ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15097

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 592 del 24/02/2012
Firmatari
Primo firmatario: DIVELLA FRANCESCO
Gruppo: FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Data firma: 24/02/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 24/02/2012
Stato iter:
20/12/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 20/12/2012
PROFUMO FRANCESCO MINISTRO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 20/12/2012

CONCLUSO IL 20/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15097
presentata da
FRANCESCO DIVELLA
venerdì 24 febbraio 2012, seduta n.592

DIVELLA. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:

l'articolo 19, comma 5-bis, del decreto-legge n. 98 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 111 del 2011, prevede che, a decorrere dall'anno scolastico 2012/2013, alle istituzioni con numero di alunni inferiore a 600 o 400 non possa essere assegnato in via esclusiva un posto di direttore dei servizi generali e amministrativi e che, con decreto del direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale competente, il posto sarà assegnato in comune con altre istituzioni scolastiche;

l'applicazione concreta della richiamata norma nelle singole realtà regionali rischia però di produrre, a parere dell'interrogante, situazioni che fanno riflettere sulla sua effettiva portata;

si può portare ad esempio il caso della regione Puglia e dell'Istituto tecnico-commerciale «E. Montale» di Rutigliano (Bari), del quale è già stato previsto l'accorpamento, a far data dal prossimo anno scolastico, con l'Istituto tecnico-commerciale «S. Pertini» di Turi, in virtù di quanto contenuto nella delibera di giunta regionale n. 125 del 25 gennaio 2012 in cui è contenuto il «Piano regionale di dimensionamento della rete delle istituzioni scolastiche e di programmazione dell'offerta formativa per l'anno scolastico 2012/13», predisposto sulla base delle «linee di indirizzo per il dimensionamento della rete scolastica e la programmazione dell'offerta formativa per l'anno scolastico 2012/2013», individuate dalla regione Puglia con deliberazione n. 2410 del 2 novembre 2011;

la vicenda dell'istituto di Rutigliano è, ad avviso dell'interrogante, paradossale poiché esso è destinato a perdere l'autonomia amministrativa, benché a livello locale vi fosse accordo sull'alternativa di procedere a un accorpamento con il liceo scientifico «Ilaria Alpi» di Rutigliano che sarebbe stato certo più razionale (in ordine alla consistenza della popolazione scolastica nell'ambito territoriale di appartenenza, alla consistenza del patrimonio edilizio e di laboratori, alla valutazione del patrimonio edilizio relativamente alla localizzazione, dimensione, organizzazione e stato di conservazione degli edifici scolastici, all'adeguatezza della rete dei trasporti, all'efficacia/efficienza della distribuzione territoriale dell'offerta formativa, alla compatibilità con le risorse strutturali e strumentali disponibili, come messo in evidenza dalla stessa dirigente scolastica dell'Istituto tecnico-commerciale «E. Montale»);

inoltre vi sono altre situazioni del tutto contraddittorie come, ancora in Puglia, quella dell'Istituto tecnico industriale statale «Panetti» di Bari, che aveva chiesto l'accorpamento ad altro istituto e al quale invece non solo è stata lasciata l'autonomia amministrativa per il prossimo anno scolastico, ma è stato assegnato anche un nuovo indirizzo di studi peraltro non richiesto. Oppure quelle del liceo scientifico di Noci e del liceo classico «Oriani» di Corato ai quali è stato concesso il rinvio della perdita dell'autonomia scolastica, benché essi registrino rispettivamente meno di 500 alunni e meno dei 600 alunni previsti dalla norma;

questi episodi dimostrano come ad avviso dell'interrogante, sia opportuno che il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, pur nel rispetto dell'autonomia delle regioni, avvii un monitoraggio sul modo in cui nelle varie parti del Paese si sta interpretando e applicando la richiamata norma di carattere nazionale contenuta nel decreto-legge n. 98 del 2011 -:

in generale quali siano le evidenze finora emerse, presso il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca sulle modalità di attuazione della norma di cui all'articolo 19, comma 5-bis, del decreto-legge n. 98 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 111 del 2011.(4-15097)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata giovedì 20 dicembre 2012
nell'allegato B della seduta n. 737
All'Interrogazione 4-15097 presentata da
FRANCESCO DIVELLA

