Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-15032
presentata da
MAURIZIO TURCO
mercoledì 22 febbraio 2012, seduta n.590
MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della difesa.
- Per sapere - premesso che:
nel corso della missione militare in Afghanistan sono deceduti a causa di incidenti stradali occorsi al mezzo su cui stavano svolgendo il loro servizio:
il 3 ottobre 2004 nel distretto di Surobi, il caporal maggiore Giovanni Bruno;
il 20 settembre, Kabul, il caporal maggiore Giuseppe Orlando;
il 15 ottobre 2009, tra Herat e Shindand, il caporal maggiore Rosario Ponziano;
il 3 settembre 2011, nei pressi di Herat, il tenente Riccardo Bucci, il caporal maggiore Mario Frasca, il caporal maggiore Massimo Di Legge;
il 20 febbraio 2012, nei pressi di Shindand, il caporal maggiore capo Francesco Currò, il primo caporal maggiore Francesco Paolo Messineo, il primo caporal maggiore Luca Valente;
da fonti di stampa si apprende che sono numerosi gli incidenti e i casi di ribaltamento del mezzo Lince, avvenuti anche sul territorio nazionale -:
se il Ministro interrogato non ritenga di dover disporre una verifica delle condizioni di stabilità del mezzo Lince e sospenderne l'impiego nei teatri operativi. (4-15032)
Atto Camera
Risposta scritta pubblicata martedì 24 luglio 2012
nell'allegato B della seduta n. 671
All'Interrogazione 4-15032
presentata da
MAURIZIO TURCO
Risposta. - A premessa ribadisco, ancora una volta, che l'amministrazione della Difesa, in continuità con i precedenti Governi, attribuisce assoluta priorità alla sicurezza del personale militare, in particolare di quello impegnato nelle missioni internazionali, mediante la disponibilità di equipaggiamenti, dotazioni, mezzi e sistemi, nonché di procedure operative, in grado di garantire la massima protezione possibile, compatibilmente con lo stato dell'arte.
In tale ottica, quindi, posso garantire che la Difesa prosegue la propria azione ai fini della costante verifica della rispondenza alle esigenze operative e dell'eventuale tempestivo aggiornamento dei mezzi e degli equipaggiamenti impiegati, mediante lo studio e la realizzazione delle soluzioni tecniche più avanzate per tutelare al meglio la sicurezza del personale, contribuendo alla prevenzione e al contrasto delle minacce attualmente esistenti e di quelle ragionevolmente prevedibili.
Allo stesso tempo, faccio osservare che i competenti organi tecnico-operativi militari non ritengono, al momento, che sussistano elementi di valutazione tecnica/operativa tali da indurre alla sospensione del servizio dei citati mezzi, considerati di indispensabile validità per la protezione fisica da minacce derivanti da attacchi con tiro diretto e con uso di ordigni esplosivi improvvisati (cosiddetto ied - improvised explosive device).
Rammento, infatti, che, attualmente, nell'ambito delle capacità produttive industriali a livello mondiale non è disponibile un'alternativa più valida in grado di garantire almeno lo stesso livello di protezione del «Lince», che, peraltro, viene utilizzato anche da altre sette Nazioni.
Il Ministro della difesa: Giampaolo Di Paola.