ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14974

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 587 del 16/02/2012
Firmatari
Primo firmatario: MARINELLO GIUSEPPE FRANCESCO MARIA
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 16/02/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 16/02/2012
Stato iter:
26/04/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 26/04/2012
DASSU' MARTA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 26/04/2012

CONCLUSO IL 26/04/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14974
presentata da
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO
giovedì 16 febbraio 2012, seduta n.587

MARINELLO. -
Al Ministro degli affari esteri, al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:

da circa un anno 400 risparmiatori italiani sono rimasti vittime di una appropriazione indebita sulla piazza finanziaria di Dubai, alla quale non si riesce a porre rimedio né per il tramite dei normali canali finanziari, né per via giudiziaria o diplomatica;

in sostanza gli investitori avevano affidato una complessiva somma di 26 milioni di euro alla società GFOREX spa di Milano che la investiva sulla piazza di Dubai utilizzando una piattaforma telematica e i servizi di trading forniti dalla società GTL. A decorrere dal 18 marzo 2011 il broker GTL ha impedito a GFOREX di accedere alla suddetta piattaforma, bloccando di fatto tutte le operazioni di trading. I 26 milioni di euro sono così rimasti nelle casse della GTL;

la società GFOREX ha quindi avviato una azione legale nei confronti di GTL, sia attraverso uno studio legale di Dubai, che ha proposto denunzia alla locale procura, sia alla procura di Milano. Il rappresentante legale della GTL, Riaz Mohammad, di origine pakistana, non si è mai presentato alle convocazioni dell'autorità giudiziaria di Dubai, tuttavia nei suoi confronti non risulta emesso alcun provvedimento ingiuntivo o restrittivo;

della vicenda è stato interessato, senza esito, anche il consolato italiano a Dubai. Sono rimaste senza risultato, a quanto consta all'interrogante, anche le richieste di sostegno alle istanze degli investitori, informalmente avanzate nei confronti del Ministero degli affari esteri italiano e della locale ambasciata italiana;

secondo alcune informazioni raccolte, la GTL garantirebbe parte delle liquidità della borsa di Dubai e forse questo fatto potrebbe essere la causa della particolare protezione di cui godrebbe il signor Riaz, che continua ad operare sulla piazza di Londra, ha aperto una società consorella della GTL alle Isole Vergini e investe, a quanto è dato sapere, in Australia;

nel periodo decorrente dal marzo 2011, la GFOREX è stata dichiarata fallita dal tribunale di Milano. Il curatore fallimentare, avvocato Giorgio Zanetti, ha ricevuto una proposta dai legali del finanziere Riaz, consistente nell'anticipo di una piccola somma e nella restituzione del capitale in 4-5 anni. La proposta è stata giudicata inaccettabile dai risparmiatori;

della vicenda si è avuto riscontro in alcuni articoli sul Corriere della Sera, con l'unico risultato di una minaccia di querela da parte della GTL -:

se il Ministro interrogato non ritenga opportuno un intervento a livello diplomatico, volto a far sì che il Governo degli Emirati Arabi intervenga nella vicenda e sia sensibilizzato sui possibili effetti negativi che tale vicenda potrebbe avere sulla fiducia e sulla credibilità finanziaria di cui gli Emirati godono.(4-14974)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata giovedì 26 aprile 2012
nell'allegato B della seduta n. 626
All'Interrogazione 4-14974 presentata da
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO

Risposta. - La Farnesina segue con grande attenzione la controversia che coinvolge la società italiana «Gforex» a Dubai.
La questione è stata portata all'attenzione della nostra ambasciata ad Abu Dhabi che ha posto in essere opportuni passi presso le autorità locali a tutela degli interessi dei 400 investitori italiani coinvolti. In particolare, l'ambasciatore ha sollevato il caso con il Ministero degli affari esteri degli Emirati Arabi Uniti ed ha indirizzato in data 19 febbraio 2012 una lettera al Ministro dell'economia, Al Mansouri, sottolineando la delicatezza del problema ed auspicando che il contenzioso venga risolto con tempestività, nel rispetto dei diritti dei cittadini italiani coinvolti e nell'ambito del clima di fiducia che caratterizza i rapporti bilaterali tra Roma ed Abu Dhabi. Il Ministero degli affari esteri continuerà a monitorare gli sviluppi sulla vicenda e a porre in essere ogni utile intervento sulle autorità locali tramite l'Ambasciata ad Abu Dhabi.

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri: Marta Dassù.