Risposta. - Con riferimento all'interrogazione in esame, relativa al piano di dimensionamento della rete scolastica approvato dalla regione Puglia per l'anno scolastico 2012/2013, si precisa preliminarmente che la programmazione dell'offerta formativa è una specifica competenza delle regioni, che la esercitano tenendo conto dei piani redatti dai comuni e dalle province, rispettivamente per il 1o ed il 2o ciclo di istruzione, come previsto dagli articoli 138 e 139 del decreto legislativo n. 112 del 1998. L'intervento dell'ufficio scolastico regionale nella procedura si sostanzia nella formalizzazione di un parere non vincolante sui singoli piani provinciali e comunali.
Ciò detto, sulle situazioni rappresentate dall'interrogante sono state richieste informazioni al competente direttore scolastico per la Puglia, il quale ha fornito gli elementi che di seguito si espongono.
Riguardo all'Istituto tecnico commerciale «Montale» Rutigliano (477 alunni), la provincia di Bari ne proponeva l'accorpamento con il liceo scientifico «I. Alpi» di Rutigliano (633 alunni), proposta in merito alla quale l'ufficio esprimeva parere favorevole. La regione Puglia, viceversa, ne disponeva l'accorpamento con l'Istituto tecnico commerciale «Pertini» di Turi (561 alunni) con delibera n. 125 del 25 gennaio 2012. Per quest'ultimo, la provincia di Bari aveva, invece, proposto l'accorpamento con l'Istituto d'istruzione superiore «Caramia-Gigante» di Locorotondo (612 alunni), proposta in merito alla quale la direzione scolastica esprimeva parere favorevole.
Per il liceo scientifico «Da Vinci» di Noci (493 alunni), la provincia di Bari ne proponeva l'accorpamento con l'Istituto tecnico commerciale «Galilei» di Gioia del Colle (505 alunni), proposta condivisa dall'ufficio scolastico. La regione Puglia, che con la citata delibera n. 125 del 2012 non autorizzava l'ipotizzato accorpamento, successivamente (delibera n. 221 del 7 febbraio 2012) mutava la propria determinazione, disponendo l'accorpamento tra il citato liceo «Da Vinci» di Noci e l'I.T.I.S. «Galilei» di Gioia del Colle.
Per quanto concerne l'I.T.I.S. «Panetti» di Bari (570 alunni), la provincia di Bari ne proponeva l'accorpamento, condiviso dalla direzione scolastica regionale, con l'istituto d'istruzione superiore «Majorana» di Bari, istituto normodimensionato, limitatamente agli indirizzi chimico-biologico e agroalimentare funzionanti nella sede associata di Bari Palese. La regione Puglia, viceversa, non autorizzava l'ipotizzato accorpamento, ma autorizzava presso detto istituto il funzionamento dell'indirizzo chimica, materiali e biotecnologie - articolazione chimica e materiali, indirizzo di studi peraltro già presente nell'istituto in base alla confluenza operata nell'anno scolastico 2010/2011 in sede di prima applicazione della riforma di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 88 del 2010.
Infine, per il liceo classico «Oriani» di Corato (596 alunni), la provincia di Bari ne proponeva l'accorpamento con l'I.P.C. «Tandoi» di Corato (519 alunni). L'ufficio scolastico regionale esprimeva parere negativo, in considerazione della notevole difformità tra gli indirizzi di studio presenti nei due istituti, parere che veniva condiviso anche dalla regione Puglia.
Tanto premesso, giova porre in evidenza come il piano regionale di programmazione dell'offerta formativa per l'anno scolastico 2012/2013 sia stato elaborato dalla regione Puglia con il fattivo contributo di tutte le parti interessate (enti locali, ufficio scolastico regionale, comunità scolastiche interessate, organizzazioni sindacali di categoria, eccetera), nell'intento di conciliare le esigenze formative espresse dal territorio con le disposizioni introdotte dall'articolo 19, commi 4, 5 e 5-bis, della legge n. 111 del 2011. Una particolare attenzione, in proposito, è stata riservata, specie per gli istituti superiori, all'esigenza di salvaguardare la presenza in ciascun istituto autonomo delle fondamentali figure apicali del dirigente scolastico e del direttore dei servizi generali e amministrativi stante le limitazioni di carattere quantitativo di cui ai commi 5 e 5-bis della citata legge n. 111 del 2011.

Il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca: Francesco Profumo.