i comuni sardi ad aderire all'iniziativa «Rossella Libera» e a mobilitarsi per la liberazione sua e dei suoi due colleghi spagnoli chiedendo un impegno maggiore da parte del Governo italiano, in particolare del Ministro interrogato;
all'inizio di dicembre 2011 la famiglia Urru ha avuto rassicurazioni dalla Farnesina sullo stato di salute di Rossella ma senza mai avere notizie certe. Questa incertezza ha suscitato sconcerto e apprensione in Italia ed in tutte le comunità sarde, soprattutto a Samugheo, paese natale della ragazza sequestrata, dove si sono già svolte molte manifestazioni per la sua liberazione;
le uniche notizie ufficiose sono trapelate prima della visita dell'onorevole Margherita Boniver (inviato speciale per le emergenze sanitarie) da fonti maliane e seguite successivamente dalle immagini trasmesse il 12 dicembre 2011 dall'emittente francese France Press, dalle quali sembrerebbe emergere che la giovane, insieme ai due colleghi spagnoli, sarebbe nelle mani di aderenti, o presunti tali, al gruppo scissionista appartenente ad Al Qaeda per il Maghreb islamico;
nel mese di gennaio 2012 il parlamentare europeo Giommaria Uggias ha chiesto l'intervento di Catherine Ashton, l'Alto Rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza dell'Unione Europea, che in seguito a tale richiesta ha incontrato a Bruxelles i Ministri degli esteri di quattro Paesi del Sahel, tra i quali anche quello dell'Algeria, il Paese dove ha avuto luogo il sequestro della cooperante. All'inizio di febbraio l'europarlamentare Uggias ha rinnovato la richiesta di un intervento urgente dell'Alto rappresentante e pochi giorni fa ha nuovamente effettuato un intervento di sollecito alla signora Ashton;
il 15 febbraio 2012 in adesione all'appello dell'amministrazione comunale di Samugheo, il consiglio comunale di Cagliari ha aderito all'iniziativa «Rossella Libera» approvando un ordine del giorno, primo firmatario il consigliere Ferdinando Secchi, in cui si invita il Governo italiano a intensificare gli sforzi diplomatici del Ministero degli affari esteri e dell'ambasciata italiana di Algeri affinché si giunga al più presto alla liberazione di Rossella e degli altri ostaggi. Il sindaco di Cagliari Massimo Zedda si è inoltre impegnato a invitare tutti i comuni della Sardegna all'approvazione di un analogo ordine del giorno per la liberazione di Rossella e dei suoi due colleghi spagnoli e, similmente a quanto avvenuto al comune di Milano, ha esposto sulla facciata del municipio cagliaritano uno striscione riportante l'appello «Rossella Libera»;
in data 20 febbraio 2012, in occasione della sua visita in Sardegna, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha incontrato a Samugheo la famiglia di Rossella Urru manifestando la sua solidarietà ai familiari della cooperante -:
se sia a conoscenza della drammatica vicenda di Rossella Urru e quali notizie possa fornire sulla vicenda;
quali sforzi stia profondendo per difendere una ragazza che ha deciso di spendere la propria vita in azioni di solidarietà e cooperazione internazionale portando in Algeria il meglio del bagaglio culturale del suo Paese, l'Italia, e della sua terra, la Sardegna;
quali azioni diplomatiche il Ministro stia ponendo in essere insieme all'ambasciata italiana di Algeri, affinché si giunga al più presto alla liberazione di Rossella Urru e degli altri ostaggi.(4-15123)