ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15098

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 592 del 24/02/2012
Firmatari
Primo firmatario: SCILIPOTI DOMENICO
Gruppo: POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE)
Data firma: 24/02/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 24/02/2012
Stato iter:
31/07/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 31/07/2012
PASSERA CORRADO MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 31/07/2012

CONCLUSO IL 31/07/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15098
presentata da
DOMENICO SCILIPOTI
venerdì 24 febbraio 2012, seduta n.592

SCILIPOTI. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:

esiste un modello uniforme di contrassegno per i disabili riconosciuto nei Paesi membri dell'Unione europea. Il contrassegno europeo consente a un disabile, che ha diritto a particolari agevolazioni nel paese in cui risiede, di beneficiare delle facilitazioni offerte ai disabili negli altri Paesi dell'Unione europea in cui si sposta. Il contrassegno europeo è stato introdotto in seguito ad una raccomandazione del 1998 (98/376/CE) del Consiglio Europeo, che ha previsto che i contrassegni per disabili abbiano caratteristiche uniformi e che vengano riconosciuti da tutti gli stati membri, in modo da facilitare gli spostamenti in auto dei loro titolari;

spetta agli stati membri rilasciare il contrassegno, in base alla propria definizione di disabilità e secondo le modalità da loro prescelte;

anche l'Italia dovrà riconoscere il «Contrassegno unificato disabili europeo» (Cude), già in vigore in 15 Paesi dell'Unione europea. Infatti, la legge 20 luglio 2010, n. 120, che ha apportato una serie di modifiche al codice della strada, tra cui la norma sulla privacy che impediva al nostro Paese di adottare il tagliando azzurro, ha previsto anche l'adozione del contrassegno disabili europeo;

tuttavia, affinché il provvedimento diventi concretamente operativo occorrerebbe in regolamento di attuazione, che non è stato ancora emanato;

nella strategia europea sulla disabilità 2010-2020: un rinnovato impegno per un'Europa senza barriere, la Commissione europea si impegna a facilitare la mobilità delle persone invalide e a promuovere il contrassegno di parcheggio europeo;

va tenuto conto dell'ulteriore problematica che è il passaggio per i disabili con le autovetture nelle zone ZTL -:

se e con quali tempi il Ministro intenda assumere le iniziative di competenza che consentano di recepire concretamente la raccomandazione dell'Unione europea e riconoscere il CUDE. (Contrassegno unificato disabili europeo). (4-15098)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata martedì 31 luglio 2012
nell'allegato B della seduta n. 674
All'Interrogazione 4-15098 presentata da
DOMENICO SCILIPOTI

Risposta. - Con riferimento all'interrogazione in esame, si comunica che il Consiglio dei ministri del 25 maggio 2012 ha approvato, in via definitiva, dopo il parere del Consiglio di Stato, il decreto del Presidente della Repubblica recante «modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495, concernente l'esecuzione e l'attuazione del nuovo Codice della strada, in materia di strutture, contrassegno e segnaletica per facilitare la mobilità delle persone invalide». Tale regolamento, che recepisce formalmente la raccomandazione n. 98/376/CE del Consiglio dell'Unione europea del 4 giugno 1998, consente l'adozione di un contrassegno unico di tipo europeo valido in tutti i paesi della Comunità europea.
Ad oggi, il provvedimento deve essere sottoscritto dal Capo dello Stato e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana, dopo la prescritta registrazione.
Per quanto riguarda le altre problematiche sollevate dall'interrogante, si fa presente che l'accesso alla zona a traffico limitato (Ztl) è sempre consentito alle persone diversamente abili dalla legislazione vigente con l'onere di comunicare preventivamente la targa del veicolo al loro servizio, al fine di evitare improprie contestazioni. Ovviamente gli apparecchi per la rilevazione a distanza installati dai comuni potranno «riconoscere» la targa del veicolo al servizio delle persone con disabilità solo se la stessa è inserita nella lista delle targhe autorizzate all'accesso e, di conseguenza, non rilevare la violazione.
Si informa, infine, che questo dicastero proprio nell'intento di arrecare un servizio di grande utilità alle persone diversamente abili, ha inserito sul proprio sito istituzionale l'elenco dei comuni autorizzati ad installare i varchi di controllo elettronico degli accessi alle Ztl con i rispettivi numeri telefonici, cui le persone diversamente abili, non residenti, possono rivolgersi in caso di necessità, per ottenere le necessarie preventive autorizzazioni.

Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti: Corrado Passera.