ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15077

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 592 del 24/02/2012
Firmatari
Primo firmatario: RAMPELLI FABIO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 24/02/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI 24/02/2012
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 05/04/2012
Stato iter:
22/11/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/11/2012
DI PAOLA GIAMPAOLO MINISTRO - (DIFESA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/11/2012

CONCLUSO IL 22/11/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15077
presentata da
FABIO RAMPELLI
venerdì 24 febbraio 2012, seduta n.592

RAMPELLI. -
Al Ministro degli affari esteri, al Ministro della difesa, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:

il 15 febbraio 2012 il mercantile italiano Enrica Lexie, in navigazione al largo delle coste indiane, è rimasto coinvolto in un incidente dai contorni ancora non esattamente definiti;

sulla ricostruzione dei fatti si scontrano le versioni italiana, secondo cui sarebbe stato respinto un attacco di pirati, e quella indiana, per la quale due marò in servizio sul mercantile avrebbero causato la morte di due pescatori indiani, colpendoli con colpi d'arma da fuoco dopo averli scambiati per pirati;

a seguito dell'accaduto le autorità indiane hanno preteso e ottenuto l'attracco presso il porto di Kochi del nostro mercantile e la consegna dei nostri due militari, con l'intento di farli giudicare dalla giustizia indiana;

allo stato, l'Enrica Lexie, per il quale un tribunale locale ha autorizzato una perquisizione, è ancorato nel porto di Kochi, mentre i nostri due marò, appartenenti al reggimento San Marco, sono trattenuti in stato di fermo dalla polizia indiana, e in tale stato rimarranno per altri 14 giorni, prima di essere sottoposti a processo;

nel merito della vicenda, l'unica certezza finora emersa è che l'incidente, qualsiasi sia stato, è avvenuto in acque internazionali, come confermato sia dalle autorità italiane che indiane, cosa che, secondo le norme del diritto internazionale, determinerebbe la competenza delle indagini in capo alla giustizia italiana -:

quale sia stata, nell'occasione, la catena di comando che ha determinato, nell'ordine, l'uscita del mercantile dalle acque internazionali, l'attracco presso un porto indiano e, soprattutto, la consegna dei nostri due militari alle autorità indiane;

se non si ritenga opportuno avviare, per quanto di competenza, un'indagine interna per acclarare le responsabilità di tale condotta che ha determinato, al momento, la detenzione di due nostri militari e il sequestro di un nostro mercantile.
(4-15077)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata giovedì 22 novembre 2012
nell'allegato B della seduta n. 722
All'Interrogazione 4-15077 presentata da
FABIO RAMPELLI

Risposta. - Vorrei in premessa chiarire, con riferimento alla vicenda occorsa lo scorso 15 febbraio al mercantile M/N Enrica Lexie, che la ferma opposizione del nostro Governo a ogni pretesa indiana di effettuare investigazioni sulla nave e sul personale a bordo, si è accompagnata alla decisa affermazione della giurisdizione italiana sul caso, in conformità al diritto internazionale generale e convenzionale, in quanto il fatto è avvenuto in acque internazionali su una nave battente bandiera italiana e ha visto il coinvolgimento di militari italiani - facenti parte del nucleo militare di protezione (NMP) a bordo del mercantile - operanti nell'ambito di un'operazione antipirateria raccomandata da norme internazionali.
Ciò posto, preciso che la M/N Enrica Lexie è stata indotta a entrare nelle acque territoriali indiane dalle autorità locali dello Stato del Kerala, che hanno chiesto al mercantile di dirigere in porto, per collaborare all'identificazione di alcuni sospetti pirati fermati nell'area in cui l'unità era stata interessata all'evento.
Nella fattispecie, l'autorizzazione a procedere verso le acque territoriali indiane è stata data dalla compagnia armatrice, una volta contattata dal comandante della nave. Ciò, tuttavia, per la presenza del Nucleo militare di protezione a bordo, è avvenuto a seguito di preventiva informazione della catena di comando militare nazionale, che, peraltro, sulla base del quadro di situazione a quel momento noto, non aveva ravvisato elementi che potessero indurre a negare un'attività di collaborazione con uno Stato anch'esso coinvolto nella lotta alla pirateria.
Al momento della richiesta di dirigere in porto, quindi, non vi erano motivi per sospettare quanto sarebbe poi accaduto e soddisfare tale richiesta appariva in linea con la naturale collaborazione internazionale tra Stati. È evidente, dunque, che si è trattato di giudizi e conseguenti decisioni che solo successivamente hanno dovuto confrontarsi con un contesto di riferimento assai diverso e carico di ben più ampie criticità.
Quanto all'opportunità di avviare un'indagine interna, faccio presente che, come da regole in vigore, sono stati disposti gli accertamenti del caso.
Peraltro, come noto, è stata recentemente approvata, presso la 4a commissione difesa del Senato, la risoluzione n. XXIV-46 che prevede tra gli impegni al Governo, anche quello di rivedere e di ottimizzare il Protocollo d'Intesa siglato tra il Ministero della difesa e la Confederazione Italiana Armatori (Confitarma).
Al riguardo, sono già in avanzato stato di definizione le modifiche di tale protocollo.
Concludendo, assicuro che il Governo continua a riservare alla vicenda la massima attenzione, concentrandosi sulle indagini in corso, sull'eccezione di giurisdizione e di immunità funzionale, perseguendo nel contempo l'opera di sensibilizzazione dei Paesi amici, anche in seno alle principali organizzazioni internazionali, con l'obiettivo assolutamente prioritario di riportare in Italia i nostri marò.

Il Ministro della difesa: Giampaolo Di Paola.